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Segnalazioni

Parco Nazionale dei Monti Sibillini: regole condivise per salvare Aquile e Camosci

(Visso, 10 Lug 14)

"Aquile e Camosci: rispettarli per salire insieme", questo è il titolo dell'incontro pubblico che si è tenuto martedì 08/07/2014, presso la sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L'incontro, che ha visto una ampia partecipazione di esperti, professionisti della montagna, associazioni economiche e ambientaliste e semplici cittadini, è stato organizzato dal Parco nell'ambito del progetto Life "Coornata" per la conservazione del camoscio appenninico per trattare il tema della fruizione responsabile delle aree rupestri. L'obiettivo è coniugare lo svolgimento delle attività sportive e ricreative in montagna, in particolare l'escursionismo e l'alpinismo, con le esigenze di conservazione di specie faunistiche di interesse comunitario che vivono negli ambienti rupestri di alta montagna, quali, appunto, il Camoscio appenninico, reintrodotto nel Parco dal 2008, e uccelli rapaci come l'Aquila reale e il Falco pellegrino. Il Presidente del Parco Oliviero Olivieri e il Sindaco di Ussita Marco Rinaldi hanno aperto l'incontro, sottolineando la reciproca volontà di collaborare insieme per valorizzare al massimo le opportunità per il territorio offerte dal Parco e da una natura unica. La prima parte dell'incontro è stata dedicata a queste specie e ai possibili fattori di minaccia e di disturbo, nonché alle strategie per un turismo responsabile; sono intervenuti i tecnici del Parco, Alessandro Rossetti, Paolo Salvi e Maria Laura Talamé e gli esperti Mauro Magrini, Sandro Lovari e Franco Mari; Maurizio Riganelli ha parlato dell'alpinismo sul M. Bove e del rapporto di collaborazione del Collegio Regionale delle Guide Alpine delle Marche con il Parco. E' inoltre intervenuto Roberto Nardi, Comandante del CTA del Corpo Forestale dello Stato. Argomento centrale dell'incontro è stata la presentazione, da parte del Direttore del Parco Franco Perco, della proposta di regolamentazione dell'area del Monte Bove; considerato, infatti, che è stato raggiunto l'importante traguardo di creare una nuova colonia di Camoscio appenninico, è ora possibile valutare nuove modalità di fruizione della montagna, prevedendo anche, già da quest'anno, la riapertura di alcune vie di arrampicata nei periodi meno critici. La proposta è stata oggetto di discussione nella tavola rotonda del pomeriggio, al quale hanno partecipato numerosi rappresentati di associazioni, tra cui Paolo Vandone e Lorenzo Monelli del CAI Marche e Umbria, Antonio Nicoletti di Legambiente, Jacopo Angelini del WWF Marche, Cristina Garofalo di Mountain Wilderness, Michele Sensini dell'Associazione delle Guide del Parco, Raffaele Cappone dell'Associazione Italiana Guide Ambientali e Escursionistiche e Patrizia Vita dell'Associazione Operatori Turistici Altonera; presenti anche Antonio Antonucci del Parco Nazionale della Majella, coordinatore del progetto Life coornata, la Guida Alpina Paolo Caruso e il giornalista e fotografo di montagna Stefano Ardito.

La discussione, molto costruttiva, ha trovato un sostanziale accordo sulla proposta del Parco e sulla necessità di condividere regole per una fruizione, a piedi, su roccia, in mountain bike, deltaplano e parapendio, responsabile e rispettosa dei fragili ambienti dei Monti Sibillini, nella consapevolezza che la conservazione della natura di questi monti costituisce anche la principale opportunità di sviluppo del territorio.  In tal senso è emersa anche una unanime richiesta per un impegno del Parco, congiuntamente agli altri Enti del territorio, volto a risolvere alcune situazioni di degrado, come la funivia abbandonata del M. Bove, e di criticità dovute a carichi eccessivi di mezzi motorizzati in aree particolarmente sensibili, come a Castelluccio di Norcia e a Rubbiano.

Area Protetta: PN Monti Sibillini  |  Fonte: PN Monti Sibillini
 
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