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Martin Pescatore in uscita dall'acqua (foto di Enrico Papi)
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Perdita d'occhio (foto di Monica Agostini)
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Cristalli (foto di Serenella Canfarini)
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Piccoli mondi nascosti (foto di Tommaso Bazzucchi)
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Competizione (foto di Ugo Pirone)

Scrigno di biodiversità

Antica armonia tra attività agricole e ambiente naturale, che si svela tra ampi altipiani dalle dolci ondulazioni in cui si alternano ambienti umidi, boschi, pascoli e campi coltivati. I Piani di Colfiorito o altopiani Plestini sono costituiti da sette conche carsiche, occupate in epoche lontane da laghi. La Palude di Colfiorito è attualmente l'unica zona degli altopiani dove l'acqua permane tutto l'anno, subendo solo oscillazioni stagionali di livello. Gli altri piani vengono allagati temporaneamente solo a seguito delle piogge.
La palude è punto di riferimento per un gran numero di uccelli, che tra il canneto costruiscono i loro nidi, si riproducono, si nutrono. Per questo nel 1995 la Regione Umbria ha deciso di proteggerla con l'istituzione di un Parco regionale. E' inserita nella Convenzione Ramsar che ne sottolinea l'importanza internazionale per gli aspetti naturalistici ed è individuata come Zona Speciale di Conservazione (ZSC) dalla Comunità Europea per l'importanza a livello conservazionistico della comunità di uccelli presente.

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