Logo Parco del Delta del Po

Parco del Delta del Po



Pialasse della Baiona e del Piombone - Oasi Naturalistiche di Ortazzo e Ortazzino


Pialasse della Baiona e del Piombone

Pialasse della Baiona e del Piombone Le pialasse sono lagune collegate al mare tramite il canale Candiano e caratterizzate da una ramificazione di canali interni e di arginature che perimetrano i "chiari", ovvero i bacini chiusi.
Il termine pialassa, di origine veneta, viene da "piglia" e "lascia", a significare l'andirivieni delle maree sfruttate per mantenere officioso il portocanale Candiano. Oggi questi bacini ricevono acque dolci da alcuni canali di bonifica e dal fiume Lamone, e acque salate dal mare.
I dossi che emergono dalle acque salmastre, detti barene, ospitano una vegetazione assai particolare di specie erbacee (da cui il termine di "prato barenicolo") che hanno sviluppato adattamenti agli ambienti salati. Molto belle le fioriture autunnali di Limonio e Aster che colorano di lilla le barene, e le macchie rosse della Salicornia.

La vegetazione sommersa è costituita prevalentemente da Ruppia marittima, che costituisce nutrimento per molti anatidi. Purtroppo la scarsa circolazione idrica e lo stato di eutrofia delle acque delle pialasse favoriscono in alcune zone lo sviluppo di un'alga verde del genere ulva, detta Insalata di mare, in misura tale da impedire lo sviluppo delle altre specie vegetali.

Per quanto riguarda la fauna, la componente ornitica è la più appariscente, con varie specie di Aironi e di Anatre, con i Tuffetti e gli Svassi. Vi nidificano molti uccelli acquatici ed in particolare specie rare e protette come il Cavaliere d'Italia e le Avocette, che popolano la valle nei mesi estivi.

Anche la pesca costituisce un elemento di grande interesse: Branzini, Anguille, Vongole, Ostriche, appetite sia dai pescatori di mestiere, che qui conducono veri e propri allevamenti di vongole, sia dai tanti appassionati che in queste valli hanno costruito il tradizionale "padellone", cioè il capanno di pesca.


Oasi Naturalistiche di Ortazzo e Ortazzino

La foce del Bevano è caratterizzata da pronunciati meandri con tratti abbandonati e ancora allagati. E' uno dei tratti costieri meglio conservati dell'Adriatico settentrionale, con cordoni dunali e vegetazione pioniera; fra le piante tipiche: sparto pungente, eringio e convolvolo delle sabbie.
Arrivati presso la foce l'ambiente si arricchisce di piccole depressioni retrodunali, temporaneamente allagate in occasione di mareggiate o forti piogge. In questa zona è possibile vedere per gran parte dell'anno uccelli rari come: il fratino, la beccaccia di mare, il beccapesci oltre al frequente gabbiano comune e il gabbiano reale.