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Segnalazioni

Sullo smantellamento della polizia provinciale ecco le nostre proposte

Sammuri: "Avremmo preferito soluzioni diverse: il passaggio al corpo forestale o alle Regioni, in alternativa ai parchi regionali e nazionali"
(24 Giu 15)

  Il decreto legge sugli enti territoriali, approvato nei giorni scorsi dal governo, contiene nuove disposizioni sulla riforma delle Province e sulla ricollocazione degli attuali organici. Una quota rilevante del personale, si sa, dovrà andare alle Regioni. Non la polizia provinciale. Per questo personale è previsto il passaggio ai Comuni dove dovrebbe svolgere, pare di capire, funzioni di polizia municipale. Federparchi avrebbe preferito soluzioni diverse: il passaggio al corpo forestale o alle Regioni, in alternativa ai parchi regionali e nazionali (magari, nel caso di quest'ultimi, creando un corpo di vigilanza specifico in organico). Ciò permetterebbe di mantenere le competenze di polizia ambientale e di vigilanza ittico-venatoria, cioè le specificità e le funzioni specializzate che il corpo ha sempre avuto. Negli anni, infatti, abbiamo potuto apprezzare il proficuo lavoro della polizia provinciale in ambito green. Ciò che chiede Federparchi è preservare in modo unitario funzioni e professionalità oggi ancora più indispensabili, anche a seguito dell'approvazione della recente legge 68/2015 in materia di punibilità delle nuove fattispecie di ecoreati. In un periodo in cui si sta discutendo anche la riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato, il rischio è che in futuro si abbia un eccesso di vigilanza nei luoghi abitati e che si sguarniscano le aree campagne, boschi, aree protette.

Area Protetta: Diverse  |  Fonte: Federparchi
Una pattuglia della polizia provinciale
Una pattuglia della polizia provinciale
 
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