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COSTITUITO IL "COMITATO ETNALIBERA" PER RIAPRIRE LA VETTA DEL VULCANO AL LIBERO ESCURSIONISMO. INTERROGAZIONE PARLAMENTARE ALL'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA

La presidente del Parco Marisa Mazzaglia: "Una esigenza profonda, etica ancor prima che giuridica, di contatto con l'Etna"

(Nicolosi, 08 Lug 15) "Guardiamo con molta attenzione al movimento Etnalibera, che registra l'esigenza profonda, etica ancor prima che giuridica, di contatto con il vulcano Etna e con il territorio di origine. Non a caso il movimento, almeno in questa fase, è composto quasi esclusivamente da associazioni molto radicate sul territorio e da uomini e donne dell'Etna. Oltre alla petizione di principio, che condivido totalmente, sono però interessata alle valutazioni di ordine politico e per questo ringrazio per la sensibilità l'on. Concetta Raia, che ha presentato una interrogazione parlamentare sul tema. Sarà importante vedere l'orientamento dell'Assemblea Regionale Siciliana di fronte a una esigenza espressa da centinaia di persone che vedono nel Parco l'interlocutore più credibile per garantire regole, informazione e libertà ai nativi dell'Etna e ai suoi fruitori".

MARISA MAZZAGLIA
Presidente Parco dell'Etna

IL COMUNICATO DEL "COMITATO ETNALIBERA"

Etna: riaprire l'area sommitale ai liberi escursionisti
Costituito il "Comitato Etnalibera" che si pone l'obiettivo di giungere alla modifica delle restrizioni nella fruizione dei crateri sommitali. Il 10 luglio manifestazione a Nicolosi
Riaprire la vetta dell'Etna al libero escursionismo. È l'obiettivo che si pone il neonato "Comitato Etnalibera" che riunisce associazioni, siti web, operatori e singoli cittadini che vivono con disagio le attuali restrizioni nell'area sommitale del vulcano. Il Comitato ha redatto un documento nel quale chiede, alle autorità preposte, la modifica delle disposizioni vigenti per l'accesso ai crateri sommitali contenute nelle "Procedure di allertamento rischio vulcanico e modalità di fruizione per la zona sommitale del vulcano Etna", emanate nel 2013 dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile, che vietano l'escursionismo libero in vetta, se non con l'ausilio di personale abilitato ai sensi di legge e in situazione di "criticità ordinaria", ovvero in assenza di attività. Ancor più stringenti i divieti in caso fenomeni vulcanici, anche abbastanza comuni, o di eruzioni, che impediscono di raggiungere i fronti lavici. Una situazione che, secondo Etnalibera, mina il "plurisecolare rapporto fisico ed emotivo che le popolazioni etnee hanno sempre avuto con il vulcano".
Nel documento si legge, fra le altre cose, che i divieti sarebbero in contrasto con il diritto di circolazione dei cittadini tutelato costituzionalmente dall'art.16, e che contraddicono la presenza dell'Etna fra i Beni Patrimonio dell'Umanità UNESCO, poiché il territorio dovrebbe, al contrario, essere pienamente vissuto anche per non perdere i benefici derivanti dal "richiamo turistico che esercita l'Etna in occasione delle sue possenti manifestazioni eruttive ed esplosive".
Etnalibera propone di restituire all'Ente Parco la piena responsabilità di regolamentare e gestire la fruizione dell'area protetta, monitorare il numero degli accessi giornalieri in vetta e aumentare il livello di informazione agli escursionisti e predisporre dei piani di fruizione degli eventi eruttivi.
Il Comitato ha indetto per il 10 luglio prossimo una iniziativa pubblica presso la piazza del Museo della Civiltà Contadina di Nicolosi, con inizio alle 21, per la presentazione del documento e la raccolta delle firme a sostegno. La proposta verrà successivamente consegnata alla deputazione regionale e nazionale della provincia di Catania, per le opportune valutazioni.
Costituiscono "Etnalibera": AGAI Associazione Guide Alpine Italiane, CAI Club Alpino Italiano Regione Sicilia Onlus, Etnalife.it, Etnasci.it, Associazione Etnaviva, Etnawalk.it, FederEscursionismo Sicilia, FIE Federazione Italiana Escursionismo, Associazione Piuma Bianca; e i singoli cittadini Vincenzo Agliata, Giambattista Condorelli, Piero Giuffrida, Walter Gulisano, Giuseppe Riggio, Bruna Volpi. Il Comitato ha nominato portavoce Sergio Mangiameli e Giuseppe Riggio.

