Nato con l'obiettivo di promuovere e valorizzare il miele ligure e accrescerne la qualità attraverso la verifica delle caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche, il Concorso "Mieli dei Parchi della Liguria" è rivolto agli apicoltori che operano nelle aree protette della Regione Liguria e si svolge ogni anno dall'ormai lontano 1999.
L'edizione 2015 del concorso, di cui il capofila e organizzatore è stato il Parco dell'Antola, si è conclusa domenica 22 novembre a Savignone (GE); l'evento, che si è svolto nella bella cornice della sala teatro "Don Botto", è stato sicuramente una festa per gli apicoltori liguri con la cerimonia di premiazione dei migliori mieli, ma anche un'importante occasione di incontro e di formazione, vista la consueta organizzazione di un convegno scientifico al quale hanno partecipato anche gli Assessori regionali ai Parchi Raul Giampedrone e all'Agricoltura, Stefano Mai, a dimostrazione di quanto il tema sia sentito dall'amministrazione regionale.
Per il Parco dell'Aveto era presente il direttore, Paolo Cresta, che ha anche avuto il piacere di consegnare i premi agli apicoltori del nostro territorio.
Una curiosità: il convegno scientifico è stato arricchito dal contributo del dott. Matteo Zinni, invitato proprio dal Parco dell'Aveto a illustrare una sua proposta innovativa di lotta integrata alla Varroa, parassita nocivo che infesta gli apiari, testando l'uso di predatori naturali, gli Pseudoscorpioni, in modo da minimizzare il ricorso, almeno nei parchi, ad agenti chimici per la lotta a questo nocivo.
I campioni di mieli prodotti presentati per quest'edizione dai numerosi apicoltori che operano nelle aree protette della Liguria, sono stati ben 193. Notevole infatti la partecipazione: 89 apicoltori dei Parchi regionali dell'Antola, dell'Aveto, del Beigua, di Montemarcello-Magra, di Piana Crixia, di Portofino, di Portovenere e del Parco Nazionale delle Cinqueterre. Dopo le analisi chimico-fisiche e quelle organolettiche sono risultati idonei e premiati con il meritato riconoscimento 143 campioni di miele.
I campioni che hanno ricevuto il massimo riconoscimento ossia tre api d'oro sono 43, quelli che hanno ricevuto due api d'oro sono 54 mentre 46 campioni hanno ricevuto 1 ape d'oro.
Per il Parco dell'Aveto hanno partecipato 13 apicoltori con 38 campioni di miele: 11 di castagno, 10 di millefiori, 9 di robinia, 2 di melata, 4 di erica, 1 di corbezzolo e 1 tarassaco; ottimo il loro piazzamento, a dimostrazione sicuramente della loro professionalità e capacità operativa, ma anche di una buona qualità dell'ambiente in cui "lavorano" le api!
Gli apicoltori del Parco dell'Aveto che hanno ricevuto il massimo riconoscimento per la qualità del loro miele (le ambitissime "tre api d'oro") sono ben nove:
Paolo Cafferata per il miele di millefiori
Sergio Spinetto per il miele di castagno
Maria Carmela Meloni per il miele di robinia
Giuliano Monteverde per il miele di millefiori e quello di robinia
Silvana Rossi per il miele di millefiori
Flavio Maggiolo per il miele di castagno
Nicola Spinetto per il miele di erica e quello di millefiori
Gianluigi Brizzolara per il miele di erica
Mario Repetto per il miele di robinia
Il riconoscimento delle "Due api d'oro" è stato dato a:
Remo Chioino per il miele di castagno
Ugo Valbusa per il miele di millefiori
Flavio Maggiolo per il miele di robinia
Alfonso Barattini per il miele di millefiori e quello di castagno
Gianluigi Brizzolara per il miele di robinia e quello di castagno
Mario Repetto per il miele di millefiori e quello di castagno
Infine hanno ottenuto "Un'ape d'oro" i seguenti apicoltori:
- Maria Carmela Meloni per il miele di millefiori
Remo Chioino per il miele di robinia
Giuliano Monteverde per il miele di castagno
Silvana Rossi per il miele di castagno e quello di robinia
Flavio Maggiolo per il miele di millefiori
Nicola Spinetto per il miele di robinia
Gianluigi Brizzolara per il miele di millefiori
I risultati conseguiti fanno ben sperare, anche per il futuro di un'attività che unisce ecologia e tradizione e che offre un prodotto buono e naturale, tra i più caratteristici del nostro entroterra. Il Parco ringrazia tutti gli apicoltori che, con la loro dedizione e passione, hanno conseguito un importante risultato che premia innanzitutto il loro lavoro e, più in generale, il territorio del Parco nel suo complesso agricolo e ambientale.