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Non vi abbandoni la speranza di futuro.

Il messaggio che il Presidente Valter Giuliano consegna agli amministratori del Parco e della Riserva della Biosfera MAB Unesco

(Moncalieri, 03 Lug 17) L'Ente Parco si avvia verso il Commissariamento.

Conclusione attesa.

Resterà da capire chi - a norma della nuova legge che individua tre organismi (Presidente, Consiglio, Presidente della Comunità)- sarà commissariato non avendo svolto le funzioni che la legge gli attribuisce.

Intendo difendere sino in fondo le prerogative il ruolo del Presidente che la Regione Piemonte ha avocato a sé e che, a mio giudizio , non può essere messo in discussione da atteggiamenti ostruzionistici messi deliberatamente in atto dai componenti del Consiglio al fine di liberarsi del Presidente.

La buona gestione di un'area protetta sta nella leale collaborazione tra gli interessi locali e quelli generali, nell'intesa che nessuno debba prevalere, ma insieme concorrano al benessere del territorio e delle comunità in esso insediate.

Questa è e rimane la mia convinzione.

Non si tratta - come qualcuno ha maliziosamente scritto - di difesa della poltrona, ma di difesa della politica e delle regole democratiche stabilite dalla legge.

Per la quale la tutela di aree naturalisticamente di valore eccezionale - al punto di essere oggetto di una legge speciale- non può essere affidata unicamente alle rappresentanze locali dove, inevitabilmente, tendono a prevalere e imporsi interessi che non sono quelli dell'intera comunità regionale e, a crescere, nazionale ed europea. Orizzonte nel quale oggi bisogna ricondurre ogni buona pratica di doverosa difesa della biodiversità, bene comune.

La mia resistenza intende, altresì, difendere le prerogative dei miei colleghi ed evitare un pericoloso precedente.

Al di là di come andrà a finire, e nell'incertezza del futuro che altro non è se non la conferma dell'impermanenza, voglio lasciare a tutti voi un messaggio di fiducia e di prospettiva, condividendo qui la mia lettera inviata agli Amministratori del territorio del parco che oggi è anche sito UNESCO Man and Biosphere di UNESCO.

Che non ci abbandoni mai la speranza di futuro! (VG)

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Caro Presidente della Comunità del Parco,

Cari Sindaci dell'Ente Parco

Cari Sindaci del Sito UNESCO CollinaPo - Riserva della Biosfera MAB,

sono rammaricato di avervi deluso.

Vi assicuro che avrei voluto portare la mia esperienza politica a servizio delle comunità che rappresentate.

Ho da subito incontrato scarsa empatia nei vostri rappresentanti nel Consiglio, nonostante abbia avuto, nei loro confronti, la massima disponibilità al coinvolgimento nella gestione del Parco e della Riserva Mab Unesco, al punto di adottare un provvedimento in cui li rendevo responsabili non solo sulle questioni territoriali ma anche su quelle relative ad argomenti di competenza professionale.

La risposta è stata pari a zero. E ciò risulta agli atti.

Ho anche difeso il Direttore che - nonostante qualche leggerezza, rispetto alle quali è chiamato a rispondere nelle sedi opportune - ha dato al parco molto più di quello che gli sarebbe stato richiesto.

L'ottenimento del riconoscimento Unesco - potenzialmente di estrema importanza per l'economia del territorio coinvolto - è essenzialmente merito suo.

E sentire che ci sia, oggi, opposizione a questo straordinario risultato, mi fa cadere le braccia.

Vi prego, non sprecate questa opportunità che altri inseguono!

L'ingratitudine è cifra comune nella nostra società, dove prevalgono ambizioni politiche e personalismi che pur non avendo spesso né capacità, né numeri (presenti esclusi), vivono di comunicazione...

Non importa se falsa .

Viviamo un'epoca pervasa dal dramma della contraddizione, apparentemente insanabile, tra paresia e democrazia.

Sembra non sia possibile fare politica attiva praticando la prima: il dire la verità.

E ben lo vediamo in questo periodo triste nel quale assistiamo al trionfo della menzogna.

A tutti i livelli, anche del nostro Ente.

Ne sono stato, in questi pochi mesi, più volte vittima.

Ho sempre rinunciato, per il bene dell'Ente e per non esasperare le tensioni in Consiglio che altri hanno attizzato, a qualsiasi reazione.

Alcune testate locali hanno sparso fango sul nostro Ente e anche sulle persone (Presidente e Direttore).

