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"Dialogues Raffinès": Concerto finale de I Parchi della Musica

Domenica 2 Settembre alla Corte di Giarola il tradizionale appuntamento di chiusura della Rassegna

(26 Ago 18) Il Concerto "DIALOGUES RAFFINÈS" chiude l' edizione 2018 della Rassegna I PARCHI DELLA MUSICA. La scelta di fare dialogare autori ed epoche diverse, vuole ricordare l' universalità della musica e il nostro intento di portarla il più vicino possibile al pubblico. Anche dei più piccoli con la prima edizione di PARCOLLATERALE dalla quale siamo partiti. Per questo abbiamo inserito nel programma conclusivo due brani " giovanili". Il Divertimento di Mozart poco più che adolescente e la Simple Synphony di Britten, ventenne, all'interno della quale rielabora sue composizioni precedenti. Il dialogo diventa così anche generazionale, abbattendo le classificazioni di genere e riconsegnando la musica "colta" a tutto pubblico, senza restrizioni. Nella Sinfonia Concertante il dialogo riguarda i due strumenti solisti: violIno e viola, meraviglia di alchimia e grande equilibrio. 

Il Divertimento K. 136 per soli archi, così come gli altri due Divertimenti, fu scritto tra gennaio e marzo del 1772 a Salisburgo e appartiene quindi alla produzione strumentale di un Mozart sedicenne, che assorbe e assimila esperienze e stili altrui, specialmente della scuola barocca e della sinfonia d'opera italiana. Si tratta di composizioni articolate in tre tempi con Allegri e Andanti alternati, molto vicine al quartetto e alle sinfonie per archi, senza oboi e corni, e destinate ad una esecuzione da tenersi sia all'aria aperta, in un elegante cortile o in un giardino di un palazzo principesco, secondo le abitudini della società feudale e mecenatistica del tempo, e sia in una sala da concerto vera e propria. Sotto il nome di Divertimento, nella civiltà musicale del secondo Settecento, si intendeva un genere compositivo di difficile definizione; non legato a precise regole costruttive e al rispetto di un determinato organico strumentale, il Divertimento poteva essere un brano di dimensioni impegnative o contenute, affidato a un solo esecutore o a un cospicuo ensemble da camera.

La Simple Symphony op. 4 è uno dei brani più noti del compositore inglese Benjamin Britten. Composta nel 1934, quando il suo autore aveva soltanto vent'anni, raccoglie otto temi tratti da alcune opere precedenti e li assembla in modo organico all'interno di una composizione di più ampio respiro. Ne nasce una pagina fresca e piacevole, nella quale trovano posto in sapiente equilibrio la vivacità e l'irruenza tipica degli anni giovanili di Britten e il gusto per gli impasti timbrici, che saranno le caratteristiche principali della sue ultime composizioni. L'aggettivo "simple", semplice, si riferisce alla chiarezza della struttura della composizione, ben evidenziata anche dai precisi riferimenti che accompagnano l'intestazione dei quattro movimenti, e non certo alla facilità di esecuzione. Sorta di legame fra le forme storiche della sinfonia e della suite, la Simple Symphony, ha avuto fin dalla prima esecuzione pubblica, avvenuta ad opera di un'orchestra di amatori di Norwich il 6 marzo 1934 sotto la direzione dello stesso autore, il favore del pubblico e della critica, tanto da trovare uno spazio permanente nelle programmazioni concertistiche di tutte le orchestra d'archi del mondo.

Nell'epoca dello stile galante, quando la musica doveva essere soprattutto piacevole, leggera ed elegante, la Sinfonia concertante consentiva di incrociare Sinfonia e Concerto, alleggerendo il serioso stile sinfonico con le divagazioni brillanti e virtuosistiche dello stile concertante. Generalmente il tono di questo genere di composizioni era piuttosto vivace e leggero, ma Mozart preferì dare a questa sua seconda Sinfonia concertante un carattere serio e severo: il timbro scuro della viola attenua il brillio del violino, il primo movimento si tiene lontano dai vivaci temi da opera buffa presenti nei tempi veloci di molte sinfonie mozartiane di quegli anni, il meditativo tempo lento centrale ha una dimensione e un ruolo ben superiori al consueto. Lavoro forse più ambizioso fra tutti questi, la Sinfonia Concertante per violino e viola risale al 1779. Peculiare nel brano è innanzitutto il rapporto fra i due solisti, conflittuale nella loro serrata contrapposizione e insieme solidale nella cantabilità belcantistica per terze e seste. Proprio per ottenere una maggiore penetrazione del suono della viola Mozart prescrive che lo strumento sia accordato un semitono più alto. Altro elemento imprescindibile della partitura è l'importanza dell'orchestra. Ci troviamo di fronte a una composizione veramente "sinfonica", caratteristica che si impone fin dalle prime battute dell'Allegro maestoso, che affermano prepotentemente la tonalità passionale di mi bemolle. (ndr)

FATLINDA THACI violino solista

EMILIO ERIA viola solista

ENSEMBLE ORCHESTRA INFONOTE 

Direttore 
SERAFINO TEDESI

Il Concerto si terrà Domenica 2 Settembre alle ore 21.00, presso la Corte di Giarola, nel Portico limitrofo al teatro (anche in caso di maltempo)

Fatlinda Thaci (violino solista) Emilio Eria (viola solista)
Fatlinda Thaci (violino solista) Emilio Eria (viola solista)
Serafino Tedesi (direttore) <br> Foto A. Cappelletti
Serafino Tedesi (direttore)
Foto A. Cappelletti
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