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Parchi della Val di Cornia

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Il Parco archeominerario di San Silvestro:
 un attivo laboratorio per la sperimentazione scientifica

(Piombino, 25 Mar 19) La Miniera del Temperino, nel Parco archeominerario di San Silvestro, è oggetto dalla fine del 2017 di un'importante attività sperimentale, condotta in sinergia da fisici e geologi dell'Università di Firenze, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Si tratta di un'attività scientifica che mira alla realizzazione di una radiografia dello spesso strato di roccia che si trova al di sopra della galleria visitabile della miniera, andando alla ricerca di gallerie note o sconosciute e di pozzi minerari di epoca etrusca. A tale scopo è stato installato all'interno della miniera il rivelatore MIMA, acronimo di Muon Imaging for Mining and Archaeology, un dispositivo all'avanguardia per l'identificazione delle deboli tracce di un particolare tipo di particelle, i muoni. L'analisi dei flussi e delle traiettorie dei muoni rilevati nella galleria del Temperino permette di studiare lo strato roccioso soprastante, dando così la possibilità di identificare le zone caratterizzate da materiali molto densi (eventuali depositi di materiale metallico) e quelle caratterizzate da ampie cavità (gallerie scavate o vuoti naturali).
Questa metodologia d'indagine non invasiva è stata utilizzata dallo stesso gruppo di ricerca in uno studio analogo effettuato nel 2017 presso la Galleria Borbonica a Napoli, nella quale è stata identificata una cavità non conosciuta, e da altri gruppi di fisici all'interno della Piramide di Cheope a Giza in Egitto, dove ha permesso di scoprire una grande camera nascosta.
Le campagne di misurazione dei muoni nella miniera al momento sono state tre e il risultato della prima misura è già stato presentato ad una conferenza e pubblicato in "Journal reference: Universe 2019, vol. 5".
Lorenzo Bonechi, responsabile del team di fisici che si sta occupando dell'attività sperimentale, parla così dell'esperimento in corso al parco: "All'inizio della nostra sperimentazione cercavamo un sito sotterraneo dove poter installare un rivelatore di piccole dimensioni ad una profondità di 50-100 metri rispetto alla superficie. L'idea di base era quella di avere, al di sopra del punto di installazione, alcune cavità note di origine naturale o antropica. La proposta di effettuare le misure nella galleria del Temperino è nata da contatti con un collega geologo che ha lavorato in passato presso il parco di San Silvestro. Lo scopo iniziale era quello di mettere in evidenza la presenza di una cavità nota, in modo da poter dimostrare che le cavità fossero effettivamente individuabili anche se nascoste in spessori di decine di metri di roccia. Per questa ragione abbiamo posizionato il rivelatore MIMA al di sotto della Gran Cava. La prima misura effettuata ha messo in risalto la presenza di questa cava come un segnale molto chiaro nei dati raccolti. Gli stessi dati lasciano intravedere anche la possibile esistenza di ulteriori cavità non mappate; con le successive misure effettuate da diverse postazioni e le altre ancora in programma ci poniamo tra i vari scopi quello di poter indicare con buona precisione la posizione di eventuali cavità ma anche lo sviluppo di algoritmi di ricostruzione 3D della distribuzione di densità dei materiali presenti nel volume che osserviamo con MIMA".
Seguendo la strada, che sta alla base dell'esperienza dei Parchi della Val di Cornia, di considerare il parco come un laboratorio di costante sperimentazione, anche scientifica, questo nuovo progetto va ad aggiungere ulteriore dinamicità a questa realtà.
Il parco rappresenta, infatti, un campo di sperimentazione scientifica importante in quanto il sistema di gallerie minerarie sotterranee presente al suo interno è ancora accessibile e questo aspetto ne fa una realtà particolarmente interessante sia dal punto di vista geologico, in quanto consente di analizzare le caratteristiche delle particolari rocce minerarie non solo in superficie ma anche in profondità, sia dal punto di vista sperimentale, considerando la peculiarità degli ambienti minerari.

Il Parco archeominerario di San Silvestro:
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