Portofino parco nazionale?
L’intervento del presidente Dirodi


Ho appreso dalla stampa della presentazione di due disegni di legge per l’istituzione del Parco Nazionale di Portofino: queste iniziative sono senz’altro da accogliere con favore, se saranno utili a risolvere i numerosi problemi che affliggono da tempo il Parco.
Mi riferisco principalmente al ruolo che l’Ente deve svolgere per la tutela e per la valorizzazione del territorio e ai necessari mezzi e strumenti.
Infatti il potere di intervento e di controllo urbanistico-edilizio del Parco, dal 1935 ad oggi, si è via via indebolito a seguito delle diverse trasformazioni fino alla legge regionale 12/1995, che ci ha di fatto affidato solamente una funzione pianificatoria.
Viviamo pertanto una situazione paradossale: l’opinione pubblica ci ritiene unici depositari della salvaguardia del nostro patrimonio naturale e paesaggistico, mentre in realtà, per la normativa vigente, questo compito è stato notevolmente ridimensionato.
Ho chiesto più volte agli Uffici regionali quali fossero le nostre reali competenze sul territorio: mi è stato risposto che sono principalmente di tipo naturalistico.
La nostra funzione dunque si esaurisce in gran parte con l’adozione del Piano e dei 10 regolamenti previsti, che però a ben poco serviranno se non si vigilerà attentamente affinché vengano rispettati.
Oltre ad una normativa coerente, è necessario il trasferimento di adeguate risorse finanziarie anche solamente per svolgere le funzioni ad oggi riconosciute: manutenzione del parco, valorizzazione e promozione, gestione faunistica, educazione ambientale, incentivazioni per l’attuazione dei regolamenti, ecc..
Con il taglio delle spese correnti, già peraltro insufficienti, effettuato dalla Regione nei confronti di tutti i Parchi liguri, questo Ente, di fatto, non potrà svolgere altro che l’ordinaria amministrazione senza addirittura potersi garantire la copertura delle spese legali per la difesa dei propri atti a salvaguardia del territorio, spesso impugnati in considerazione dei forti interessi e degli elevati valori immobiliari in gioco.
In sintesi ritengo che, prima ancora di affrontare il tema Parco Regionale – Parco Nazionale, si debbano risolvere subito i problemi sopraevidenziati, affrontabili e superabili con un’apposita disposizione regionale che riconosca le peculiarità del Parco di Portofino e con lo stanziamento di adeguate risorse che consentano al nostro Parco, e più in generale al sistema dei Parchi liguri, di consolidare e incrementare le molteplici attività svolte per la tutela, la valorizzazione e la promozione degli ambiti più pregiati della regione.
Se la questione del parco nazionale non verrà utilizzata per distogliere l’attenzione da questi reali e attuali problemi si potrà discutere della proposta, che faciliterebbe tra l’altro l’auspicata unificazione del Parco marino a quello terrestre.
Ma voglio sottolineare che, a tal fine, si dovrebbero coinvolgere da subito le Amministrazioni comunali e le popolazioni locali, che sono rappresentate nell’attuale Amministrazione del Parco, dove partecipano in un clima sereno e propositivo, per la prima volta dopo diversi anni. Operando diversamente si otterrebbe il risultato dell’ennesima istituzione, ancora una volta, calata dall’alto e quindi difficilmente accettata.
A tal proposito ricordo che l’istituzione del Parco Nazionale delle 5 Terre è potuta avvenire solo in quanto promossa dalle Amministrazioni locali e in quanto condivisa dalla popolazione.
il Consiglio e la Comunità del parco valuteranno attentamente l’opportunità della proposta, ma vorrei ribadire che la questione sollevata non deve essere un pretesto per rimandare a domani la risoluzione dei problemi che devono e possono essere affrontati oggi e altresì non deve essere una occasione per fare della facile demagogia.
Invito tutti coloro a cui sta a cuore questo straordinario territorio, preservato sino ad oggi grazie anche alla presenza del Parco, affinché approfondiscano opportunamente la conoscenza dei temi trattati e si adoperino, per quanto di competenza, per la risoluzione dei problemi segnalati, rimuovendo ogni tentazione ad utilizzare il “palcoscenico Portofino” a fini strumentali, politici o di visibilità personale. Con questi buoni propositi, potremmo riunirci tutti quanti intorno ad un tavolo per serenamente discuterne.

Renato Dirodi
Presidente del Parco regionale di Portofino



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del Giornale dei Parchi