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Parco del Conero



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  Notiziario Ufficiale del Parco del Conero
Anno X - Numero 3 - Luglio 2004

CONCERTAZIONE

L’etica della responsabilità

Il presidente Giancarlo Sagramola ha partecipato il 1° aprile, al Convegno “Stato, Regioni ed Enti Locali”. Riportiamo una sintesi dell’intervento.
“Il soprintendente Scoppola faceva una riflessione, in apertura, dicendo la saggezza richiede qualche sacrificio e qui non vale la rappresentanza democraticamente eletta. Io credo che invece la rappresentanza democraticamente eletta valga proprio quando si deve fare qualche sacrificio, perché credo che chi viene eletto da una rappresentanza pubblica debba privilegiare, prima di tutto, un’etica della responsabilità che deve guidare l’azione amministrativa, la quale quindi deve ispirarsi alla saggezza, al buon senso ed al rispetto delle norme che comunemente ci siamo dati. Credo che questi tre capisaldi possano essere la chiave per interpretare un ruolo amministrativo di qualsiasi livello, anche di un presidente di parco, di un parco bello qual è quello del Conero.
Come si esercita la tutela del paesaggio in un’azione come questa? Noi abbiamo impostato il nostro lavoro cercando prima di tutto un dialogo con le Amministrazioni interessate e ne è esempio la costituzione della giunta, del direttivo che vedono la presenza di componenti dell’esecutivo di Comuni ed Amministrazioni che costituiscono il Consorzio del Parco. Poi abbiamo avviato un confronto con la Regione e con la Soprintendenza. Credo che questa concertazione programmata, che è il tema di questa tavola rotonda ed il concetto base a cui ci ispiriamo oggi, stiamo cercando di praticarla, anche con una certa difficoltà, perché non dobbiamo negare che ci sono delle rigidità al dialogo, al confronto, che emergono anche dal fatto di sentirsi protagonisti della tutela e del controllo. Il sindaco di un territorio si sente legittimato ad agire in prima persona, perché ritiene di avere dalla legittimazione popolare il diritto di esercitare quel controllo nei modi che crede. Allo stesso modo di sentire si rifà il Soprintendente, come ha detto la dott.ssa Lippi, ma anche come ha precisato l’arch. Scoppola, che giustamente dice lo Stato deve tutelare questo bene comune: nel nostro caso questo bene particolare è costituito dal paesaggio. La Provincia, che è titolare di una parte della pianificazione, delegata dalla Regione, dice devo fare la mia parte in questo campo. Si incrociano varie titolarità o presunte tali, che se non dialogano, se non trovano una comune azione ed un comune sentire, producono poi dei conflitti che divengono insanabili.
Quindi mi invito e vi invito a trovare le ragioni del dialogo, che sono in quello che abbiamo detto. Riprendo un esempio portato dall’arch. Novelli questa mattina quando ha detto non ci sono indiani e cow-boy, non ci sono i buoni e i cattivi, i custodi dell’ambiente e i distruttori. Noi siamo - parlo per la mia parte, gli amministratori - partecipi di questa idea di tutela; vogliamo condividerla, però teniamo presente, per rifarmi alla metafora di Monna Lisa, che è vero che le avremmo chiesto di non farsi le iniezioni di silicone, ma il tempo passa e Monna Lisa sarebbe stata diversa nel corso del tempo. Così anche gli Indiani d’America, che sono considerati tra i più grandi custodi del paesaggio per la loro attenzione alla terra, il loro vivere l’ambiente in un modo diverso, anche antropologicamente, sociologicamente, da noi - chi traeva dall’ambiente tutta la sua ragione di vita è chiaro che ne aveva un rispetto e una cura diversi - lasciavano il paesaggio modificato quando vi transitavano. Oggi l’uomo opera e vive in una realtà complessa e, come ci ricordava l’Arcivescovo nel suo messaggio, è questo l’uomo che noi oggi dobbiamo servire: quello che è seduto in questa sala e quello che è fuori, che lavora con gli escavatori e che sta mettendo i tubi della fognatura; quest’uomo che opera, che vive, che trae sostentamento dal suo lavoro è l’uomo che vive il parco del Conero, che vive l’ambiente naturale ed è a quest’uomo che noi dobbiamo dare la certezza di un diritto che vale per tutti”.