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Bio Cultural Heritage

Storie di uomini e paesi, natura e paesaggio, per un futuro che abbia memoria

(08 Giu 23) L'edizione del 2023 del Monfrà Jazz Fest è il racconto green di un territorio: proprio in questo contesto si inseriscono le mostre allestite dal 15 al 25 giugno 2023 presso la manica lunga del Castello di Casale Monferrato.

  • "Un Po tra cielo e terra" di Carlo Lenti
  • "Quando in Monferrato c'erano i rinoceronti" di Ennio Lavè: un racconto naturalistico attraverso disegni a tema naturalistico (insetti, anfibi, rettili e pesci) realizzati in bianco e nero o con matite colorate. L'artista, da sempre appassionato di natura, ha collaborato con il Museo Civico di Storia Naturale di Milano e con il Museo Paleontologico Territoriale dell'Astigiano.
  • "Orchidee selvatiche: fragile bellezza salutare" di Lorenzo Dotti. Le orchidee spontanee sono tra i più misteriosi e affascinanti esseri viventi:  come stelle nel firmamento, compaiono per una breve stagione nei prati e nelle radure, splendenti di colori e ornamenti fantasiosi e brillanti. Sconosciute alla gran parte delle persone, costituiscono invece un gruppo importante per la tutela della biodiversità: la loro ecologia altamente specializzata, i loro meccanismi riproduttivi sofisticati, legati alla presenza di determinati insetti, sono la migliore esemplificazione del rapporto che lega molte creature tra di loro e con l'ambiente, in una rete di interrelazioni che non sopporta rotture traumatiche a pena di scomparire.
  • "40 anni in copertina!" ovvero Piemonti Parchi, 40 anni di divulgazione scientifica: uno spaccato temporale della storia di questo piccolo "caso editoriale" - unica rivista in Italia così longeva pubblicata da un Ente pubblico.

Le mostre saranno inaugurate venerdì 16 giugno alle ore 18.00.

In occasione dell'inaugurazione sarà presentato dall'autore, lo storico redattore della testata Piemonte Parchi, Toni Farina, il libro Elogi di Piemonte. 62 itinerari per esploratori a pedali.

Anche nella pianura più densa di infrastrutture, sulla collina votata alla monocoltura del vigneto, nell'area pedemontana su cui allunga i tentacoli la periferia urbana, è possibile scovare angoli degni di attenzione, degni di essere scoperti, o riscoperti. Frammenti, particelle, ognuno dei quali con una propria dignità. Piccole cose, sospiri in mezzo al frastuono, ma necessari a ribadire diversità e a creare riconoscibilità. Un albero, una chiesetta, un pilone votivo, uno scorcio particolare, una testimonianza storica, un passaggio a livello dimenticato nella pianura del riso. A ognuno di essi va un elogio: dovuto e meritato in quanto ancora esistenti e fondamentali per dare un senso non meramente virtuale alla nostra quotidianità. Elogi dunque, ecco la ragione del titolo di questa guida. Una rassegna di Elogi di Piemonte: superbi scenari, ma soprattutto piccole cose. Facili da trovare, ma occorre farsi esploratori. A pedali!


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