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Parco del Conero



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  Notiziario Ufficiale del Parco del Conero
Anno XI - Numero 3/4 - Novrembre 2005

CURIOSITA'

Le migrazioni degli uccelli

Il Monte Conero è un punto cruciale per le rotte degli uccelli migratori ed in particolare per i rapaci che percorrono le coste dell’Adriatico. Il Conero si erge come grande promontorio sul mare, nelle giornate soleggiate questa massa di terra si riscalda e genera forti correnti termiche ascensionali, che vengono utilizzate dai grandi migratori per alzarsi in quota e di lì spostarsi nel loro viaggio consumando il minimo di energia. Il Conero inoltre è il punto vicino alle coste croate e molti migratori dal Conero tagliano l’Adriatico per raggiungere in breve le rive dell’Europa occidentale.
Uno dei motivi più importanti che spingono gli uccelli a emigrare è la ricerca di cibo, infatti con l’arrivo dell’inverno il potenziale cibo diminuisce, i semi cadono a terra, gli insetti muoiono, i piccoli mammiferi, i rettili e gli anfibi vanno in letargo, anche i pesci diventano irraggiungibili perché gli specchi d’acqua si gelano e così gli uccelli si spostano da nord a sud inseguendo il clima migliore.
Tra i migratori occorre fare una sostanziale divisione tra i migratori veleggiatori come i rapaci e le cicogne e i migratori a volo battuto come i passeriformi. Quelli non temono predatori, volano di giorno sfruttando le correnti ascensionali e sono i preferiti dai bird-watcher, mentre i secondi volano di notte e sono i preferiti dai cacciatori.
La rotta seguita dalla maggior parte degli uccelli migratori che transitano per il Monte Conero è quella che congiunge l’Africa con l’Europa del nord-est, gli uccelli provengono dall’Africa attraverso Capo Bon in Tunisia, arrivano in Italia per lo stretto di Messina, da qui percorrono le coste adriatiche unendosi ai migratori dello Stretto di Otranto, che provengono dalla Turchia, per arrivare al Conero e proseguire verso il nord- est d’Europa.