Rassegna stampa

Dovrà diventare un ' area naturalistica, particolarmente favorevole alla riproduzione delle specie autoctone. Finora, invece, il boschetto a nord del paese, in riva al Canale Villoresi, è stato poco più che un deposito di rifiuti abusivi.

Così, quello che doveva essere un intervento di semplice riqualificazione forestale è diventato qualcosa di più paragonabile ad una bonifica. Progetto Aretè Già nel mese di marzo, i primi interventi avevano fatto emergere una gran quantità di rifiuti abbandonati in quel triangolo di boscaglia, individuato dal Parco del Ticino e dal Consorzio Est Ticino Villoresi quale sede di realizzazione, almeno per quanto riguarda il territorio di Buscate, di un progetto a più ampio respiro, descritto come " un intervento di miglioria forestale, con eliminazione delle piante alloctone e messa a dimora di piante autoctone, selezionate con il settore boschi e fauna del parco del Ticino affinché una giusta vegetazione crei un habitat adeguato alla nidificazione di specie autoctone " .

Si tratta del progetto " Aretè, acqua in rete " , che coinvolge tra gli altri anche Legambiente, l ' Università degli Studi di Milano e l ' Ir sa ossia l ' Istituto di Ricerca sulle Acque interno al Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Cnr, e che si giova del finanziamento di 1,25 milioni di euro, derivante dal bando Capitale Naturale 2018 della Fondazione Cariplo. L ' area individuata in territorio di Buscate si estende per circa 7mila metri quadrati ed è delimitata per un lato dall ' alzaia del Canale Villoresi. Grazie al Consorzio Prima il rinvenimento dei rifiuti, poi l ' interruzione delle attività a causa della pandemia e la stagione estiva per nulla favorevole al prosieguo dei lavori ne hanno determinato lo slittamento e la ripresa in questi giorni, con un sopralluogo da parte del sindaco Fabio Merlotti, che così commenta: «Poiché gli interventi in territorio comunale riguardano la riqualificazione forestale di un ' area attigua al Canale Villoresi, oggetto di scarichi abusivi di rifiuti perpetrati negli anni, auspichiamo che che grazie a questo intervento si possano scongiurare futuri scarichi, e preservare al meglio il nostro territorio», afferma il primo cittadino, aggiungendo un ringraziamento particolare al presidente del consorzio Alessandro Folli, tra i promotori dell ' iniziativa. Carlo Colombo