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In viaggio lungo il Po: il 27 e 28 aprile la tappa toccherà la Riserva della Biosfera UNESCO CollinaPo

Nella ricorrenza dei 60 anni dall'avventura culturale e giornalistica di Mario Soldati “Viaggio lungo la valle del Po alla ricerca dei cibi genuini.” Ripercorso l’itinerario e le tappe arricchite dai temi e dai luoghi di oggi

(20 Apr 17) Un appassionato gruppo di giornalisti di Ferrara, con il patrocinio dell'Università locale presso la quale Michele Lecci, Matteo Rubbini, Ruggero Veronese, Mirko Scapellato e Daniele Bisceglia - rispettivamente giornalisti e fotografi/videomaker/filmaker - si sono laureati, ha avuto la brillante idea di riproporre, attualizzandolo, l'itinerario e le interviste (con l'insieme delle esperienze umane e culturali che i territori e le persone intervistate portano con se) che Mario Soldati fece nel 1956, e che andò in onda tra la fine del 1957 e il 1958 su RAI UNO in dodici puntate. (ecco il web del viaggio del 2017 ).   

Una bella esperienza che riprende il tema dell'itinerario lungo il Grande Fiume, dal sapore dei più noti Grand Tour e che è stata anche occasione per altri di proporre percorsi visivi, culturali o letterari lungo il Po: da Paolo Rumiz con il suo viaggio diventato un libro e un docufilm, al Viaggio lungo il Grande Fiume di Slow Food del 2007 in 24 tappe, al film di Ermanno Olmi Lungo il Fiume ai lavori di Ermanno Rea, ad altre produzioni cinematografiche, con rimandi alla fotografia, come quella di Franco Piavoli con il suo Pianeta azzurro.

L'occasione è oggi un modo nuovo per riproporre anche il tema del rapporto Uomo Natura, argomento centrale della nostra Riserva della Biosfera CollinaPo, che già Soldati affrontò con il suo format, e che permetteva di conoscere il rapporto fra i patrimoni della terra, dei paesaggi con l'economia di un territorio. Il grande giornalista aveva anche già compreso come affrontare la conoscenza di uno spazio come il Po: non a caso parlò della "Valle del Po" e non di un viaggio "lungo il Po", dando un significato ampio e territoriale che ricomprendeva il Bacino del Po. Ecco perché si spinse sino alle Langhe o a Villarfocchiardo alla Giaconera: una straordinaria capacità di visione e conoscenza, che ancora oggi manca a tanto giornalismo italiano.


La costruzione di un viaggio tradotto in una produzione documentaristica è già di per se una operazione culturale di grande valore, che come ha dichiarato Ruggero Veronese: "…. è incredibile constatare come intorno al Fiume si raccolgano elementi che partono dall'oggetto morfologico fiume e dalla sua forma e storia geologica per raccogliere, architetture, storia, culture, comunità, insomma la storia di un territorio."

Il prossimo 27 aprile il gruppo di giornalisti sarà nostro ospite alle Vallere a Moncalieri per un incontro intervista sulla realtà del Parco regionale e per scoprire le nuove trasformazioni che sul territorio si sono avvicendate come la recente riqualificazione di Grinto. Il loro tour nel sito UNESCO CollinaPo proseguirà in una tappa che fu fatta da Soldati al Ristorante storico del Cambio in centro a Torino, da dove il Conte Camillo Benso di Cavour poteva controllare, dal suo posto riservato, la vista sulla sala del Parlamento per rientrarvi alla bisogna al giusto cenno. Si proseguirà per una visita alla storica società Canottieri Armida per poi risalire sulle colline del Po sino ad Andezeno alla scoperta della Bagna Cauda e del Cardo Gobbo, in un territorio che propone una speciale ricchezza di prodotti tipici, dal grissino di Chieri alle ciliegie di Pecetto. Il 28 tappa a Crescentino sul Po e le antiche tradizioni della pesca.

E' nel 1956 che Mario Soldati rinuncia a dirigere Il Gattopardo e accetta con entusiasmo, insieme al suo amico d'infanzia, il poeta Tino Richelmy, di lavorare a un progetto televisivo. Nasce così una delle trasmissioni più originali della produzione RAI degli inizi: Viaggio lungo la valle del Po alla ricerca dei cibi genuini." (vedi le 12 puntate).

Riprendendo le dichiarazioni critiche presenti sulla rete: "Viaggiare è conoscere, è il modo più facile, più diretto, di arrivare a conoscere un paese è praticare la cucina della gente che lo abita. Nei cibi e nella maniera di cucinarli c'è tutto."  

 "Mentre la telecamera riprende un'Italia minore, Soldati, intervistatore fuori dagli schemi, parla con contadini, pescatori, imprenditori del mondo alimentare. L'immediatezza dei dialoghi si alterna alla bellezza delle immagini, commentate dalla magnifica musica di Nino Rota. Quella che appare sullo schermo è un'Italia mai vista in tv, molto lontana dalla retorica e dalla magniloquenza delle città d'arte. Dietro l'apparente divertissement, Soldati anticipa tematiche di grande attualità: si parla di agricoltura, di storia, di antropologia, e ricorda agli italiani, alle soglie del boom economico, che non sempre lo sviluppo coincide col progresso, indicando, nell'opera straordinaria di artigiani e piccoli produttori, una sana alternativa a quella che anni dopo verrà imposta dal mercato."

"Dietro l'apparente divertissement, Soldati anticipa tematiche di grande attualità: si parla di agricoltura, di storia, di antropologia, e ricorda agli italiani, alle soglie del boom economico, che non sempre lo sviluppo coincide col progresso, indicando, nell'opera straordinaria di artigiani e piccoli produttori, una sana alternativa a quella che anni dopo verrà imposta dal mercato."

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