L'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
DELL'ON. CONCETTA RAIA - IL COMUNICATO

ETNA, RAIA (PD) UN'INTERROGAZIONE PER LA LIBERA FRUIZIONE DEL VULCANO, "RESTITUIRE ALL'ENTE PARCO LA PIENA RESPONSABILITÀ DI REGOLAMENTARE L'AREA PROTETTA"

"L'inclusione dell'Etna nella World Heritage List dell'Unesco, soprattutto come laboratorio naturale didattico e fonte di cultura di vita, impone più che mai di riconsiderare i criteri di fruizione della zona A del Parco dell'Etna". Lo dichiara la parlamentare regionale del partito democratico Concetta Raia, componente della IV Commissione Territorio e Ambiente, che ha presentato un'interrogazione al Presidente della Regione e all'Assessore competente, perché si faccia chiarezza e ordine su norme e regolamenti che oggi accavallandosi l'un l'altro limitano e penalizzano turisti, studiosi e anche l'attività delle guide dell'Etna.
La deputata Raia parteciperà venerdì 10 luglio ore 21 a un incontro organizzato da Etnalibera che si terrà a Nicolosi, nel piazzale antistante il Museo della Civiltà Contadina (Via Garibaldi, 58).
"Attualmente vigono una legge e due regolamenti: la legge della Protezione civile (legge 225 del 24.02.1992), sugli interventi di "previsione e prevenzione", e di soccorso in caso di catastrofi naturali, il regolamento del 2003 dell'Ente Parco, nato dall'esigenza di contemperare il diritto di godimento della natura con la sua salvaguardia, disponendo alcune norme di cautela da osservare da parte dei visitatori– spiega Raia – e dal 2013, sono state nuove della Protezione civile che di fatto impediscono la fruizione di un'area vastissima dell'Etna anche in situazioni di "ordinaria attività vulcanica".
"Si tratta di pesanti restrizioni, che oltre a essere in contrasto con la Costituzione e con la legge istitutiva di Protezione Civile – prosegue Raia – appaiono contrastanti con gli articoli. 822 e seguenti del codice civile sul Demanio". "La periodica emanazione dei divieti, poi, sottolinea – inficia e in alcuni casi impedisce l'attività di guida alpina e vulcanologica che, invece, trova una delle sue ragioni di essere proprio nell'assistere i viaggiatori in caso di accresciuto pericolo o di maggiore difficoltà dell'escursione".
Nell'interrogazione la deputata democratica Raia chiede a) di restituire all'Ente Parco la piena responsabilità di regolamentare e gestire la fruizione dell'area protetta mantenendo le procedure di monitoraggio e allertamento in capo alla Protezione Civile. b)mantenere "la zona gialla" (alto rischio) all'interno della quale chi accede lo fa nella piena consapevolezza dell'elevato, potenziale pericolo e assumendosi anche la responsabilità legale nel caso in cui accompagni persone meno esperte. c) Creare un sistema di registrazione volontaria via Internet degli escursionisti che intendono recarsi all'interno della zona sommitale in modo da monitorare il numero degli accessi giornalieri. d) aumentare il livello di informazione agli escursionisti, realizzando delle capannine informatiche all'inizio delle principali vie di accesso alle zone sommitali, dove rendere disponibili aggiornate informazioni vulcanologiche e meteorologiche in varie lingue, e ponendo dei cartelli lungo i limiti della zona ad alto rischio. e) tracciare dei sentieri che consentano la salita verso la parte alta del vulcano, sino ai limiti della zona considerata ad alto rischio, con esclusione quindi dell'area craterica sommitale dove non è possibile né opportuna una stabile tracciatura dei percorsi. All'inizio dei sentieri, apporre i tabelloni di informazioni di utilità. Pubblicare sul sito del Parco i bollettini INGV sullo stato di attività in quota (con possibilità di accesso immediato agli escursionisti, anche via telefonino). f) Predisporre dei piani di fruizione degli eventi eruttivi che prevedano il dispiegamento di una organizzazione mobile di accoglienza dei visitatori sin dalle strade asfaltate di accesso, in modo da informare i turisti circa le caratteristiche delle attività in corso, indirizzandoli verso itinerari prestabiliti, nonché consigliando loro le località in cui sono presenti gli accompagnatori autorizzati"

Una suggestiva immagine dei crateri sommitali dell'Etna
Una suggestiva immagine dei crateri sommitali dell'Etna
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