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La Riserva di Biosfera CollinaPo si dota di nuovi piani ambientali.

Avviati i lavori del gruppo tecnico dell'Ente Parco del Po e Collina torinese per la stesura dei piani naturalistici e di gestione di due delle Riserve naturali lungo il Po

(Moncalieri, 29 Giu 17) In seguito all'affidamento delle risorse finanziarie all'Ente parco grazie alla misura del PSR regionale (per un complessivo di 88.000 euro), e di cui abbiamo già dato notizia lo scorso 16 giugno, ieri si è tenuta la prima riunione interna del gruppo di lavoro tecnico che ha iniziato a dare corso alle azioni finanziate dalla Regione Piemonte.

E' un lavoro che riguarderà, anche grazie al supporto esterno di esperti naturalisti, sia gli approfondimenti di studio sulle specie e gli ambienti presenti, che permetterà di assolvere anche agli obblighi previsti per le aree di interesse comunitario, sia azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento degli attori locali e dei Comuni interessati.

L'attività scientifica riguarderà l'acquisizione di informazioni aggiornate tramite volo aereo e restituzione ortofotocartografica georeferenziata (compresa la fotointerpretazione dei rilievi effettuati con volo aereo) con la stesura ed elaborazione preliminare di carta degli

habitat in ambiente GIS, i rilievi e indagini sulla componente fisica e biologica, compresi rilievi pedologici sul suolo, i rilievi ed analisi socio economici, i rilievi specifici per specie di particolare interesse, rilievi dell'ittiofauna, rilievi faunistici con fototrappole nonchè registrazioni audio e video e rilievi specifici per il Pelobate fosco con realizzazione di trappole a caduta e l'utilizzo dell'idrofono.

La seconda attività di carattere culturale e di sensibilizzazione sarà parte costitutiva del processo di concertazione locale - e previsto dalla legge regionale – attivato al fine di approvare i piani avendo garantito una fase di consultazione con i territori interessati e il completo accesso a tutte le informazioni. Le categorie interessate saranno quelle degli Enti locali, degli agricoltori, dei cacciatori e pescatori, delle associazioni ambientali e di studio naturalistico, del turismo, cultura e dell'economia locale e si prevedono due cicli di incontri specifici con ognuna di queste per le due aree separatamente a cui seguirà un seminario di consultazione partecipato finale prima dell'adozione da parte dell'Ente per ognuna delle due aree interessate sulle 8 per le quali è stato richiesto il finanziamento. Sarà anche una occasione per individuare strumenti finanziari e attuativi per garantire l'esecuzione delle azioni previste dai Piani.

Nel caso della Riserva naturale del Baraccone alla la superficie della R.N. Interessata è di1615 ha mentre quella del sito rete natura 2000 quasi coincidente è di 1574 ha, mentre i Comuni interessati sono Brusasco, Cavagnolo, Lauriano, Monteu da Po, San Sebastiano da Po, Verolengo, Verrua Savoia (TO), Crescentino (VC).

Nel caso della Riserva naturale della lanca di San Michele la superficie della R.N. Interessata è di 237 ha mentre quella del sito rete natura 2000 quasi coincidente è di 228 ha, mentre i Comuni interessati sono quelli di Carmagnola e Carignano.

E' un processo che attua le stesse linee di lavoro e la filosofia della Riserva della Biosfera CollinaPo, che con questa attività avvia una delle azioni stabilite dai piani d'azione nazionali, recentemente approvati dal Ministero dell'Ambiente con le proprie Linee guida per i territori MaB, utilizzandola anche come terreno per aprire il dialogo con le comunità e i territori sulle modalità di gestione dei loro patrimoni naturali e paesaggistici.

Il PSR si è rivelato quindi uno strumento efficace per consentire l'attuazione delle previsioni di legge regionali, ma anche degli impegni assunti verso l'UNESCO e il Ministero dell'Ambiente dall'Ente, che nel 2018 dovrà procedere alla prima fase di autovalutazione da sottoporre al vaglio del Ministero come stabilito dalle fasi di verifica individuate nell'arco di validità decennale del riconoscimento internazionale. Un lavoro che permette di adempiere nel contempo alle attività di gestione sia di carattere locale e regionale che internazionale, chiarendo come il lavoro svolto nel e per il parco sia nel contempo e non separatamente anche impegno a fronte del riconoscimento internazionale ottenuto. Un aspetto questo che è necessario chiarire, stante a volte la presenza sul territorio di una visione errata e distorta di cosa sia il sito UNESCO CollinaPo, da alcuni letto come una realtà altra da quella del parco, mentre rappresentano una stessa idea omogenea, anzi estesa anche a territori esterni come stabilito dalla commissione internazionale lo sforo 19 marzo.

Ippolito Ostellino


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