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La Foresta Condivisa del Po piemontese cresce ancora grazie alla ditta Sandenvendo

(Palazzolo Vercellese, 22 Dic 21) Mercoledì 15 dicembre, sono stati messi a dimora due piccoli aceri campestri nel Parco naturale del Po piemontese, a Palazzolo Vercellese, poco lontano dalla sede di Coniolo della ditta SandenVendo Europe S.p.a. Sono i primi due alberi dei 900 che saranno piantati entro l'inverno e che si sommano ai 300 già finanziati lo scorso anno sempre dalla Sandevendo per la Foresta condivisa del Po piemontese.

Gli alberi e gli arbusti messi a dimora appartengono alle specie autoctone tipiche dei boschi che si sviluppano lungo i fiumi, come il pioppo bianco e pioppo nero, farnia, cerro, frassino maggiore, olmo campestre e olmo bianco, salice bianco, ontano nero, melo e pero selvatico, nocciolo e biancospino.

La Sandenvendo ha aderito fin dall'inizio al progetto della Foresta condivisa del Po piemontese con il chiaro intento di portare beneficio alla biodiversità della zona, alle comunità locali e alla qualità dell'aria, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030.

La realizzazione di una grande foresta che si sviluppi nei Comuni posti lungo il corso del Po piemontese, in luoghi strategici per la fruizione, è l'obiettivo cui tende l'Ente-Parco; il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati - dagli Enti locali al semplice cittadino, dalle aziende agricole alle imprese di altri settori produttivi - è la modalità di esecuzione.

L'obiettivo però non è semplicemente piantare alberi o arbusti, bensì riqualificare il territorio secondo un approccio di infrastruttura verde e corridoio ecologico, nell'ottica della riqualificazione ambientale della fascia fluviale del Po e della aree circostanti.
All'aspetto di valorizzazione paesaggistica e ambientale generale, l'iniziativa riveste un'importanza di rilievo nei confronti del contrasto alle emissioni di gas serra in atmosfera e al ruolo che svolge rispetto ai cambiamenti climatici.

Le foreste giocano infatti l'importante ruolo di sequestratori di anidride carbonica (CO2) il principale gas a effetto serra: dal sequestro della CO2 deriva, dunque, un miglioramento climatico proprio perché questo gas serra viene sottratto all'atmosfera. 

La posa dei primi due alberi (Foto di Laura Succi)
La posa dei primi due alberi (Foto di Laura Succi)
Gli alberelli piantati a Palazzolo (Foto di Laura Succi)
Gli alberelli piantati a Palazzolo (Foto di Laura Succi)
(Foto di Laura Succi)
(Foto di Laura Succi)
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