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Segnalazioni

Stelle cadenti, parte la caccia al miglior punto di osservazione

MONTEVECCHIA TUTTI CON IL NASO ALL'INSÙ IN COMPAGNIA DEGLI ASTROFILI. INCONTRO A CASCINA BUTTO
(13 Ago 15)

NOTTE di San Lorenzo sul Monte delle Vedette, dunque più vicino al cielo per chi, vedendo «cadere» dal cielo una scia luminosa, spera che il desiderio di una vita si realizzi. L'appuntamento da non mancare è quello organizzato, alle 21 di mercoledì 12 agosto a Cascina Butto dalle Guardie Ecologiche dell'area protetta di Montevecchia in collaborazione col Circolo Astrofili di Villasanta. Ovvero due giorni dopo l'appuntamento da calendario. Per gli appassionati di astronomia, e non solo per loro, quella «ufficiale» delle stelle cadenti, ma anche le successive, sono le notti più attese dell'anno. Per offrire un punto di osservazione migliore, non inquinato dall'illuminazione stradale, le guardie ecologiche del Parco del Curone e Montevecchia hanno organizzato L'incontro di Cascina Butto. Ci si trova sull'aia del Centro Parco. Per iscriversi telefonare allo 039- 9930384 (sede), allo 039-5311275 (Ca' Soldato) o spedire una e-mail a «gev.curone@libero.it». La speranza per tutti è anche quella di un cielo stellato. In realtà, come sottolineano gli astronomi dell'Osservatorio di via Bianchi, sede a Merate dell'Osservatorio di Brera «Le piogge di detriti cometari, perchè di questo si tratta, non si verificano solo in questo periodo dell'anno». Quelle agostane, cantate dal Pascoli e che qualche fortunato potrà forse vedere, sono conosciute come «Perseidi», perchè sembrano provenire dalla costellazione di Perseo. Altre, come le Leonidi, le Geminidi o le Orionidi, si potranno osservare in altri periodi dell'anno. Quanto al modo migliore per sperare di corglierne le tracce luminose, gli studiosi dell'istituto meratese precisano che «non sono necessari strumenti. È SUFFICIENTE cercare un buon punto di osservazione e sperare che Giove Pluvio decida di starsene e riposo. Nell'incontro con l'atmosfera terrestre - aggiungono - i meteoriti di dimensioni più «grandi» sfuggono alla distruzione totale, e qualcosa riesce ad arrivare fino alla nostra possibilità di vederli. Ad arrivare, anche se solo come polvere interplanetaria, sono quelli di dimensioni intermedie. Sono loro a colpire efficacemente chi guarda il cielo. Sono questi i principali responsabili dello spettacolo offertoci dai detriti delle comete o, se vogliamo usare un termine più familiare, benchè fuorviante, dalle cosiddette stelle cadenti». Il primo ad avanzare una teoria sulle comete periodiche che perdono parte del loro materiale ogni qualvolta si avvicinano al Sole fino a disintegrarsi completamente fu Giovanni Virginio Schiapparelli, direttore dell'Osservatorio di Brera tra il 1872 e il 1900».

Area Protetta: Diverse  |  Fonte: AREA Parchi
Stelle cadenti, parte la caccia al miglior punto di osservazione
 
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