La Convenzione di Ramsar, di cui ricorre oggi il 40° anniversario della stipula a Ramsar, in Iran, è il primo trattato ambientale globale e si concentra su un ecosistema in particolare: le zone umide.
Queste sono molto diverse tra loro per struttura, funzione e posizione geografica, dato che interessano tutti i continenti, dalle zone montuose al mare, e includono paludi, fiumi, laghi, mangrovie, barriera corallina e addirittura zone umide create dall'uomo come le risaie e le saline.
La gestione delle zone umide è una sfida globale, e la Convenzione al momento è stata firmata da 160 Paesi che riconoscono l'importanza di avere un trattato dedicato a un ecosistema.
Le zone umide sono di vitale importanza per la sopravvivenza dell'uomo. A causa però dell'impatto della popolazione in continua crescita, di una conseguente domanda di crescita economica e della necessità di sradicare la povertà e di arrivare a un miglioramento delle condizioni di vita, queste pressioni continuano ad avere la precedenza sul mantenimento delle nostre zone umide e della biodiversità delle stesse.
La sfida rimane quindi la stessa di 40 anni fa, e richiede un ulteriore sviluppo della Convenzione.