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Sabato 22 ottobre apre la Casa-Museo Casorati a Pavarolo, altro fiore all'occhiello della Riserva di Biosfera MAB Unesco CollinaPo

Il Parco del Po e Collina Torinese patrocina l’iniziativa del Comune che segue le linee “Man and Biosphere” CollinaPo auspicando il recupero, riqualificazione e valorizzazione dei luoghi secondo la visione dell’italiano Valerio Giacomini

(17 Ott 16) In questi ultimi anni il Parco del Po e Collina Torinese ha dibattuto sui tavoli strategici avviati dalle istituzioni circa la potenzialità del patrimonio naturalistico, paesaggistico e culturale quale generatore di "un sistema di fabbriche culturali" attivatrici di nuove economie per il territorio di sua competenza.  Indagini sui fattori geneticamente costituenti tale fermento - che in maniera vocazionale appartengono a questo peculiare sito Urban Mab UNESCO insediato tra fiume Po e i suoi affluenti, piana agricola e una florida collina – hanno portato a una più profonda riaffermazione dell'identità paesaggistica locale e del suo patrimonio ispirato alla natura polivalente e più vera del Mab UNESCO: ovvero la sua pluri identità tra natura e cultura.

Tutto ciò viene promosso negli anni dal Parco con la volontà di guidare le comunità locali verso esercizi di riscoperta del proprio territorio, agevolate dall'offerta di una più reticolata congiuntura di tipicità naturalistiche, paesaggistiche, artistiche e culturali.

E' quindi con grande piacere che il Parco del Po e Collina Torinese patrocina con il marchio Mab UNESCO CollinaPo la nascita – con inaugurazione sabato 22 ottobre alle ore 16 – della Casa Museo Casorati, un importante progetto tra natura e cultura promosso dall'Amministrazione di Pavarolo che vede la gestione del patrimonio culturale come strumento dello sviluppo locale nell'assoluto rispetto del territorio e delle sue tradizioni. Ad arricchire questo nuovo spazio artistico-culturale insediato nella bellezza naturalistico-paesaggistica della nostra Riserva Mab, una bella mostra dal titolo "Felice Casorati. Opere Grafiche", curata da Francesco Poli, aperta, con ingresso libero, tutti i fine settimana sino al 30 novembre e poi su appuntamento nei mesi di dicembre e gennaio.

La felice intuizione – è il caso di dire - di ricreare l'atmosfera nella quale lavorava il Maestro, portato avanti con tenacia dal Comune di Pavarolo, si realizza concretamente grazie al contributo erogato dalla Compagnia di San Paolo e la collaborazione con l'Archivio Casorati. "L'idea ispiratrice – spiega l'Assessore alla Cultura del Comune di Pavarolo, Laura Martini –  è riportare alle fattezze originali lo studio del pittore Felice Casorati, luogo ricco di significato per gli abitanti del paese, per trasformarlo in un polo di attrazione turistica e di crescita culturale, che permetta di valorizzare il territorio favorendo anche un incremento economico. Si tratta di un progetto ambizioso, che mira a creare collaborazioni e scambi culturali e diventare un punto di riferimento per l'arte, collegando Pavarolo a realtà artistiche nazionali ed internazionali". Il connubio Pavarolo-Casorati è stata la leva che ha permesso la candidatura del Comune nell'area protetta della Collina Po-Riserva di Biosfera italiana, garantendo così funzioni di conservazione e tutela del paesaggio ma altrettanto di sviluppo e sostenibilità sociale e culturale."

Oltre a ciò, il pubblico potrà ammirare 26 opere grafiche, tra le quali le dieci litografie del 1946 della cartella conosciuta con il titolo "Numerus Censura Pondus", nella quale si ritrovano raffigurati molti dei soggetti più noti presenti nei dipinti. In esposizione anche le litografie incise per illustrare "Le Grazie, Carme di Ugo Foscolo", per la Collezione del Bibliofilo, Torino 1946, e le sei litografie ispirate a "Paul Valéry, Cantique des Colonnes" per il volume in quarto, pubblicato per la Rai nel decennale della fondazione del Comitato franco italiano per la radio diffusione e la televisione e stampato a Torino da Roggero&Tortia nel 1959. Inoltre si potrà conoscere un giovane Felice Casorati, nel 1921 illustratore di libri per bambini, e una rara stampa litografica a colori raffigurante il paesaggio di Pavarolo degli anni Cinquanta ("Campi", 1954), che i visitatori potranno riconoscere tutt'oggi dalle finestre dello studio.

