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Turismo slow nelle aree protette a parco: la Regione Veneto ad Expo ha presentato gli itinerari cicloturistici e naturalistici di tre Parchi Regionali: Delta del Po, Colli Euganei Dolomiti d’Ampezzo

(08 Ott 15)

Nella vetrina internazionale di Expo la Regione Veneto ha presentato, il 6 ottobre, gli itinerari  cicloturistici e naturalistici di tre Parchi Regionali: Delta del Po, Colli Euganei Dolomiti d'Ampezzo. In particolare, i tre itinerari sono dedicati agli amanti del cicloturismo, settore che, anche nel nostro Paese, si va sempre più affermando.

Al debutto del progetto "Turismo Slow nelle aree protette a parco" hanno partecipato il sottosegretario al Ministero dell'Ambiente, Barbara Degani, l'assessore regionale ai Parchi e alle aree protette, Cristiano Corazzari, l'assessore al turismo veneto Federico Caner e i rappresentanti degli Enti di gestione dei Parchi del Delta del Po, dei Colli Euganei e delle Dolomiti d'Ampezzo.

"Il cicloturismo rappresenta la grande opportunità di far emergere i territori meravigliosi che sono meno frequentati dal turismo di massa – ha spiegato il sottosegretario Degani – Il Ministero dell'Ambiente ha affidato alle Regioni risorse per promuovere il turismo sostenibile e il Veneto ha scelto di investirle nel cicloturismo. Spostandosi in bicicletta, infatti, è possibile assaporare i territori palmo a palmo. Pedalare, oltre a far bene alla salute e ridurre il numero di auto in circolazione, può rappresentare un'importante leva economica per il turismo nazionale e locale. Lo dico perché i dati ogni anno crescono esponenzialmente. Secondo l'Agenzia Nazionale del Turismo-Enit, infatti, il ritorno economico del cicloturismo ha una potenzialità a livello nazionale di 3,2 miliardi di euro di fatturato all'anno. Servono, però, infrastrutture adeguate e, se è pur vero che una pista ciclabile può costare fino a 400 euro al metro, studi internazionali dimostrano che ogni euro investito in questo settore ne restituisce 4 o 5 alla collettività in meno di tre anni".

Con il progetto "Turismo Slow nelle aree protette a parco" il cicloturismo entra da protagonista nella strategia di promozione turistica delle Regione Veneto. "Il turismo in bici è una forma di viaggio e di visita che garantisce la piena fruizione delle caratteristiche naturali, ambientali e paesaggistiche di un itinerario - ha detto l'assessore regionale al Turismo Federico Caner - Ogni anno nella nostra Regione registriamo oltre 16 milioni di arrivi e quasi 62 milioni di pernottamenti. Per questo dobbiamo programmare le nostre azioni in un'ottica di turismo sostenibile, innovando e differenziando l'offerta e valorizzando nuovi segmenti turistici e nuovi ambiti. In questa logica si colloca la promozione delle nostre aree protette da scoprire utilizzando la bicicletta".

Il Veneto per la sua varietà e ricchezza di proposte rappresenta una delle mete più appetibili per gli appassionati di cicloturismo e i tre itinerari presentati ne sono un esempio. La lunga via delle Dolomiti, da Cortina d'Ampezzo a Calalzo di Cadore, è una delle più appaganti traversate cicloturistiche dell'intero arco alpino. L'anello dei Colli Euganei, invece,  conduce, seguendo antiche vie d'acqua, alle città murate di Este e Monselice, al fascino delle ville venete, all'abbazia benedettina di Praglia e ai centri di Abano e Montegrotto Terme. Infine, l'anello della Donzella a Porto Tolle, nel Delta del Po, permette di visitare ambienti naturali pressoché intatti, come le golene del Po di Venezia e la grande Sacca di Scardovari.

" Il grande capitale naturale presente nel Delta del Po, con l'itinerario presentato, può meglio essere apprezzato e valorizzato - ha detto Mauro Giovanni Viti, commissario straordinario del Parco Regionale Veneto del Delta del Po - non dimentichiamo come la visitazione lenta delle aree protette assume oltre che un valore turistico anche una valenza "sanitaria". Il ritrovare la tranquillità, il silenzio, gli odori, la vista di un territorio di alto valore paesaggistico, il moto, rappresentano un sicuro balsamo per gli ospiti del Delta del Po ed in generale per le aree parco. Quindi non solo itinerari  turistici ma anche occasione per ritrovare se stessi in un ambiente, il Delta del Po, unico ed accogliente."  

Il progetto "Turismo slow nelle aree protette a parco" prevede un impegno di spesa di circa 100mila euro di cui 47mila cofinanziati dal ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. In concreto, tra le altre attività di promozione dell'offerta turistica e valorizzazione delle caratteristiche naturali, ambientali e paesaggistiche dei tre Parchi del Veneto, è prevista la creazione e distribuzione di materiale informativo dedicato ai tre itinerari cicloturistici in più lingue, che verrà stampata e resa disponibile anche online.

i 3 itinerari nelle pagine dei rispettivi Parchi su Parks.it:

Area Protetta: Diverse  |  Fonte: Redazione Parks.it
 il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Barbara Degani, l’assessore regionale ai Parchi e alle aree protette, Cristiano Corazzari, l’assessore al turismo veneto Federico Caner
il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Barbara Degani, l’assessore regionale ai Parchi e alle aree protette, Cristiano Corazzari, l’assessore al turismo veneto Federico Caner
 
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