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AREA DI PREGIO
Il Guazzo del
Musone
Appena al di fuori del confine meridionale del Parco, in un’area
compresa tra il basso corso del Fiume Musone, l’autostrada A14,
la linea ferroviaria e la linea di costa in località Scossici
di Porto Recanati, si trova una delle aree umide che, per le caratteristiche
affatto peculiari che presenta, può ben essere considerata tra
le più rare ed interessanti dell’intera regione. È in
questa zona, infatti, fisicamente e storicamente appartenente alla
bassa pianura alluvionale del fiume Musone, che, nel corso del XIX
secolo, furono ricavati i cosiddetti guazzi: piccoli invasi artificiali
appositamente scavati a scopo venatorio da chi, evidentemente, doveva
essere ben consapevole del fatto che in un luogo di quelle caratteristiche
avrebbe trovato rifugio e ristoro un’abbondante avifauna.
Presenti sul territorio in numero di 5, questi piccoli laghetti
artificiali presentano davvero delle caratteristiche di enorme interesse:
estesi ciascuno per una superficie quadrata di 100 metri di lato e
per una superficie media di bacino di 7000 mq, si presentano reniformi
con una piccola penisola al centro appositamente concepita per ospitare
piccoli e ben mimetizzati appostamenti fissi di caccia (tuttora utilizzati
per il prelievo venatorio), e con una profondità massima dell’acqua
che tocca i 50/60 cm in prossimità delle sponde per scendere
agli scarsi 20 cm che misurano nelle zone centrali.
Quest’ultima peculiarità, in particolare, rende i guazzi
non solo un ambiente praticamente unico nella nostra regione dal punto
di vista botanico - vegetazionale, ma anche luogo ideale per l’alimentazione,
la sosta ed il ristoro di numerose specie di uccelli che transitano,
risalendo la costa adriatica, lungo una delle principali direttrici
migratorie.
Inevitabile, quindi, il vivo interesse del Consorzio Parco del
Conero nei confronti dell’area in questione: ottenuta la concessione
in affitto di uno dei guazzi per un quinquennio da parte delle Opere
Laiche Lauretane (nelle cui proprietà il guazzo ricade), il
Parco ha già provveduto ad avviare una gestione dell’area
umida con l’obiettivo preciso di crearvi le condizioni favorevoli
alla sosta dell’avifauna ed alla tutela e conoscenza della stessa.
Il Guazzo denominato Guazzo del Musone appositamente attrezzato
per l’osservazione e lo studio dell’avifauna e arricchito
con pannelli esplicativi sulle possibili specie migratrici osservabili è stato
affidato tramite apposita convenzione alla Forestalp Soc. Coop. che
ne garantisce già oggi il controllo, la gestione tramite il
proprio personale esperto.
Già utilizzato per attività di birdwatching con alcune
scuole durante l’appena trascorso anno scolastico e con gruppi
di turisti in mountain bike durante la stagione estiva, è stato
monitorato costantemente dagli operatori Forestalp che hanno, con grande
stupore, potuto constatare che l’avifauna di passaggio è stata
notevole; si sono potute censire: oltre 50 garzette, 16 Aironi Cenerini,
una Spatola, numerosi Gruccioni e passeriformi e per finire due coppie
di Cavalieri d’Italia hanno nidificato portando a termine la
covata ed involandosi poi con due piccoli.
Quindi a pochi mesi dalla sua attivazione il Guazzo del Musone è già un
contenitore di sorprese, il monitoraggio attivo tutto l’anno
e la programmazione didattica in corso per il prossimo anno ne faranno
un significativo luogo protetto oltre i confini del Parco. Luca Kogoj
e Maurizio Baccanti
Forestalp Soc. Coop. |