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Segnalazioni

Apre il polo per coltivare senza sprechi d'acqua

(24 Set 21)

Un presidio per l'agricoltura 4.0 in una terra a grande vocazione e tradizione agricola, per trasmettere più efficienza ed ecosostenibilità alla produzione locale. Il valore generato dalla riqualificazione della cascina San Giuliano di Medolago va oltre la semplice innovazione tecnologica: dalle ceneri di una fattoria in disuso è sorto un polo per la gestione mirata e il monitoraggio della risorsa idrica, per neutralizzare gli sprechi e modulare in tempo reale i flussi.

Un complesso che ospiterà un centro di formazione per l'agricoltura 4.0, intesa come insieme di strumenti e strategie fondate su tecnologie avanzate in dialogo tra loro, e che presto farà della cornice che lo ospita - ai confini del Parco Adda Nord - un parco tematico per coinvolgere gli addetti del settore e sensibilizzare gli studenti del territorio. I vantaggi portati dalla Cascina San Giuliano ricadranno su 13 Comuni dell'Isola Bergamasca: sono Medolago, Solza, Calusco d'Adda, Terno d'Isola, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Chignolo d'Isola, Mapello, Suisio, Madone, Filago, Bottanuco e Capriate San Gervasio. Un comprensorio che sfiora i 2.000 ettari di superficie coltivata, su cui hanno sede 600 utenze irrigue servite da impianti che si sviluppano su 210 chilometri di tubazioni.

Ieri si è svolta l'inaugurazione del complesso, già attivo al 100% per la stagione irrigua che si è appena conclusa. Tre mesi in cui si è potuto provare uno dei vantaggi dal migliore impatto sull'ambiente: le tecnologie messe in campo dal Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca consentono di utilizzare tra il 50% e il 60% di acqua in meno rispetto a prima. Un consistente taglio agli sprechi possibile grazie a un innovativo sistema a tre «livelli»: in primis il monitoraggio, quindi la supervisione e infine il telecontrollo del prelevamento e della distribuzione delle acque. Tecnologie che dialogano attraverso la rete 4G e che consentono di distribuire le quantità idriche nella quantità strettamente necessaria per le coltivazioni, oltre che ad «aprire» e «chiudere» i rubinetti da remoto. La risorsa idrica è prelevata dal canale Adda, che nasce a Calusco e convoglia il flusso alla «cabina di comando» della Cascina per un metro cubo di acqua al secondo.

Più di 86 mila litri al giorno passano da qui, nella stagione irrigua che va dal 10 giugno al 10 settembre. «La centrale - spiega Franco Gatti, presidente del Consorzio di Bonifica della media Pianura Bergamasca - monitora e gestisce 92 stazioni dislocate sul territorio. Una caratteristica rilevante del progetto è la completa autonomia energetica delle stazioni, alimentate da un impianto fotovoltaico che le fa funzionare 24 ore su 24. Nei campi circostanti sono presenti ben 2.500 bocche, alle quali gli agricoltori allacciano autonomamente i rotoloni, impianti di irrigazione a pioggia che distribuiscono l'acqua a media e lunga gittata. Anche in questo caso si è prestata attenzione all'aspetto "green", dato che i rotoloni non necessitano di motori diesel o benzina per il funzionamento».

L'intero progetto, dalla riqualificazione dello stabile fino alla sostituzione dei dispositivi irrigui in campo, è costato 13 milioni di euro, finanziati dal ministero dell'Agricoltura. È dall'inizio degli Anni Duemila che si parla del recupero funzionale della Cascina di San Giuliano: l'accelerazione nel 2017, quando sono partiti i lavori terminati nei mesi scorsi. Il «fil rouge» che ha guidato la riqualificazione è la volontà di mantenere e valorizzare la struttura tipica della cascina lombarda, armonizzando la tradizione con l'innovazione.

All'orizzonte ci sono già nuove idee: «L'area che circonda la cascina diventerà un parco tematico - annuncia il presidente Gatti -. Vogliamo realizzare dei percorsi di formazione per gli addetti ai lavori e gli studenti, con laboratori ed esperienze pratiche per sensibilizzare sull'utilizzo responsabile dell'acqua».

Area Protetta: Diverse  |  Fonte: AREA Parchi
Apre il polo per coltivare senza sprechi d'acqua
 
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