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Segnalazioni

La palude diventerà un'attrazione

(10 Lug 20)

Il Parco Adda sud si dedica alla lanca di Soltarico a Cavenago: «Così consentiremo la sopravvivenza di molte specie ittiche e la tutela di specie vegetazionali acquatiche presenti». Lo garantisce Francesco Bergamaschi, presidente dell'ente, descrivendo gli ultimi progetti riguardanti la lanca. È forse la zona umida più giovane del Parco, essendosi formata a seguito alla piena del 1976. La lanca è un ex alveo principale del fiume che non è più alimentato direttamente a monte. «L'evoluzione naturale delle lanche, se non aiutate a mantenersi, è di un progressivo impaludamento, poi interramento ed infine imboschimento - spiega l'esperto - Ecco perché richiediamo fondi a Regione Lombardia, principalmente per garantire il mantenimento del livello idrico, onde consentire la sopravvivenza di molte specie ittiche nonché tutelare le specie vegetazionali acquatiche presenti». La zona integra la Rete Ecologica Regionale, con una valenza naturalistica di assoluto pregio. «Si va in carenza idrica in quanto le aree non sono più alimentate naturalmente e le esigue portate che si riescono a drenare verso queste zone, devono essere trattenute con idonei ed efficienti sistemi di invaso (briglie) - evidenzia Bergamschi - Già in passato è stata realizzata, dal Parco Adda, una briglia nel tratto terminale della lanca, tesa a contenere l'abbassamento del livello idrico. Ma gli eventi di piena del fiume Adda del 2014 e 2018, insieme ad alti eventi più morbidi avvenuti successivamente, hanno generato dei fenomeni erosivi e di smottamento, in particolare sulle sponde laterali, provocando l'abbassamento di circa un metro del livello di sfioro. Si rende pertanto necessario il ripristino della corretta sezione idraulica e della conseguente quota di sfioro della briglia». Ma come si interverrà? «Le opere riguardano, in particolare, la manutenzione straordinaria della briglia in pietrame presente nel punto terminale della lanca, poco prima dello sfocio in fiume, mediante il riporto di pietrame stimato in circa 100 metri cubi. Saranno impiegati soprattutto sulle sponde - anticipa - Sono previste anche lavorazioni di tipo idraulico forestale che consisteranno principalmente nella rimozione di tronchi e ramaglie presenti nello specchio d'acqua». Ed è prevista, infine, la realizzazione di un percorso creato per accedere alla zona umida, sia per le attività di monitoraggio, sia per la fruizione del Parco. Il costo complessivo dell'intervento, che durerà 30 giorni, in inverno, è di 43.178 euro.

Area Protetta: Diverse  |  Fonte: AREA Parchi
La palude diventerà un'attrazione
 
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