Nel sempre più complesso rapporto tra uomini, paesaggio, natura e territorio, possiamo dire, facendo un rapido riassunto, che sino ad oggi il Parco del Po e Collina Torinese ha ritenuto importante e ha stimolato la questione dell' interdipendenza creativa tra natura e cultura di questo comprensorio avvalendosi di competenze esterne specifiche e ospitando in modalità sostenibile progettazioni curatoriali ad hoc. Tutto ciò impegnandosi a far dialogare le istanze naturalistico-ambientali-paesaggistiche con i linguaggi creativi della contemporaneità e affidando anche all'arte il compito di trasmettere meglio e di più i valori della natura. Lo fa sin dal 2005 con la mostra "Immagina il Po" e successive installazioni, produzioni e incontri in situ di artisti come Piero Gilardi, Tea Taramino, Fratelli De Serio, Lorenzo Dotti, Andrea Caretto, Raffaella Spagna, Enzo Bersezio, Diego Maria Gugliermetto, Karina Chechik, Raquel Nollman, Alessandro De Grandi, Stefano Doni, Roberto Grano, Carlo Lenti, Claudio Molinaro, Ilario Benedetto, Gerry Di Fonzo, Andrea Caliendo, Mauro Raffini, Michele D'Ottavio, Dario Lanzardo, Laura Frus, Margherita Caliendo, Jessica Quadrelli, Alessia Cirelli, Fulvio Chiara, Valerio Signetto, Torino Youth Jazz Orchestra, Sara Terzano, Roberto Mattea, Bati Bartolio, Walter Matacena, Gruppo Alchimea, Matteo Scovazzo, Bruno Di Menna, Pino Russo, Orchestra Joubès, Flo, Faber Teater, Etnotango, Lcmm, Alessandro Avataneo, Giangi Parigini, Laura Castagno e Leonardo Mosso, allo scopo di sensibilizzare il percepito sull'ambiente e proporre un percorso verso un agire sociale più consapevole tra ambiente - natura – bellezza – uomo – paesaggio - architettura – musica – arte - danza, promuovendo addirittura tra il 2012 e il 2016 il format multidisciplinare "Superga Park Tour" e ospitando in tali anni rassegne come "SpiriToArt", "La Natura Torna ad Arte" e "Paesaggi Umani e Sociali" inserite  in prestigiose piattaforme quali ContemporaryArt Torino Piemonte di Città di Torino, Festival Foat Architettura in Città e Salone Internazionale del Libro.

Questa è la nostra storia tra natura e arte/cultura ad oggi. La concludiamo citando un passo che sintetizza bene tale approccio: "Solo comprendendo la completa natura e identità dei nostri luoghi saremo in grado di partecipare positivamente alla sua sostenibilità, recupero e miglioramento sociale e ambientale. Gli spazi urbani non costituiscono un mondo interno indipendente: essi, per consentire l'orientamento e l'identificazione, devono "concretizzare" in modalità partecipativa, alta e coinvolgente l'insediamento umano che vive e opera nel comparto naturalistico. Pertanto, poiché questo non può essere realizzato attraverso una semplice visualizzazione cartografica, un ruolo decisivo viene assunto dalla simbolizzazione dei processi di interscambio quotidiano "uomo-natura" attraverso operazioni creative come la fotografia, la pittura, la scultura, la cinematografia, il video, la danza, l'installazione e la spettacolarizzazione teatrale e coreutica. Tutto ciò per comunicare con le comunità e formare informalmente le persone a vivere e rispettare i comparti naturalistici al pari dei beni culturali e rurali, ovvero come straordinari patrimoni attivi della biodiversità oltre a straordinari palcoscenici vivi, da amare, rispettare e proteggere."  (Da "Per un Umanesimo Verde. Tra aree verdi e nuove modalità di sviluppo metropolitano" di Monica Nucera Mantelli (Progettazione culturale territoriale), pubblicato a pag. 19 del volume "L'Infrastruttura Verde per l'Area Metropolitana Torinese. Corona Verde 2025. I Quaderni di Torino Strategica, 2016/1)

 www.parchipocollina.to.it e su: https://www.facebook.com/collinapo

INFO sul Parco per il pubblico: promozione.parcopotorinese@inrete.it

cell. 3357854514 tel. 011/4326531

Progetto Riserva di Biosfera CollinaPo MAB UNESCO: Direttore del Parco Ippolito Ostellino iostellino.parcopotorinese@inrete.it cell. +39 335 7174312


Allegati:
Casa-studio di Casorati a Pavarolo
Casa-studio di Casorati a Pavarolo
Daphne. Felice Casorati
Daphne. Felice Casorati
Campi. Felice Casorati
Campi. Felice Casorati
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