Seminario del PNAT sulla conservazione e il monitoraggio della Berta maggiore e minore del bacino ligure tirrenico. 8 novembre Portoferraio
Un evento del progetto strategico transfrontaliero GIREPAM con la partecipazione di ricercatori italiani e francesi
Il giorno 8 novembre si terrà presso la Sala Congressi De Laugier ( g.c.) un seminario aperto a tutti dal titolo "Berta maggiore e minore del bacino ligure-tirrenico, conservazione e monitoraggio" organizzato dal Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano con il Patrocinio del Comune di Portoferraio. Il tema specifico rientra nelle attività previste dal progetto strategico transfrontaliero GIREPAM (Gestione Integrata delle Reti Ecologiche attraverso i Parchi e le Aree Marine) che mira a fare sistema e a creare una rete di relazioni per unire le forze e le competenze per trasformare le fragilità delle piccole isole in punti di forza.
L'importante sfida lanciata è attuare una comune strategia di gestione integrata transfrontaliera, progettata dalle Regioni in rete con Parchi e Aree protette, per sviluppare soluzioni comuni ai più importanti problemi di gestione della zona di cooperazione: eccessivo sfruttamento delle risorse, inquinamento, frequenza, conflitti sociali etc. L'obiettivo è migliorare la governance e la gestione delle zone marittimo costiere da parte degli attori responsabili della protezione del patrimonio naturale, nell'ambito di un approccio globale che vada oltre una visione territoriale limitata e che tenga conto delle prospettive europee per lo sviluppo dell'economia blu-verde.
L'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha il ruolo di provvedere alla stesura dei Piani di Gestione della ZCS/ZPS delle Isole di Capraia e Giannutri, alla redazione di un piano di azione per la tutela di alcune specie di procellariformi, alla disamina di alcuni dei servizi ecosistemici degli ambienti marini delle Isole di Capraia e Pianosa e allo studio delle principali criticità e minacce per gli ecosistemi marini delle Isole di Capraia e Giannutri. Il lavoro è condiviso con gli altri Partner di GIREPAM per la redazione di metodologie, buone prassi, linee guida e piani di azione comuni al territorio transfrontaliero.
Evento seminariale
"Berta maggiore e minore (Calonectris diomedea and Puffinus yelkouan) del bacino ligure-tirrenico, conservazione e monitoraggio"
Portoferraio 8 novembre 2018 sala congressi De Laugier, Salita Napoleone
Programma
Intervengono
ore 11.30 – 11:45 Coffee Break
ore 13.30 – 14.30 Light Lunch
ore 14.30-16.30 Sessione "Le attività per la tutela", coordina Francesca Giannini
Intervengono
15.30 – 16.30 Tavola rotonda e conclusioni
Intervengono
Regione Sardegna, Regione Toscana e i soggetti gestori delle AMP dell'area transfrontaliera Italia-Francia
16.30 Chiusura dei lavori
In sintesi il progetto GIREPAM (Gestione Integrata delle Reti Ecologiche attraverso i Parchi e le Aree Marine)
Il progetto avviato a Gennaio 2017 e di durata triennale è stato finanziato per oltre 5,6 milioni di cui l'85% finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale. Il Budget destinato al PNAT è di € 339.136,72.
I Partner sono 16, afferenti a 5 differenti regioni italiane e francesi: la Sardegna (capofila), la Toscana, La Liguria, la Corsica, PACA (Provenza-Alpi-Costa Azzurra).
I partner insieme al Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Parco Nazionale dell'Asinara – Area Marina Protetta "Isola dell'Asinara, Consorzio di gestione area marina protetta Tavolara punta Coda Cavallo, Fondazione IMC Centro Marino, Office del'Environnement de la Corse, Parc Naturel Régional de Corse, Università della Corsica, Conservatoire de l'Espace Littoral et des Rivages Lacustres, Parc National de Port-Cros Conseil département al des Alpes-Maritimes, Area Marina Protetta Secche della Meloria, regione Liguria, Consorzio di Gestione Area Marina Protetta Portofino, Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre – Area Marina Protetta delle Cinque Terre, Ente Parco Naturale Regionale di Montemarcello – Magra –Vara
Il contesto in cui opera GIREPAM: coste e mare costituiscono aree in cui avvengono spostamenti di fauna e scambi genetici tra specie, ma anche diffusione di effetti negativi delle attività dell'uomo (utilizzo eccessivo delle risorse, conflitti sociali, frequentazione, inquinamento etc.). Il progetto intende affrontare e risolvere problematiche comuni a carico di habitat e specie marino costiere del bacino del Mediterraneo.
L'approccio transfrontaliero: laddove i problemi non siano affrontati in maniera comune si possono ripresentare, rendendo inefficaci le azioni intraprese singolarmente dai vari soggetti responsabili della gestione/sviluppo dello spazio marino-costiero.
Il periodo del Progetto: gennaio 2017 – dicembre 2019.