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Novità


L'avvocato Ettore Foti nuovo Commissario Straordinario

Passaggio di consegne tra il nuovo Commissario Straordinario del Parco dell'Etna Ettore Foti (a destra) e l'uscente Pietro Alfredo Scaffidi Abbate
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Passaggio di consegne tra il nuovo Commissario Straordinario del Parco dell'Etna Ettore Foti (a destra) e l'uscente Pietro Alfredo Scaffidi Abbate
Comunicato Stampa - Nicolosi, 17 Ottobre 2007

L'avvocato Ettore Foti, 44 anni, nuovo Commissario Straordinario del Parco dell'Etna, si è insediato oggi presso la sede dell'Ente, il Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi. Il dottor Foti, originario di Randazzo, Dirigente Regionale, in atto presso l'Azienda Regionale Foreste Demaniali, assume l'incarico in attesa della nomina del nuovo presidente. "Mi impegnerò per portare avanti l'attività di questo splendido Parco con l'obiettivo di dare risposte concrete alle attese del territorio e delle sue popolazioni, nel pieno rispetto di quelle finalità di tutela dei valori ambientali che stanno alla base dell'istituzione e del ruolo dell'area protetta", ha voluto subito sottolineare il nuovo Commissario del Parco dell'Etna.
Stamattina, nella sede dell'Ente, passaggio di consegne con il Commissario uscente, l'ingegnere Pietro Alfredo Scaffidi Abbate, che torna a svolgere a tempo pieno l'incarico di Capo di Gabinetto dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente. Nel porgere all'avvocato Foti gli auguri per un ottimo lavoro, l'ingegnere Scaffidi ha tenuto ad evidenziare il ruolo fondamentale del Parco dell'Etna all'interno della rete delle aree protette siciliane.


Giovedì 27 incontro sul progetto E.vi.med per il turismo sostenibile

Comunicato Stampa - Nicolosi, 26 Settembre 2007

Anche il Parco dell'Etna, insieme ad altre aree protette siciliane (Parco delle Madonie, Riserve di Torre Salsa e Vendicari), prende parte, con il ruolo di "area-pilota", al progetto E.VI.MED - Equilibri di vita nel Mediterraneo, finanziato dal P.I.C. Interreg III B MEDOCC - , che vede come capofila la Regione Toscana e intende promuovere l'adozione di metodologie comuni di lavoro all'interno di cinque aree dell'Europa mediterranea, ambientalmente e turisticamente diverse (oltre alla Sicilia, la regione spagnola dell'Andalusia, quella francese dell'Alpes Haute Provence e la prefettura di Pieria, in Grecia), ma accumunate dalle volontà di intraprendere pratiche di gestione sostenibile delle proprie destinazioni turistiche.
"E.vi.me.d in-forma" è il titolo dell'incontro, che illustrerà le caratteristiche e gli obiettivi dell'iniziativa ai Comuni ed agli operatori turistici del territorio del Parco, organizzato giovedì 27 settembre dal Parco dell'Etna e dal Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana - partner locali istituzionali del progetto - presso la sede dell'Ente, il Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi. Il programma prevede alle ore 10 i saluti e l'introduzione del Commissario Straordinario del Parco dell'Etna Pietro Alfredo Scaffidi Abbate; a seguire, l'architetto Antonino Prizzi, del Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana interverrà sul tema "La sostenibilità del turismo: prospettive concrete. Il progetto E.vi.med e gli esiti della conferenza di Grosseto"; il dottor Giovanni Frazzica, della Facoltà di Economia dell'Università di Palermo, su "Il contributo degli attori locali"; lo stesso dottor Frazzica e il dottor Ivan Farsaci su "Il ruolo del marchio nel posizionamento delle imprese turistiche". Seguirà un dibattito.


Tom Perry a piedi nudi sull'Etna tra la neve e la colata lavica

Tom Perry
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Tom Perry
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Comunicato Stampa - Nicolosi, 29 Marzo 2007

