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Segnalazioni

Respirare la bellezza Quando la cultura si tinge di verde

(30 Mag 23)

Sarà pure una delle regioni più antropizzate d'Italia ma è piena di parchi. In Lombardia la contiguità tra Sapiens e natura è più stretta di quanto si potrebbe immaginare. Andrebbe coltivata nel modo giusto. Ritrovandone per esempio la funzione pedagogica, «nel senso che nei parchi non basta mandarci in gita le scolaresche», ragiona Paolo Pileri, docente al Politecnico di progettazione e pianificazione urbanistica in relazione alle questioni ambientali, ecologiche e paesaggistiche. «I parchi dovrebbero essere dei libri aperti, dei laboratori di apprendistato permanente di buone pratiche e comportamenti virtuosi. Purtroppo mi pare prevalga l'idea della riserva indiana: al loro interno facciamo i bravi, fuori torniamo a cementificare, inquinare, sporcare». Insomma la sostenibilità non può essere a intermittenza. E anche il turismo dovrebbe adeguarsi. «È un'opportunità, certo, ma va governata con lungimiranza. Attirare le persone costruendo parcheggi o forme di mobilità alternative?». Natura, dunque, dovrebbe fare rima con cultura. E un'escursione di una giornata o un weekend potrebbe essere occasione per scoprire come e dove coabitano.

È urbanizzato, ma merita una citazione fosse anche solo per il podio dove, con i suoi 720 ettari, svetta tra i parchi recintati più grandi d'Europa, la Villa Reale di Monza. Oltre alle grazie neoclassiche della Villa disegnata dal Piermarini, o meglio delle Ville (ce ne sono altre due, Mirabello e Mirabellino), delle cascine e dei mulini, si può andare a caccia di land art nel segno del contemporaneo: The Gate, il portale in bronzo del newyorkese Sam Havadtoy, La Voliera per Umani di rami intrecciati firmata da Giuliano Mauri, o ancora Lo scrittore di Giancarlo Neri, un grande tavolo con sedia che giganteggia del mezzo di un prato.

Misura 92.000 ettari la superficie del Parco della Valle del Ticino che ingloba anche l'aeroporto di Malpensa. «Un'area su cui bisognerebbe vigilare - continua Pileri - il progetto di ampliamento di Malpensa andrebbe a compromettere un habitat particolare, quello della brughiera, che in Lombardia esiste solo qui. Se a dettare l'agenda non è il parco, ma la legge del profitto non ci siamo». Intanto, tra zone agricole, boschi e paesaggi fluviali (consigliate le escursioni in canoa canadese), il Parco del Ticino squaderna un ventaglio di escursioni possibili. Da percorrere con il passo gentile del turista consapevole. Una su tutte, l'abbazia di Morimondo, gioiello architettonico cistercense del dodicesimo secolo perfettamente conservato. In biciletta, da Morimondo si arriva a Fallavecchia, antico borgo di origine longobarda: pochi abitanti che resistono in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.

Altro fiume, altro parco, il Parco dell'Adda Nord, che vanta una lussureggiante vegetazione palustre con fauna annessa, ma anche possibilità di escursioni sulle tracce del genio di Leonardo, qui applicato all'ingegneria idraulica, compreso l'ancora funzionante traghetto a mano che collega le due sponde tra Imbersago e Villa D'Adda.

E ancora, oltre che per il suo patrimonio naturalistico, i boschi di aceri e carpini e la fitta rete di sentieri che li attraversano, il Parco Spina Verde, che si estende a nord Como fino alla Svizzera, meriterebbe la gita per la sua parte archeologica con siti che risalgono all'età del Bronzo incastonati nel verde.

Area Protetta: Diverse  |  Fonte: AREA Parchi
Respirare la bellezza Quando la cultura si tinge di verde
 
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