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La prima Summer school del sito UNESCO MaB CollinaPo: "Sewing a small town 2017: Hilltowns and culture of landscape."

A Gassino torinese dal 17 al 29 luglio.

(Moncalieri, 18 Lug 17) Ieri 17 luglio 2018, presso la sala del Consiglio comunale di Gassino torinese, alla presenza del Sindaco Paolo Cugini e del prof. Alberto Bologna del Politecnico di Torino, si è inaugurata la Summer school "Sewing a small town" organizzata dall'Associazione per l'Architettura della Città con il sostegno del Comune di Gassino torinese (Apaarchitecture), giunta al sua terza edizione, da quest'anno patrocinata come Riserva della Biosefra CollinaPo. Come Riserva della Biosfera è stata tenuta dal Direttore dr. Ippolito Ostellino una lezione inaugurale agli studenti iscritti e provenienti dall'Italia e da altre nazioni sul concetto delle Riserve UNESCO MaB.

Uno dei temi fondamentali del sito UNESCO CollinaPo è infatti sviluppare riflessioni ed azioni intorno al tema del rapporto tra costruito e spazi aperti, tra città e campagna . Un argomento che la scuola sta approfondendo dalla sua prima edizione e che è anche oggetto di una interessante riflessione teorica e pratica che il prof. Alberto Bologna ha raccolto nel recente volume che è anche resoconto dei lavori svolti nelle due precedenti edizioni della scuola (A. Bologna – Spazio Tempo e Utopia ed. Franco Angeli) .

L'edizione 2017 di SEWING A SMALL TOWN si concentrerà sulla rigenerazione socioeconomica e architettonica di due insediamenti storici sulle colline vicine alla città di Torino. I bastioni collinari di Bussolino e Bardassano rappresentano due esempi di un modo culturale specifico di costruire con il territorio. I progetti della scuola estiva riguarderanno le problematiche architettoniche e territoriali secondo le due rispettive scale: la scala regionale elaborerà un piano territoriale semplificato per stabilire le connessioni dei due luoghi collinari con Gassino Torinese, Chivasso e Torino. La scala architettonica si concentrerà sul riutilizzo di diversi edifici in base alla situazione attuale esaminando il delicato rapporto tra innovazione e conservazione delle forme costruite.

L'attività della Summer School di Gassino, inserendo la parola "Small" nella sua idea di ricerca e studio per la ricucitura di un territorio, interpreta il concept che da anni, insieme ad altri esperti territorialisti torinesi, stiamo diffondendo nelle azioni territoriali ed urbanistiche lungo il Po e che sarebbe auspicabile sviluppare anche in collina. Si tratta dell'idea di recuperare il ruolo del tessuto costituito dalle cosiddette piccole realtà territoriali che costellano i 90 comuni del territorio di Corona Verde, come anche gli 85 comuni del sito CollinaPo, riconferendogli il valore che storicamente hanno avuto e che nel '900 l'esplosione delle attività industriali di Torino hanno eradicato. Ricucire le piccole città corrisponde a costruire un grande arazzo che rimette al centro una idea di territorio, non più caratterizzato da un tappeto con una parte centrale disegnata e tanti fili strappati intorno, ma da una unica grande figura, senza lacerazioni, dove lo spazio rurale e la collina torinese divengono centrali.

L'idea stessa di CollinaPo è quella di utilizzare lo strumento del marketing territoriale per dare vita ad una figura di progetto di paesaggio: quella di affermare il valore del sistema unitario tra fiume e collina non più viste come ambiti separati ma come sistema integrato.

La giornata inaugurale è anche stata occasione per conoscere una filosofia, che i curatori della scuola promuovono, come quella di Patrik Geddes, il biologo e botanico, le cui ricerche Charles Darwin considerò di grande interesse, che più tardi passò alle discipline della sociologia e dell'urbanistica. Si devono infatti a lui le definizioni di importanti categoria coem quella della pianificazione urbana, del town planning , come anche le categorie "bio regione" , "bacino orografico" o la figura di progetto della "città giardino".

