Migliarino San Rossore: una cura peggiore del male?

Il Wwf è intervenuto, qualche giorno fa, per criticare aspramente la proposta di legge della Regione Toscana sulle aree contigue dei parchi regionali, mettendo in luce le gravi conseguenze che essa avrebbe per il Parco di Migliarino san Rossore. Il documento è senz’altro da condividere. D’altronde la stessa ferma opposizione a questa proposta era già stata espressa, oltre che dalle associazioni ambientaliste, dal Parco e da altri ancora, ad esempio in occasione dei recenti incontri al Centro studi Valerio Giacomini di San Rossore. Questa volta c’è però una novità che è bene non passare sotto silenzio. L’associazione del Panda accenna infatti alla costituzione di un Comitato Nazionale pronto a chiedere, nel caso in cui la proposta di legge non fosse modificata come richiesto, la trasformazione del parco regionale in parco nazionale. L’idea, tutt’altro che nuova, sembra riaffiorare ogni qualvolta si profilano difficoltà e problemi per la vita o la gestione dell’area protetta. Non è per altro il caso solo del Parco toscano: è di questi giorni la notizia che in tal senso si dovrebbe procedere (ma il percorso è tutto in salita) per Portofino, dove la Regione Liguria ha preferito gettare la spugna e sbolognare la patata bollente allo Stato. Ma va detto che ‘minacciare’ l’intervento dello Stato, specie in questo momento, appare francamente singolare. Mai come oggi infatti la medicina appare di gran lunga peggiore del male. Gli amici del Wwf sanno perfettamente che i tre parchi nazionali toscani sono tutti e da lunga pezza commissariati,ossia paralizzati. E come se non bastasse, proprio in questi giorni è stato comunicato loro (come a tutti i parchi nazionali) che subiranno un taglio sul nuovo bilancio del 20% (non spiccioli, un quinto di quanto trasferito per l’anno in corso). Ora, solo a Tafazzi può venire in mente di fronteggiare i problemi del Parco di Migliarino (di cui non sottovalutiamo naturalmente la portata) con la “cura Barbetti” che Matteoli sta facendo ingurgitare da più d’un anno al Parco dell’Arcipelago Toscano.
Siamo insomma solidali nel chiedere alla Regione Toscana di evitare clamorosi autogol alla vigilia dei 25 anni del Parco, ma evitiamo di commettere altre bischerate.

r.m.



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del Giornale dei Parchi