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Segnalazioni

4 e 5 giugno 2015. Due appuntamenti del Gruppo San Rossore e del Politecnico di Torino per celebrare l’Esperienza Piemonte in materia di Aree protette.

“Se 40 anni vi sembran pochi”.
(Moncalieri, 22 Mag 15)

Il prossimo inizio di giugno vede due appuntamenti intorno alle aree protette ed all'esperienza sviluppata in Piemonte:

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E PAESAGGISTICA PARCHI E BIODIVERSIITA' QUARANT''ANNI DI POLITICHE REGIONALI - Giovedì 4 giugno 2015, ore 9 – 13 - Consiglio Regionale del Piemonte, Palazzo Lascaris - Sala Viglione via Alfieri 15 – Torino

GREENWEEK 2015 A TORINO con il Seminario di presentazione del libro ricerca curato da Roberto Gambino e Attilia Peano « Nature Conservation and Landscape Policies »  - Venerdì 5 giugno 2015 - Politecnico di Torino, Castello del Valentino, DIST, Sala Vigliano –

Nell'anno nel quale la Fondazione Ordine Architetti di Torino dedica il Festival di Architettura 2015 al tema "sconfinamenti" e il Piemonte raggiunge i 40 anni dalla promulgazione della prima legge sui parchi, due iniziative, nate separatamente ma forse non a caso, si gemellano a Torino intorno alla data che vide la promulgazione della prima legge del Piemonte in materia di aree protette, il 4 giugno 1975, che stimolano proprio a pensare ai confini ed agli sconfinamenti che la cultura delle aree protette è chiamata a superare.

Due momenti di confronto che non si limitano a riflettere intorno a una politica della conservazione della natura, ma a un fenomeno di gestione del territorio più complesso come è quello delle istituzioni delle aree protette. Infatti in tutto il pianeta il dibattito intorno ai parchi è sempre di più anche dibattito intorno allo sviluppo sostenibile, alle forme di governance delle risorse, ed al ruolo che questa esperienza ha nei confronti dell'equilibrio fra Terra e sviluppo umano. Lo ha sancito certamente in modo chiaro e forte l'ultimo congresso dell'IUCN tenutosi a Durban il cui claim Benefit Beyond boundaries, richiama le ricadute e le relazioni che le politiche di tutela della natura hanno avere nei confronti della gestione e pianificazione del territorio, del paesaggio, delle dinamiche dello sviluppo sostenibile. Un tema che anche prodotti culturali come il progetto intorno al lavoro del Club di Roma del Film Last Call affronta presentato quest'anno nel Festival Spaesamenti.

Il primo incontro è il 4 giugno con il Gruppo San Rossore che organizza presso il Consiglio regionale del Piemonte un incontro che vuole essere un anniversario non solo per celebrare, ma soprattutto per rilanciare la politica dei parchi. Nell'evocare lo spirito e il contesto politico-culturale che contraddistinsero quarant'anni fa l'avvio delle politiche innovative nei campi della pianificazione territoriale, dell' urbanistica e delle aree protette -nel ricordo di figure come Giovanni Astengo e Luigi Rivalta-, il Gruppo di San Rossore intende innescare una riflessione utile a verificare il ruolo strategico delle politiche per la biodiversità, per una corretta pianificazione urbanistica e per uno sviluppo durevole. Intende così portare il suo contributo costruttivo nel momento in cui la Regione Piemonte è impegnata nella discussione del nuovo testo di legge in materia di parchi e aree protette.

Nel secondo appuntamento il giorno dopo, il 5 giugno, è  il professore Roberto Gambino a presentare la sua ultima opera (« Nature Conservation and Landscape Policies » ) prodotta in collaborazione con la Prof. Attilia Peano (con una edizione postuma), che rappresenta una ricerca /summa  condotta nell'ambito del CED PPN (Centro Europeo di Documentazione sulla Pianificazione del Parchi Naturali, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio, Politecnico e Università di Torino) (*) sul rapporto fra le politiche della conservazione e quelle del paesaggio. 56 saggi divisi in tre parti che investigano la grande tematica del superamento dei limiti territoriali e di quelli tematici delle politiche dei parchi, oggi a livello internazionale impegnati in un dibattito "globale" e che costruisce politiche integrate con il sistema dei territori. Intervengono Claude Raffestin, Université de Genève, Mariolina Besio, Università di Genova , Corrado Teofili, Federparchi/IUCN Italia  e Massimo Sargolini, Università di Camerino.

