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Segnalazioni

Un Expo fuori portata. I nuclei rurali del Melegnanese.

Si chiama "Andar per cascine" il percorsodella Golgi Redaelli che unisce dodici tappe del Parco Agricolo Sud
(25 Mag 15)

Si chiama "Andar per cascine" il percorso della Golgi Redaelli che unisce dodici tappe del Parco Agricolo Sud.
Sotto il segno di Expo Milano 2015 ritaglia il suo spazio anche il percorso "Andar per cascine" dell'Azienda di servizi alla persona Golgi Redaelli, storico ente di assistenza e azione sociale del mondo meneghino.
La Golgi Redaelli ha riunito nella proposta culturale uno dei quattro rami in cui si articola la lunga stagione del "Tesoro dei poveri", nome scelto per racchiudere le iniziative Expo dell'ente che ha sede in palazzo Archinto.
La camminata fuori porta si snoda in dodici nuclei rurali tutti compresi tranne uno (Trognano, frazione di Bascapè) nel Parco Agricolo Sud Milano. I complessi più vicini al territorio lodigiano e melegnanese sono cascina Zunico di Carpiano, cascina Cantalupo a San Giuliano Milanese, la predetta Trognano a Bascapè e infine l'oratorio di San Rocco a Riozzo, anche se quest'ultimo non entra in senso stretto nel circuito "Andar per cascine".
Sono tutti luoghi in cui, a meno di venti chilometri da Milano, resiste ancora la campagna "vera".
Tutte queste "isole" ancora oggi a prudenziale distanza da grandi strade e accumulazioni di cemento hanno alle spalle, nei secoli, una storia di autonomia. È questo un fenomeno piuttosto interessante guardando ai secoli passati. Ci si immagina un passato "semplice" e una modernità complessa; invece spesso la verità sta in termini esattamente inversi. Vizzolo, dieci generazioni fa, aveva tre chiese e tre "paesi", Bascapè quattro o cinque, San Giuliano sei o sette. Il piccolo mondo antico era così perchè non si ha idea, oggi, di cosa significasse muoversi allora. Lo traccia bene un libro arraffato dallo scaffale sterminato della storia locale, una Storia della borgata di Bascapè e dei suoi rapporti con Milano di Giacomo Carlo Bascapé, edito nel 1982 (p.115): «L'agricoltura era la maggiore occupazione degli uomini, v'erano contadini fissi nelle cascine, altri abitanti in paese, altri ancora erano stagionali (...) Le case dei contadini consistevano in un ampio vano che faceva da cucina al pianterreno; una scala interna di legno saliva alla camera da letto; talora, se la cucina era vasta, vi si tenevano le stie dei polli e qualche volta di notte anche una capra o una pecora da latte. Per risparmiare la legna da ardere e per amore della compagnia uomini e donne d'inverno si riunivano di sera nelle stalle ad ascoltare vecchi racconti o a commentare le novità del paese e del territorio (...). Nelle stagioni migliori le donne sedevano dopo cena nei cortili a discorrere; gli uomini andavano all'osteria, se avevano soldi (...). Nelle maggiori solennità si svolgevano solenni processioni per le strade del borgo; nelle grandi fiere e nelle feste celebrate a Melegnano o a Sant'Angelo partivano i carri addobbati, con i cavalli ornati di strisce e coccarde».
In questo contesto non stupisce che Cantalupo, Zunico, Trognano o Riozzo fossero dei microcosmi autonomi. Per magnificenza, per slancio collettivo; oppure proprio per esigenza di autonomia, a nessun nucleo rurale mancava una chiesa minore pievana, un oratorio per le funzioni non solenni.
Attorno a questi oratori reconditi, ma non solo a quelli, ruota il progetto Expo "Andar per cascine" della Golgi Redaelli, che spesso è entrata in possesso dei beni fondiari nelle località menzionate attraverso testamenti e donazioni.
A Zunico di San Giuliano è appena stato restaurato l'oratorio di Sant'Ambrogio al centro della corte grande; a Trognano si può accostarsi alla chiesa di San Giuseppe sulla strada che porta a Bascapè.
A Cantalupo l'oratorio di San Lorenzo - a conferma di quanto sopra accennato - in antiche epoche era sul punto di diventare centro parrocchia aggregando una serie di nuclei minori e distaccandoli da Civesio, la località madre di San Giuliano.

Area Protetta: Diverse  |  Fonte: AREA Parchi
Un Expo fuori portata. I nuclei rurali del Melegnanese.
 
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