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Valle Mandriole, il Parco modifica il proprio decreto di sospensione della caccia

Attività venatoria sospesa solo per gli uccelli acquatici, e in un’area definita fisicamente

(Comacchio, 11 Ott 19) Il Parco del Delta del Po comunica che il Comitato Esecutivo ha deliberato nella seduta di venerdì 11 ottobre la modifica del Decreto Presidenziale di lunedì scorso 7 ottobre, che sospendeva a causa della moria per Botulino tutta la caccia nel raggio di 3 km dalla zona interessata di Valle Mandriole, o Valle della Canna.
Il Parco, a seguito della riunione del tavolo tecnico per la gestione dell'emergenza tenutosi giovedì 9 ottobre in Comune a Ravenna, che coinvolge tutti gli enti preposti alla sua gestione, e di un nuovo parere di ISPRA, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, pervenuto lo stesso venerdì 11, ha infatti uniformato la propria delibera a quella approvata, per la zona di competenza, dalla Regione Emilia-Romagna (DGR 1653/2019). Il provvedimento, rispetto al precedente, sospende l'attività venatoria limitatamente ai soli uccelli acquatici, mentre elimina il divieto temporaneo per ciò che riguarda le altre specie, non interessate in alcun modo dall'episodio di botulismo. Il picco emergenziale, nel frattempo, pare sia in fase di rientro, come emerso dalle riunioni del tavolo tecnico. L'area nella quale vige il provvisorio divieto di caccia degli uccelli acquatici, tuttavia, viene leggermente estesa rispetto al provvedimento precedente, che indicava un raggio di 3 km dalla zona del contagio. La nuova area di interdizione viene infatti fatta coincidere con confini fisici ben determinati, e ciò per garantire sia agli organi deputati alla vigilanza, sia agli stessi cacciatori, una maggiore verificabilità sul campo e certezza nella definizione delle aree inibite temporaneamente alla caccia di uccelli acquatici. A questo proposito, il Parco comunica che sul proprio sito internet è possibile scaricare la Delibera di Comitato Esecutivo n.54 del 11/10/2019 con la relativa cartografia (ALLEGATO A). Si attendono gli esiti dei monitoraggi e dei sopralluoghi in corso in questi giorni da parte di ISPRA e degli Enti competenti per valutare le tempistiche per il ripristino della regolare attività venatoria e la conclusione della fase emergenziale.

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