Lungo il percorso si incontrano vigne coltivate, altre abbandonate da
pochi anni, colonizzate dal bosco giovane ed infine boschi di robinia
insediati da tempo, in cui l'unico indizio dell'antica importanza
agricola sono i resti di costruzioni in muratura utilizzate come
ricovero dei contadini durante i lunghi periodi dell'aratura con il
bue. Ci si addentra anche in un bosco di castagno, abbastanza insolito
per questa zona dell'Astigiano, destinato in origine a fornire paleria
per i vigneti.
Dalla piazza del Pilone in Valleandona si prosegue a
piedi sulla strada comunale per Montegrosso Cinaglio, per deviare poco
dopo a sinistra in direzione di Bric Scaiola. Da questo punto il
percorso si svolge su carrarecce o sentieri sterrati; dopo una nuova
deviazione a sinistra si lascia il fondovalle e con ripida salita in un
ceduo di robinia ci si porta sulla dorsale della collina, percorsa da
una carrareccia che imboccata verso nord porta in direzione di Bric
Monache.
Questo è il punto più elevato dell'area protetta (256 m) e dallo stesso
si può godere un'ottima veduta che, in condizioni favorevoli, spazia
dalle Langhe al Monferrato ed ha come sfondo il settore occidentale
della catena alpina.
In corrispondenza di un quadrivio, si svolta a destra, giungendo ad un
enorme rovere posto ai margini del bosco di castagno.
Voltando su una carrareccia in discesa ci si addentra nella selvaggia
Valle Quarnaiera, nei cui boschi di robinia si riconoscono resti
rinsecchiti di vigneti; a fondovalle, transitati a margine di alcuni
esemplari di carpino, si giunge ad un piccolo guado sul rio.
Mantenendosi sull'inghiaiata all'incrocio con l'asfalto, si devia a
destra pochi metri prima dell'azienda agrituristica "La Fontana",
scollinando così Bric Fassi; incrociata nuovamente la comunale
asfaltata, la si percorre a sinistra arrivando in breve al punto di
partenza.