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Il Parco ha un Drago: si chiama agroalimentare. Con i grani antichi nuove opportunità per il territorio

(Gavorrano, 06 Ott 17) È stata firmata questa mattina a Gavorrano la lettera di intenti che dà il via alla collaborazione tra il Parco delle Colline Metallifere e la rete di filiera Drago (Distretto rurale agricolo gastronomico organizzato) per la produzione e la trasformazione dei grani antichi.

Il progetto, nato più di un anno fa nei Comuni di Massa Marittima, Monterotondo Marittimo e Montieri, grazie anche al sostengo del Parco si estende così a tutti i sette Comuni delle Colline Metallifere. Per il momento sono già trenta gli imprenditori, tra produttori e trasformatori, che hanno aderito alla filiera che può contare su circa 200 ettari di superficie dedicata al grano Senatore Cappelli e più di 200 quintali di prodotto raccolto.

«Con questo progetto – ha spiegato Alessio Guazzini, capofila dei produttori Drago – abbiamo voluto dare agli agricoltori una opportunità per creare reddito dalla loro attività anche perché sono loro che presidiano il territorio e lo custodiscono».

La filiera in questo caso è completa perché sul territorio è presente anche un mulino che lavora il prodotto che poi viene trasformato. Da alcuni mesi sono già in vendita pane, pizza, focacce e pasta, tutti prodotti con la farina del grano delle Colline Metallifere e a prezzi accessibili. La produzione è ancora in fase di crescita e per sostenere l'iniziativa imprenditoriale si pensa anche ad un "Progetto integrato di filiera" per reperire risorse per nuovi investimenti. È qui che entra in gioco il Parco delle Colline Metallifere che aiuterà le imprese a crescere e ad attivare fondi comunitari.

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