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Parco Naturale Regionale dell'Aveto

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Un Albero di Natale ecologico, proveniente dalle Foreste del Parco dell'Aveto, è stato donato dalla Regione Liguria e dal Parco alla Basilica di S. Francesco, ad Assisi

(Borzonasca, 29 Nov 17) È ormai tradizione, in particolare da dopo il luttuoso terremoto che ha colpito (1997) molte città dell'Umbria, che le altre Regioni italiane, a turno, facciano ogni anno doni per le cerimonie tradizionali alla principale sede culturale, artistica e religiosa-simbolo, in Italia e nel mondo, di quella tragedia e della successiva volontà di rinascita: la Basilica di San Francesco ad Assisi.

Quest'anno, quindi, l'olio per le celebrazioni del 4 ottobre, ricorrenza di San Francesco - Patrono d'Italia, è partito dalla Liguria, così come pochi giorni fa è arrivato ad Assisi, presso la piazza antistante la Basilica Inferiore di San Francesco, lo splendido abete donato sempre dalla nostra Regione e proveniente da una foresta a sua volta simbolo della montagna ligure: la Foresta del Monte Penna, nel cuore del Parco dell'Aveto, che ha messo a disposizione la pianta.

Si tratta di un abete di 15 metri (questa la dimensione richiesta dai Padri Francescani), scelto per la sua bellezza, ma individuato, come sempre in questi casi, nell'ambito dei lavori di riqualificazione e rinaturalizzazione delle foreste del Parco, che prevedono, tra l'altro, tagli selettivi di molte conifere di impianto artificiale, per una loro naturale sostituzione con le latifoglie spontanee. In puro spirito francescano, apprezzato e condiviso anche dai destinatari, non si è proceduto perciò all'inutile sacrificio di una pianta.

L'Albero di Natale del Parco dell'Aveto è arrivato ad Assisi il 28 novembre scorso, dopo un lungo viaggio dal Monte Penna, ed è già stato collocato nella piazza antistante la Basilica Inferiore di San Francesco. La cerimonia di accensione in piazza avverrà, come è tradizione, l'8 dicembre, giorno dell'Immacolata, e sarà preceduta alle ore 17.00 da una messa in Basilica, presieduta da S.E. il Cardinale Beniamino Stella. Al termine della celebrazione, alle 18.15, si terrà la cerimonia di accensione e benedizione, aperta dal Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, durante la quale verranno consegnati doni alle famiglie più bisognose. Parteciperanno all'evento anche la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e, in rappresentanza della Regione Liguria, l'Assessore alla Cultura Ilaria Cavo.

Sempre dalla Liguria, e in particolare dal Museo Luxoro di Genova, arriverà ad Assisi anche un prezioso presepe settecentesco, con 24 statuine artistiche, opera della scuola dello scultore A.M. Maragliano, significativo esempio dell'interpretazione genovese del presepe barocco, e che tra l'altro, nell'abbigliamento delle statuine, documenta già l'uso del tessuto "jeans", ossia il celebre 'blu di Genova'.

Il nostro albero e il presepe, una volta allestiti, saranno dedicati dai Francescani ai missionari morti in odio alla fede e ai Sacerdoti che operano in condizioni precarie e di estrema povertà.

"Il Parco dell'Aveto fornisce già da qualche anno al Comune di Genova un grande abete natalizio, di circa 20 metri d'altezza, che viene posizionato nella piazza principale simbolo del capoluogo ligure, Piazza De Ferrari –ricorda il direttore del Parco, Paolo Cresta– ma rappresentare con un proprio albero tutta la Liguria presso uno dei principali templi della fede cristiana, la Basilica del Santo Patrono d'Italia in Assisi, luogo simbolo di arte, cultura e devozione nel mondo, è per il Parco un grandissimo onore e un'emozione ineguagliabile!"

"Ringraziamo la Regione Liguria nella persona del Presidente Giovanni Toti e del suo staff per averci tenuto in considerazione per questo dono, che per noi è motivo di vanto e che costituisce anche occasione di grandissima visibilità per tutta la Liguria montana, e ringrazio anche l'Assessore Ilaria Cavo, delegata a rappresentare la Regione ad Assisi, in occasione della cerimonia di accensione dell'albero: come Assessore regionale alla Cultura e alla Scuola, so che conosce ed apprezza il nostro lavoro, fin dalla riapertura della Miniera di Gambatesa, e spero che in questa ulteriore occasione avrà modo di giudicare positivamente anche il lavoro svolto dal Parco nella gestione ecologica delle foreste regionali."

NOTE SULL'ALBERO E SULLA GESTIONE ECOLOGICA DELLE FORESTE DEL PARCO DELL'AVETO

Il comprensorio del Parco dell'Aveto è noto da sempre per il patrimonio costituito dai suoi boschi: dalle folte abetine presenti, secondo le ricostruzioni degli archeologi, nell'Età del Bronzo, e utilizzate ancora dai Romani, alle faggete delle Lame e del M. Penna, tutelate e messe a frutto a partire dall'XI secolo dai Malaspina, e successivamente dai Fieschi e dai Doria, per approvvigionare i cantieri navali della Riviera e di Genova stessa, fino a tutto il XVIII secolo. Il nucleo di quei boschi, le Foreste delle Lame, del M. Penna e del M. Zatta, è poi passato al demanio statale a cavallo tra XIX e XX secolo e infine a quello regionale (1976), per essere affidato in gestione al Parco dell'Aveto a partire dal 2005. Da allora il Parco ha attivato una politica di gestione forestale integrata e sostenibile, con l'ambizioso obiettivo di costituire una filiera del bosco, che coniughi tutela ambientale e sviluppo economico locale. I lavori di riqualificazione e rinaturalizzazione delle foreste del Parco prevedono, tra l'altro, tagli selettivi di molte conifere di impianto artificiale, tra cui gli Abeti, per una loro naturale sostituzione con le latifoglie spontanee (Faggi, Aceri). Vista la disponibilità di alcuni  begli esemplari  tra quelli da sottoporre al taglio, il Parco ha potuto offrire a determinati partners la possibilità di utilizzare durante le festività natalizie un esemplare di questi, il più tipico "Albero di Natale", per la tradizionale decorazione natalizia di sedi o piazze. Si tratta insomma di abeti ricavati tra gli esemplari più belli provenienti dai tagli selettivi operati a carico di conifere, meno adatte a vivere sulle nostre montagne, per favorire il recupero delle latifoglie naturali nelle foreste del Parco, gestite secondo criteri di sostenibilità ambientale. Si tratta quindi di un'iniziativa pienamente "ecologica": il taglio degli abeti infatti era previsto proprio in funzione della rinaturalizzazione che il Parco sta perseguendo nelle proprie foreste, e non si è proceduto al sacrificio inutile di una pianta. 

Un Albero di Natale ecologico, proveniente dalle Foreste del Parco dell'Aveto, è stato donato dalla Regione Liguria e dal Parco alla Basilica di S. Francesco, ad Assisi Un Albero di Natale ecologico, proveniente dalle Foreste del Parco dell'Aveto, è stato donato dalla Regione Liguria e dal Parco alla Basilica di S. Francesco, ad Assisi Un Albero di Natale ecologico, proveniente dalle Foreste del Parco dell'Aveto, è stato donato dalla Regione Liguria e dal Parco alla Basilica di S. Francesco, ad Assisi
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