Aree Protette: Anche il Molise ha finalmente una legge

Nella seduta del 27 settembre 2004 il Consiglio regionale del Molise ha approvato la Legge Regionale "Realizzazione e gestione delle aree naturali protette".
In tal modo anche il Molise, ultima regione italiana, si è dotata di una legge regionale sulle aree naturali protette.
La legge si compone di 33 articoli, ed a una sommaria lettura mi sembra di poterne dare un giudizio positivo. Sostanzialmente si ispira molto alla Legge nazionale quadro, la 394 del 1991, integrata successivamente con la 426 del 1998. Molti articoli rimandano infatti semplicemente al testo quadro.
Un'analisi più dettagliata degli articoli mette in luce acuni aspetti. L'art.8 tratta dell'istituzione dei parchi naturali regionali, questa avviene con legge regionale e su proposta della Provincia, della Comunità Montana e dei Comuni interessati, oppure della Consulta Regionale sulle aree protette, o ancora su proposta di almeno il 40% dei cittadini aventi diritto al voto e residenti nel territorio dell'area protetta da istituire. Non è prevista la possibilità di proposte da parte dell'Università e delle associazioni ambientaliste.
Le aree naturali protette non possono superare il 20% del territorio regionale agro-silvo-pastorale. Ciò va in contrasto con quanto previsto dalla legge nazionale sulla caccia, la 157, che prevede un limite massimo del 30% del territorio regionale agro-silvo-pastorale (limite peraltro a mio giudizio incostituzionale).
Poche volte nell'articolato si legge la parola natura e ancor meno conservazione della natura. Si denota una forte attenzione a non interferire con le attività umane sul territorio, incluso quelle edili.
Ripeto, la legge può sembrare più positiva che negativa, di certo era perfettibile. Non solo, posso capire il contenuto entusiasmo degli amici ambientalisti molisani: la legge di per sé non istituisce alcuna area naturale protetta, né le individua. C'è ancora molto, ma molto da fare, per avere finalmente anche in Molise parchi e riserve naturali regionali

Maurizio Fraissinet



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del Giornale dei Parchi