Modera la presentazione, inserita nei Green week 2015, Ippolito Ostellino dell'Ente Parco Po e Collina torinese, che su queste due occasioni, nelle quali interviene con il proprio contributo, ha espresso particolare soddisfazione:

"In questi anni di lavoro ho tentato nella mia professione di tradurre in pratica il tema della relazione e dei rapporti sistemici fra le diverse discipline che afferiscono ai temi del territorio, e che come in un albero di argomenti trovano una loro unione e sintesi proprio nella categoria polisemica del paesaggio, come l'ha chiamata Carlo Socco. Lo testimoniano le diverse attività come l'organizzazione della Biennale Creare Paesaggi/Paesaggio Zero, l'avvio dell'Osservatorio del Paesaggio, e altre iniziative di rete sul territorio come Corona Verde, il contributo di lavoro del nuovo Piano Strategico dell'area metropolitana con l'Infrastruttura verde, la messa a sistema del progetto dei Cammini delle Colline torinese o il progetto del Masterplan del Po dei Laghi, che sono culminate nel 2015 nella candidatura alla Rete Mab Unesco dell'area protetta e del marchio territoriale e CollinaPo. Un lavoro che ha un carattere di applicazione di quella visione olistica del nostro operare per la natura, che non può essere disgiunto dai contesti sociali e culturali in cui operiamo e con i quali occorre costruire ponti di connessione. In Piemonte si sono gettate le basi di una esperienza importante, descritta nel volume che con Roberto Saini ho firmato nel 35ennale " e spetta oggi a tutte le culture che si muovono intorno a questo tema dare il proprio contributo per aprire nuovi confini, nuovi modelli di gestione, nuove frontiere, Occorre essere più attrezzati di un tempo per affrontare i nuovi scenari di sviluppo, dove cambiamenti climatici, crisi finanziarie e tendenze sociali complesse necessitano di soluzioni ispirate ad un "principio circolare e sistemicpo" e non più rettilineo e semplificatorio.

(*)CONTINUA L'ATTIVITA' LIBRO/RICERCA "PARCHI & PAESAGGI"

Da qualche anno il CED PPN (Centro Europeo di Documentazione sulla Pianificazione del Parchi Naturali, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio, Politecnico e Università di Torino) ha lanciato un programma di ricerca sulle relazioni tra le politiche di conservazione della natura e le politiche del paesaggio (icasticamente evocate col binomio "Parchi & Paesaggi"). Tale programma ha ispirato alcune ricerche di livello europeo , è stato presentato e discusso in ambito IUCN , EUROPARC , UNISCAPE, RECEP/ENELC , Federparchi ed in diversi ambiti universitari (in particolare Roma, 2011 ), ha inoltre concorso a creare nuovi sfondi problematici per le riflessioni riguardanti la conservazione attiva del patrimonio culturale (UNESCO, ANCSA ed altri). Il tema è reso di particolare attualità dall'esigenza di rilanciare le politiche di conservazione del patrimonio culturale e naturale che oggi versano in una generale crisi di efficacia, oltre che dal delinearsi di alcuni processi importanti, quali la ridiscussione delle strategie globali per la difesa della biodiversità (CBD, Strategic Plan for Biodiversity 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets ) e le prospettive di costruzione di una Convenzione Mondiale del Paesaggio . Tale tema presenta inoltre strette relazioni con alcuni recenti programmi di finanziamento europei nel campo della ricerca, quali il programma "Horizon 2020", in vigore dal 2014 al 2020 .  Con riferimento a tale contesto concettuale e operativo, il CED PPN si propone di "fare il punto", attraverso l'elaborazione di una ricerca-pubblicazione, sugli studi, le esperienze e le riflessioni condotte a livello internazionale in merito ai rapporti tra le politiche della natura e del paesaggio, considerandone la necessaria integrazione nelle attività di governo e pianificazione del territorio.  Sono in corso contatti con numerosi esperti a livello nazionale ed internazionale afferenti a diversi ambiti disciplinari, con cui il CED PPN ha avuto relazioni di ricerca nel corso di questi ultimi anni, al fine di sondarne l'interesse a partecipare al libro-ricerca, che potrebbe trovare spazio, per la sua pubblicazione, presso un editore internazionale.  Sulla base delle comuni esperienze, si ritiene che gli autori invitati possano portare un'ampia gamma di contributi che rispecchino le loro specifiche competenze disciplinari e suggeriscano nuove visioni, interpretazioni ed orientamenti strategici sul tema delle relazioni tra le politiche per la conservazione della natura e politiche del paesaggio.

In particolare, il confronto e l'interazione tra i contributi dei diversi autori dovrebbero consentire di esplorare i nodi d'incrocio tra i due campi tematici:

- da una parte, la conservazione della natura, con particolare riferimento ai "nuovi paradigmi" lanciati dalla IUCN (Durban 2003, Bangkok 2004, Barcellona 2008, Jeju 2012), che dovrebbero orientare le politiche di difesa della biodiversità e le politiche delle aree naturali protette, ponendole in diretto rapporto con i problemi del paesaggio e del territorio;

- dall'altra, la tutela e la valorizzazione del paesaggio, con particolare riferimento alla Convenzione Europea del Paesaggio (CoE, 2000) ed alle strategie emergenti a livello internazionale per la conservazione attiva del patrimonio culturale, ponendole in diretto rapporto con i problemi della conservazione della natura e del territorio (UNESCO, 2011) .


Allegati:
Ippolito Ostellino insieme al Prof.Roberto Gambino
Ippolito Ostellino insieme al Prof.Roberto Gambino
Il programma della giornata del 4 giugno
Il programma della giornata del 4 giugno
Il programma della giornata del 5 giugno
Il programma della giornata del 5 giugno
 
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