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Segnalazioni

Montagne: regine della natura in provincia

LA VALLE CAMONICA E´ TRA LE PIU´ AMATE DAI TURISTI. MOLTI I PERCORSI DA PROVARE
(05 Giu 15)

Una veduta dei boschi bresciani|I rifugi sono di grande richiamo per il turismo estivo La provincia di Brescia è ricca di natura, soprattutto per quanto riguarda le montagne e le valli. Tra i laghi di Garda e di Iseo è racchiuso un paesaggio variegato e sorprendente, che rende questa vasta area una meta perfetta per gite fuori porta, vacanze e trekking più impegnativi. Tra le valli a vocazione maggiormente turistica c´è la Valle Camonica, che si incastona per oltre 100 chilometri tra il Gruppo dell´Adamello e le Alpi Orobie orientali. Questa valle ha tutte le caratteristiche delle vallate prealpine e alpine, e racchiude inestimabili tracce di 10mila anni di storia. La natura è certamente l´aspetto che coglie lo sguardo di chi desidera addentrarsi nel suo territorio, magari alla scoperta dei ghiacciai o nell´atmosfera rurale de rifugi. Pendici, parchi, riserve e zone protette colme di flora e fauna riempiono il Parco naturale dell´Adamello e il Parco regionale dell´Alto Garda Bresciano, veri e propri scrigni di biodiversità.Un imponente sistema idrografico, con laghi e corsi d´acqua, modella il paesaggio, che si presta a lunghe passeggiate. Molti gli itinerari sulle cime. Tra questi uno splendido tragitto sulla cima che più volte fu teatro della grande guerra. oggi commemorata per i cent´anni. Il Mandrone è un balcone panoramico da dove la vista spazia dal massiccio del Cevedale alla Presanella; rimirare l´orizzonte fa comprendere l´importanza strategica che gli veniva attribuita durante la guerra. Per apprezzarlo senza correre è bene spezzare la salita in due giornate, pernottando al rifugio Garibaldi. Il tratto sulla Vedretta del Pisgana e le roccette della cresta sudvest del Monte Mandrone sono riservate al alpinisti esperti. Il primo giorno si sale con un mezzo da Temù a Malga Caldea e da lì fiancheggiando i laghi della Val d´Avio e poi su sentiero ben segnalato si arriva al Garibaldi. Dietro l´edificio si imbocca un sentiero che passa sotto la Punta Nino Calvi e la Bocchetta Alta e, superata una larga conca, riprende la salita su una pietraia. Giunti al valico ci si porta sul ghiacciaio e senza perdere quota, si procede passando sotto la Punta del Venerocolo e del Passo della Tredicesima, del Monte Narcanello e dei suoi pinnacoli granitici. Ci si mantiene ancora in quota facendo attenzione ai vari crepaccie e, superato un dosso nevoso, si entra nella conca a nord di Monte Venezia, per raggiungere l´ampia sella tra Monte Venezia e Monte Mandrone, il Passo della Valletta. Appena prima di raggiungere il punto del valico si punta alla base delle roccette dell´Anticima ovest del Monte Mandrone. Si segue la neve sino al punto più alto sino alla vetta. Questo è solo uno dei percorsi possibili. Ognuno di essi è unico e da provare, compatibilmente con le proprie forze. 

Area Protetta: Diverse  |  Fonte: AREA Parchi
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