Parco Naturale Regionale dell'Aveto

(Borzonasca, 28 Apr 20) La natura non si ferma, la Primavera avanza veloce e così anche alcune attività esterne del Parco dell'Aveto debbono procedere: si tratta dei monitoraggi naturalistici di stagione, condotti dai nostri incaricati, ricercatori del CE.S.Bin., che in questi giorni osservano per noi la natura del Parco e ce la trasmettono in diretta fino a casa, grazie alla immagini scattate nei loro sopralluoghi.

Anche oggi condividiamo con voi alcune delle loro foto, scattate in giro nel nostro Parco ed in particolare nelle nostre zone umide: è un modo per vedere, anche lontano dalle nostre case, la natura che "si sveglia" e si prepara alla bella stagione, per scoprire piante e animali e impararne i nomi, per seguire i monitoraggi del Parco non come tecnicismi da specialisti, ma come bellezza e scienza da vivere e condividere.

Proseguiamo con i monitoraggi faunistici svolti dall'amico Fabrizio a metà aprile in diverse zone umide del Parco da Pratomollo ai piedi del Monte Aiona, passando poi per la foresta delle Lame ricca di laghetti glaciali, per continuare fino ai piedi del Monte Penna dove si trova l'omonimo laghetto e terminare infine ai piedi della bastionata del Monte Maggiorasca dove si trova il lago delle Riane. Alcune zone umide del Parco stanno soffrendo un po' a causa della primavera asciutta; i segni della siccità sono visibili soprattutto in quelle che definiamo formazioni lacustre temporanee, ossia che solamente nella stagione delle piogge presentano acqua, mentre in estate sembrano dei prati. Non in tutte però la siccità ha avuto effetto infatti nella zona delle Lame e del Penna i laghetti sono ricchi d'acqua e di vita: sono stati trovati il Tritone alpestre e il Tritone punteggiato, la rana montana, numerose ovature di rana temporaria e specie botaniche di interesse come la Calta palustre e diverse specie di Carici.