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Segnalazioni

Cattura del bostrico La sperimentazione in pineta a Clusone

(31 Mag 23)

La lotta al bostrico, insetto che anche nei nostri boschi sta facendo strage di abeti rossi cibandosi del legno della conifera e facendola perire, si avvale oggi di tecnologie moderne ed efficaci. Per contrastare il killer dei boschi viene messa in atto una tecnica sperimentale (in atto anche a Trento e Bolzano) che viene applicata nella pineta di Clusone, nell'ambito di un progetto pilota che coinvolge il Parco avventura, nella pineta della Selva.

Il 12 maggio scorso si è tenuto, su questo tema, un incontro con la partecipazione di studiosi internazionali tra cui Massimo Faccoli, dell'università di Padova Christian Donati, agronomo forestale, Bob Setter, entomologo canadese, Mattia Romani, amministratore di Fitobiotech e Diego Fregona, gestore del Parco avventura. Presente anche il sindaco di Clusone, Massimo Morstabilini. «Negli anni successivi al 2018 - spiega Donati, che sta seguendo la problematica su incarico del Parco delle Orobie bergamasche - il bostrico si è sviluppato in maniera esponenziale e ha cominciato a creare problemi di stabilità arborea e pericolosità lungo le strade. Abbiamo iniziato a registrare attacchi anche in alcune situazioni ad alto valore paesaggistico, come parchi o alberi monumentali.

Il Parco delle Orobie, nel novembre del 2022, ha messo a bilancio un impegno di spesa importante per un controllo della situazione della Valle Seriana e della Valle di Scalve, in paesi quali Schilpario, Azzone, Castione, Clusone, Gromo e Oltre il Colle». «Gli interventi - prosegue Donati - sono di due tipi: il primo è un monitoraggio con delle semplici trappole di cattura per verificare lo sviluppo della popolazione del bostrico anche in funzione del tempo e della temperatura; il secondo viene applicato nei Parchi avventura. È la tecnica del "Push and pull" (spingere e attirare) che viene attuata nella pineta di Clusone per combattere il bostrico, nell'ambito di un progetto pilota che coinvolge il Parco avventura.

Dopo la Tempesta Vaia dell'autunno 2018 l'arco alpino si trova a fronteggiare una vera e propria emergenza. Nemmeno le valli bergamasche sono state risparmiate: qui il bostrico sta facendo strage di abeti rossi. Con dei repellenti gli insetti vengono respinti per poi venire catturati in apposite cassettine grazie a degli attrattivi specifici. In questo modo è possibile difendere delle piccole aree come quelle dei Parchi avventura. In particolare quello di Clusone ha iniziato a subire gli attacchi del bostrico tra la primavera e l'estate del 2020 dopo che il 21 ottobre 2019 fu colpito da un intenso evento meteo con lo schianto al suolo di diversi alberi. Anche nella pineta di Clusone viene applicata la tecnica del "Push and pull" per la difesa degli abeti rossi. «Sono state montate - spiega Donati - una ventina di trappole lungo il perimetro esterno; all'interno del parco, invece, sono state applicate delle bustine repellenti. Abbiamo importato questa tecnica dal Canada grazie all'Università di Padova: oggi Clusone è uno dei pochi contesti in cui viene utilizzata questa tecnica». Per verificare l'applicazione del «Push and pull» al Parco avventura è giunto Bob Setter, entomologo vice presidente dell'azienda che produce attrattori e repellenti utilizzati all'interno della pineta. «L'aspetto più importante - dice lo studioso non è il dispositivo in sé ma la modalità di applicazione sul campo che consente di ottenere i migliori risultati». L'idea del «Push and pull - conclude l'esperto canadese - è quella di spingere il bostrico lontano dagli alberi, verso i quali è attratto per riprodursi e attirarlo verso la trappola. I componenti usati nei dispositivi di rilascio sono prodotti semichimici: non si tratta di insetticidi ma danno un messaggio: dicono al bostrico dove deve o non deve andare».

Area Protetta: Diverse  |  Fonte: AREA Parchi
Cattura del bostrico La sperimentazione in pineta a Clusone
 
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