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Segnalazioni

Parchi: da nord a sud presidio di legalità

Si è svolto ieri al CAMEC della Spezia, l’incontro sul tema della legalità nei Parchi, confronto tra Cinque Terre e Nebrodi: una grande lezione di civiltà e di eroismo del quotidiano del presidente del Parco regionale dei Nebrodi, Giuseppe Antoci
(Manarola, Sede Ente, 13 Giu 16)

La vita, la sventura, l'isolamento, l'abbandono, la povertà, sono campi di battaglia che hanno i loro eroi, eroi oscuri a volte più grandi degli eroi illustri. (Victor Hugo)

Giuseppe Antoci
, Presidente del Parco Regionale dei Nebrodi, ospite del convegno Parchi e Legalità, territori a confronto, svoltosi ieri nell'auditorium del Museo CAMeC della Spezia, ha regalato ai presenti un emozionante racconto sulla sua vicenda umana e istituzionale.
Una storia di grande impegno e dedizione nella difesa del patrimonio naturale e umano della sua amata Sicilia, dagli attacchi del malaffare legato alle famiglie mafiose.
Una battaglia fatta di un crescendo di piccole grandi azioni, prima fra tutte l'ascolto dei sindaci, troppo spesso soli difronte a questo mostro dai mille volti chiamato mafia, che ha trovato il suo apice nella sottoscrizione di un protocollo di legalità tra Prefettura e Parco dei Nebrodi: norma che potrebbe essere adottata da tutti i parchi italiani: "Sono scampato all'attentato - ha detto Antoci - grazie alla mia scorta, che non smetterò mai di ringraziare. Ad ogni modo, io voglio andare avanti, come mi ha chiesto anche la mia famiglia, che è la mia prima forza. E se cade uno, non cambia niente, perché parliamo di una forza collettiva, di un grande movimento per la legalità e la trasparenza, che la mafia non può fermare con un attentato". Il tutto, con la consapevolezza che non servono eroi, ma persone che, tutte insieme, fanno il loro dovere ".


"Rischiamo di essere sempre meno il giardino d'Europa se non ci impegnamo a capire quali sono i problemi di legalità e le patologie del nostro paese - ha detto nel suo intervento Vittorio Alessandro, presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre, a qualche giorno dalla sottoscrizione del gemellaggio con l'ente dei Nebrodi, sul tema del rischio idorgeologico -. Da noi il fenomeno mafioso non è radicato, ma bisogna stare attenti, perché mafia, camorra e 'ndrangheta tendono a esportare la loro attività. Giusto lavorare per estendere il protocollo per la legalità sottoscritto dal Parco dei Nebrodi". "I Parchi - ha concluso Alessandro - sono un fondamentale presidio per la protezione del territorio e per la legalità e devono svolgere un ruolo di sostegno per le piccole realtà agricole, elemento vitale per il turismo".

Tra i relatori al CAMeC, accanto al vice prefetto vicario Maria De Bartolomeis, al Sindaco della Spezia, Massimo Federici, al referente provinciale di Libera, Marco Antonelli, al rappresentante di Legambiente, Antonio Pergolizzi, al presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori Alessandro Ferrante, al delegato provinciale Giovani Impresa, Davide Zoppi, anche il senatore Massimo Caleo, vice presidente della commissione ambiente a Roma, che ha posto l'accento sulla riforma della legge quadro 394/91 sui Parchi, di cui è primo firmatario, testo che ha appena iniziato il suo iter nelle commissioni. "Una riforma volta a far cessare lo scandalo dei commissariamenti, garantendo nomine dei presidenti degli enti in tempi certi e brevi. Nomine che saranno di competenza esclusiva del governo, mentre spetterà alla comunità del Parco provvedere al concorso pubblico per scegliere il direttore. Un altro intento è snellire le procedure per l'approvazione del Piano del Parco, che dovrà avvenire entro dodici mesi".

Un importante segnale la presenza dei sindaci delle Cinque Terre, a partire dalla neoeletta Fabrizia Pecunia che ha sottolineato come Riomaggiore stia tornando alla normalità dopo il terremoto di Parcopoli "partendo dalle piccole cose, ognuno secondo i propri compiti, e senza lasciare nessuno da solo".
Emanuele Moggia, primo cittadino di Monterosso ha evidenziato l'importanza di rinnovare ogni giorno al sfida per la legalità e ha ricordato: "Il nostro territorio è un bene comune che dobbiamo consegnare a chi verrà dopo". In chiusura il sindaco di Vernazza, Vincenzo Resasco, che ha ribadito il ruolo guida del Parco che insiste su di un un territorio fragile, complesso e in sofferenza a causa di una massiccia pressione turistica.

Area Protetta: PN Cinque Terre  |  Fonte: PN Cinque Terre
Da destra i Presidenti, Giuseppe Antoci e Vittorio Alessandro
Da destra i Presidenti, Giuseppe Antoci e Vittorio Alessandro
 
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