Il tema della connessione tra centro storico e territorio circostante è uno degli argomenti teorici e di visione strategica del sito UNESCO CollinaPo, che ha nel progetto Corona Verde il suo orizzonte.  Ed è lo schema di Corona Verde che ha proprio offerto una diversa concezione del rapporto tra città e campagna e di riflesso quindi il ruolo che un centro storico è chiamato a svolgere: un sistema di borghi/città che dialogando con gli spazi aperti che li circondano diventano cellule di un tessuto che nel suo insieme diviene un nuovo concetto di spazio, costituito da aree abitate e da aree vissute, per una concezione non più di spazio urbano ma di dimensione dell'abitare.

Sono riflessioni che ieri sono state oggetto del bellissimo intervento del prof. Andrea Longhi del Politecnico di Torino che ha illustrato gli elementi di base del territorio nella sua trama storica che affonda le radici nella romanità e nel medioevo. Un aspetto questo della ricerca nell'ambito del periodo storico dell'antichità che vede nel progetto di CollinaPo una particolare attenzione che si distingue dal tradizionale approccio seguito nel torinese e che riguarda la messa in valore del periodo barocco e del sistema delle reisdenze sabaude: altrettanti siti e luoghi della storia costellano i territori come nel caso di CollinaPo il ricchissimo sistema degli insediamenti della romanità come quelli del Medioevo o ancora più in la nel tempo quelli dell'Età del ferro.

Merita inoltre richiamare gli interessanti contributi del volume prima ricordato. Una raccolta di saggi che prende le mosse dallo sviluppo dei progetti e dai continui scambi intercorsi in preparazione, nel corso e a seguito delle edizioni 2015 e 2016 della scuola estiva di architettura Sewing a small town, con l'obiettivo di sistematizzare pensieri ed esporre ricerche rispetto a tematiche riconducibili ai concetti di Tempo, Spazio e Utopia nel progetto d'architettura, nelle loro più diverse e ampie accezioni.

Come ricroda l'arch. Alberto Bologna: " L'architettura è la sintesi finale e mediata dell'Utopia che governa il processo creativo: il progetto genera lo Spazio e crea un proprio Tempo, figlio delle esigenze, degli stati d'animo, delle idee, dei vincoli normativi e delle imposizioni che giungono a seguito del dialogo tra i vari attori impegnati, a vario titolo, nella costruzione della città e del territorio. Questo è il grande e semplice insegnamento che si trae da Spazio, Tempo, Utopia, con saggi redatti da organizzatori, partecipanti, insegnanti, conferenzieri e critici intervenuti nelle discussioni dei progetti prodotti nel corso della scuola estiva di architettura, che nascono con l'obiettivo di sistematizzare pensieri ed esporre ricerche rispetto a tematiche riconducibili alle tre categorie prima indicate che sono i denominatori comuni di tanti, e talora accesi, confronti svoltisi a Gassino Torinese grazie a Sewing a small town: la molteplicità delle idee e delle forme in cui gli scritti vengono presentati, testimoniano come Sewing a small town si configuri come un vero e proprio laboratorio culturale i cui temi d'indagine declinano vari aspetti teorici che rendono il progetto d'architettura una disciplina prettamente intellettuale, capace però di generare effetti tangibili sulla qualità di vita quotidiana."

dr. Ippolito Ostellino

La prima Summer school del sito UNESCO MaB CollinaPo: 'Sewing a small town 2017: Hilltowns and culture of landscape.'La prima Summer school del sito UNESCO MaB CollinaPo: 'Sewing a small town 2017: Hilltowns and culture of landscape.'La prima Summer school del sito UNESCO MaB CollinaPo: 'Sewing a small town 2017: Hilltowns and culture of landscape.'
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