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Parco del Conero



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  Notiziario Ufficiale del Parco del Conero
Anno IX - Numero 6 - Settembre 2003

PHILIPPE ARTIAS

Il ciclo di Sardanapalo ed altre opere nel nostro centro visite

Qualcuno ha pensato che tutta la bagarre attorno alla mostra di Philippe Artias ingiustamente accusata di sfiorare argomenti tematiche e forme pornografiche, sia stato un effetto imprevisto di questa lunga estate calda.
Per fortuna la bella esposizione del grande maestro parigino, già allievo di Picasso, ha trovato accoglienza presso gli spazi messi a disposizione dal Consorzio del Parco del Conero; e così la piccola esposizione, dedicata all’episodio biblico di Sardanapal, incentrata sul tema del rifiuto di ogni violenza e degli orrori che ad essa conseguono, ha acquistato un ulteriore significato, divenendo di fatto il simbolo stesso della autonomia di ogni vera operazione estetica.
Estraneo ad ogni considerazione di tipo pratico, conoscitivo, politico, etico, ogni artista si sente obbligato unicamente al richiamo dell’autenticità della propria ispirazione e di quello della bellezza che guida la sua poetica. Alla fine penso che lo stesso Philippe Artias avrebbe, al di là dell’infondatezza delle accuse rivolte alla sua opera, apprezzato il caso insolito, proprio perché è stato permesso di dare alla sua produzione un ulteriore arricchimento di senso: il cammino dell’arte è essenzialmente affermazione di libertà.

Antonio Luccarini - Assessore alla Cultura del Comune di Ancona



C’è una casa con una vista sul mare e sulla campagna marchigiana in prossimità della cima di Monte Colombo appartenuta a mio nonno Augusto Giardini, anarchico, famoso avvocato anconetano negli anni 20 e 30, morto troppo giovane, quindici anni prima che io nascessi. Sull’ingresso di quella casa è ancora affissa una lapide con su inscritta una sua frase: Non bramo altr’esca. Capite come l’amore per il Conero sia per me e la mia famiglia un qualcosa di impresso quasi geneticamente un imprinting che ci viene da tanti racconti di storie familiari e di vita vissuta. È con questo stato d’animo che mi sono trovato con Antonio Lucarini per l’inaugurazione della mostra di Philippe Artias presso la sede del Parco del Conero a Sirolo su invito di Mariano Guzzini. Di fronte ai dipinti di un artista che tanto ha amato gli stessi luoghi ho provato un senso di commozione profonda, riscontrando nelle opere e nella vita di questo straordinario artista lo stesso amore per quella natura, per quel paesaggio. Lo spunto che Mariano ci ha dato rendendo possibile questa mostra sentita come doverosa sta proprio lì nell’intreccio fra natura paesaggio cultura nei dipinti della mente e nel vissuto di Artias. Una cultura assolutamente non provinciale e nel contempo intrisa di amore per la bellezza dei luoghi che amiamo. In questo senso il rapporto fra attività del parco e cultura assume rilevanza. Si tratta di un nesso evidente che lega l’attività e il destino degli uomini in particolare gli artisti, alla cultura e all’ambiente che li circonda.

Andrea Gioacchini - Presidente Commissione Cultura del Comune di Ancona