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Segnalazioni

Runner in trincea

La gara. L'UltraTrail Prende il via domani la competizione nei luoghi dove si combattè la Grande Guerra: 180 chilometri da percorrere nel tempo limite di 53 ore Su e giù di corsa per il fronte dell'Adamello Previste anche una versione da 70 km e una da
(19 Ott 15)

LUIGI BOLOGNINI- NEPPURE in sogno qualcuno dei tanti soldatini che sull'Adamello fecero la fine dell'inutile carne da macello in nome di una patria ingrata poteva immaginare qualcosa del genere.

Esattamente un secolo dopo, nelle trincee dove si accucciavano per ripararsi dalla neve e per non farsi vedere dal nemico, le borracce hanno preso il posto delle bombe, le solide e raffinate scarpe da corsa in montagna il posto degli scarponi di cartone, i bipedi impegnati a superarsi correndo tra vette e valli il posto di lenti muli.
L'ultratrail, la sfiancante corsa in montagna su tracciati lunghi anche centinaia di chilometri, tra forti dislivelli e pochi punti di ristoro, una corsa selvaggia, immersi nella natura, non è certo una novità, anzi è una delle mode del momento per il running estremo. Ma l'AdamelloUltraTrail, in scena nel weekend, è particolare proprio per lo scenario scelto dagli organizzatori, le montagne dell'Alta Valcamonica, tra passo del Tonale, Edolo, Ponte di Legno, Trentino e Lombardia, il parco dello Stelvio e quello dell'Adamello. Uno dei teatri della Prima Guerra Mondiale, appunto, vette tuttora piene delle trincee costruite nei tempi in cui questo era uno dei fronti di combattimento tra Italia e Austro-Ungheria.
Il risultato è di grandioso fascino, perché alle bellezze naturali tipiche di una ultratrail si aggiunge la sensazione (che è una realtà) di correre dentro la Storia. Non solo: anche di aiutare a tutelarla. «I sentieri di guerra sono perfettamente conservati - spiegano gli organizzatori - e correrci dentro ci aiuta a mantenerli vivi, a tutelare il territorio. Nel centenario della Prima Guerra Mondiale ci pare particolarmente importante».
La corsa parte domani alle 9 da Vezza D'Oglio e i concorrenti avranno 53 ore come tempo massimo per terminare la gara. Sembrano un'eternità, due giorni e 5 ore, ma bisogna pur sempre percorrere 180 chilometri con un dislivello positivo di 10mila metri. E Mauro Giraudo l'anno scorso ce ne mise 31 per vincere l'edizione di prova, che era lunga 5 chilometri di meno. Indubbiamente è una delle gare più impegnative di un genere già impegnativo di per sè. Anche per questo, stavolta sono state introdotte due novità, ovvero due tracciati più brevi. Uno, l'Adamello Trail, è di soli - si fa per dire - 70 km, partenza da Temù sabato alle 10, 24 ore di tempo. L'altro è quello su cui puntano davvero gli organizzatori per lanciare la manifestazione: la "30 trail" è appunto di 30 chilometri, su un tracciato misto di asfalto e sterrato, tra i paesi del fondo valle camuno, partenza a Ponte di Legno domenica alle 9, arrivo a Vezza D'Oglio con un tempo massimo di 4 ore. Il fatto di essere (relativamente) in piano la rende una corsa adatta a quasi tutti. E non a caso a dare una mano a organizzarla è stata la Rosa Associati, l'agenzia di Gabriele Rosa, bresciano, guru della maratona: «Abbiamo pensato - spiega l'uomo che ha scoperto i fondisti kenyoti - a una gara che chiunque può praticare, specie con il ritorno del fresco dell'autunno. Tanti concorrenti della "30 trail" la useranno come allenamento o rifinitura per competizioni più impegnative, in primis la maratona di New York». Le iscrizioni per questa gara sono ancora aperte sul sito www.adamelloultratrail.it.

Area Protetta: Diverse  |  Fonte: AREA Parchi
Runner in trincea
 
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