Sono sempre più persuaso, purtroppo, che questo dossieraggio di falsità sia partito anche dal Parco.

Mi fa male. E sento il dovere di mettere tutti voi sull'avviso.

Vi raccomando di fare attenzione, per il futuro, alla tendenza che si sta imponendo verso le "fake news", le bufale, le notizie prive di fondamento.

Ve lo dico perché una Sindaca del Parco me le ha rinfacciate in una pubblica riunione: «Siete andati a Lima per ottenere il riconoscimento MAB, a gozzovigliare...».

Le parole non sono state letteralmente queste, la sostanza sì.

Abbiamo lavorato giorno e notte, ve lo assicuro, e per vedere Lima abbiamo avuto a disposizione mezza giornata. Se non ci fossimo stati, l'importante risultato non sarebbe arrivato.

Chi ha scritto ciò che la Sindaca ha ritenuto ingenuamente di riprendere in una riunione pubblica, assumendola come verità (ma la sua responsabilità e funzione pubblica dovrebbe renderla più cauta, perché altrimenti qualche querela per affermazioni in pubblico di questa gravità, senza prova alcuna, prima o poi le giungerà), non ha fatto alcuna verifica, cavalcando unicamente un imperante populismo antipolitico.

Eppure la falsa notizia è passata e ci è cascato anche un pubblico amministratore, una collega che avrebbe avuto il dovere di informarsi per conoscere la realtà e non perseverare nella diffusione di menzogne .

Tutto ciò è accaduto consapevolmente, nonostante mi fossi premurato di dare risposte circostanziate e precise sullo spazio informativo dell'Ente cui ognuno poteva attingere.

In questa strategia di delegittimazioni, basate sulla manipolazione delle verità, come ho già detto, mi sono anche state tese trappole, ad esempio sulla questione cinghiali, con le convocazioni in Regione e in Prefettura.

Non si pensi che non me ne sia accorto.

Le trappole non hanno, comunque, funzionato.

Sono rigoroso e trasparente prima di tutto con me stesso.

E penso che sia possibile fare politica attiva anche con la paresia, la verità.

Mettendo in conto che si possono perdere battaglie, quando non ci si rassegni ad adeguarsi a ipocrisie intolleranti o a sospette intimidazioni.

Davvero circostante curiose, nella quali il caso incontra la necessità, in una alchimia di casualità davvero interessanti, al punto da apparire sospette

E si affiancano alle pretestuosità che la politica di qualche cacicco locale decide di attivare.

Inutile dire che, in entrambe le occasioni, l'imputato numero uno - o forse unico- era il Parco, che notoriamente alleva cinghiali predisponendo per loro comodi Motel da cui possono partire per fare incursioni contro gli agricoltori locali, che il Parco vorrebbe ridurre sul lastrico.

Scherzo, ma nell'immaginario collettivo, questa rischia di divenire l'interpretazione. Sempre per la pericolosa assuefazione alle false notizie.

Chiedere che almeno le istituzioni pubbliche prendano le distanze da queste male abitudini è chiedere troppo?

Un parco naturale non è semplicemente un luogo attrezzato con comode panchine in cui si possa godere della natura rifugiandosi dall'inquinamento e dal caldo....

Può essere anche questo e spesso è un bene che lo sia, ma la sua missione è ben altra.

Diventa disarmante sentirlo ridurre alla prima funzione da organismi rappresentativi dello Stato e da amministratori pubblici locali!

La Regione terrà bordone a questa musica distonica, ignorante, anacronistica?

O avrà uno scatto di reni, lavorerà per tornare all'epoca d'oro quando il Piemonte era all'apice delle politiche della tutela del territorio?

Francamente me lo auguro. Non solo per me, ma per la comunità piemontese.

Per ciò che è accaduto e per il percorso, potenzialmente virtuoso e nella realtà fallimentare, di questi mesi, sono estremamente perplesso, oltre che deluso sotto il profilo umano: ma quest'ultimo so che in politica poco conta. Moneta fuori corso.

Ma proprio perché non mi rassegno a questo divenire, tutelerò la mia dignità e il mio buon nome.

A tutti voi il mio grazie per la partecipazione ai destini dell'Ente Parco e, semmai, un invito a crederci maggiormente per costruire, insieme un futuro migliore per i nostri territori e le nostre comunità.

A tutti, cordiali saluti e Buona vita!

Valter Giuliano

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