Il sogno di Tom Perry - l'ormai leggendario "alpinista scalzo", l'uomo che sale a scende a piedi nudi sulle montagne di tutto il mondo - si è pienamente realizzato: sulla cima dell'Etna, dove ha affrontato stamattina con successo la sua nuova impresa, ha trovato insieme alla neve ed il ghiaccio, addirittura una nuova colata lavica, fuoriuscita all'alba dal cratere di Sud-Est. E ha corso scalzo vicinissimo alla lava: una esperienza unica, anche per un personaggio che ha conosciuto tutte le più importanti vette del pianeta.
"L'impatto con l'Etna è stato straordinario e mi ha regalato una emozione assolutamente speciale: quella di vivere questa avventura a stretto contatto con il fuoco della lava, a ridosso della colata, come mai avrei potuto immaginare - racconta Tom Perry - Già quando ero andato su per il sopralluogo, per conoscere questa affascinante montagna, vedendo la bellissima giornata e provando, sul cratere centrale, la sensazione di incontrare l'immensità, non avevo resistito alla tentazione di togliermi gli scarponi e provare il contatto dei miei piedi con la neve e con la lava. Ho provato in questi giorni una emozione unica, quella che ti dà una montagna che ha un'anima ed un cuore pulsante e che riesce a trasmetterti un'immensa energia. La più bella montagna del mondo, potete credere a uno che le ha girate tutte. Sognavo una discesa sull'Etna, una montagna che emana un fascino straordinario, fin da quando, cinque anni fa, cominciai questa grande avventura a piedi scalzi tra le cime di tutto il mondo - ha aggiunto Tom Perry - E' stata la prima volta che ho trovato, con la neve ed il ghiaccio, la terra bollente del vulcano. Insieme mi hanno trasmesso un'energia particolare, come mai mi è accaduto; ho dovuto saltellare improvvisamente, quando ho sentito sotto i miei piedi il terreno bollente dopo il ghiaccio. Da sotto zero a centinaia di gradi, senza passaggi intermedi. Ho provato come mai prima quell'impagabile sensazione di benessere che sento quando tolgo gli scarponi. E quando l'elicottero sul quale mi trovavo si è alzato in volo e ho visto la cima dell'Etna dall'alto, mi sono commosso: ho sentito di avere realizzato un sogno".
L'evento di oggi è stato organizzato dall'associazione "Porta dell'Etna" di Nicolosi, in collaborazione con il Parco dell'Etna ed il Comune di Nicolosi. Ma hanno fornito un concreto aiuto all'impresa anche le Guide Alpine di Nicolosi, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e il Soccorso Alpino del Cai, i Rangers e la Funivia dell'Etna, le forze dell'ordine. Tutti gli uomini della Muntagna, in sostanza, si sono stretti attorno al grande "alpinista scalzo" per aiutarlo nell'approccio con l'Etna.
Per il direttore del Parco dell'Etna Giuseppe Spina, l'evento "ha rappresentato un ulteriore riconoscimento per l'Etna e l'area protetta che lo circonda. Un riconoscimento che viene da un personaggio straordinario, vero e proprio testimonial nel mondo dell'amore dell'uomo per la montagna e per la natura in generale. Siamo stati lietissimi, come Ente, di collaborare attivamente alla nuova impresa di Tom Perry, che rientra nell'ambito di quel rapporto tra sport e natura che il Parco dell'Etna guarda con grande attenzione".
Tom - che in realtà si chiama Antonio Peretti, ha 47 anni, è nato a Sovizzo, piccolo centro in provincia di Vicenza e di mestiere fa l'agente della polizia provinciale - ha raccolto sul vulcano un frammento di lava per portarlo a maggio sul Fuiyama, la mitica montagna-simbolo del Giappone, dove affronterà una nuova, straordinaria impresa a piedi scalzi. "Voglio rendermi testimone - ha annunciato - di un ideale gemellaggio tra due tra le cime più amate della terra, due vulcani-simbolo nel mondo, con l'obiettivo di portare insieme a me un messaggio di pace e di solidarietà, così importante in questi tempi gravidi di preoccupazioni, tra le genti di tutto il pianeta".


L'Ing. Pietro Alfredo Scaffidi Abbate nuovo Commissario Straordinario del Parco

Nuovo cratere dell'Etna
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Comunicato Stampa - Nicolosi, 3 Gennaio 2007

L'ingegnere Pietro Alfredo Scaffidi Abbate, nuovo Commissario Straordinario del Parco dell'Etna, si è formalmente insediato oggi presso la sede dell'Ente, il Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi. L'ingegnere Scaffidi Abbate, Capo di Gabinetto dell'Assessorato Regionale al Territorio, assume l'incarico - dopo la scadenza del mandato dell'ingegnere Concetto Bellia - in attesa della nomina del nuovo presidente dell'Ente. "Nel solco della continuità della gestione, intendo portare avanti l'attività di questo splendido Parco con l'obiettivo di dare risposte concrete alle attese del territorio e delle sue popolazioni, nel pieno rispetto di quelle finalità di tutela che stanno alla base dell'istituzione e del ruolo dell'area protetta", ha voluto subito sottolineare il nuovo Commissario.


"Acqua per la Guinea Bissau", raccolti i fondi per primi tre pozzi

Comunicato Stampa - Nicolosi, 21 Novembre 2006

A poco più di un anno dall'avvio dell'iniziativa "Etna - Parco senza frontiere - Acqua per la Guinea Bissau", progetto di solidarietà internazionale promosso dall'Ente Parco dell'Etna, il Comitato Promotore ha deciso di avviare in tempi brevissimi i lavori per la costruzione dei primi tre dei sei pozzi che si intendono realizzare in diversi siti della Guinea Bissau.
Venerdì 24 novembre alle ore 12, presso il Monastero dei Benedettini di San Nicolò La Rena a Nicolosi, sede dell'Ente Parco, si svolgerà una breve cerimonia, nell'ambito della quale il presidente del Parco Concetto Bellia consegnerà a Michele Giongrandi, presidente del Co.P.E - l'Organizzazione Non Governativa senza scopo di lucro che curerà la realizzazione del progetto - i fondi già raccolti dall'Ente Parco, necessari per dare inizio ai lavori, per organizzarli in loco, in accordo con la Diocesi di Bissau e le autorità locali, anche per quanto riguarda la partecipazione e la collaborazione della collettività locale, con l'obiettivo di dare all'iniziativa un autentico stile di scambio e condivisione.
L'Ente Parco dell'Etna si è fatto promotore e garante per la realizzazione di questa iniziativa (unica nel sistema dei Parchi italiani), nella convinzione che, proprio per la sua peculiare natura fondata sull'idea di uno sviluppo sostenibile equo e globale, se condivisa e compartecipata da vari soggetti, diversi ma facenti comunque riferimento ad un unico contesto territoriale e culturale - quello etneo - potrà assumere una valenza particolarmente significativa.


Scoperte nuove grotte vulcaniche nella Valle del Bove

Comunicato Stampa - Nicolosi, 7 Luglio 2006

Vengono alla luce, all'interno della Valle del Bove, tre nuove grotte vulcaniche all'interno del campo lavico formatosi in seguito all'eruzione dell'Etna del 2004-2005. Sono state scoperte, rilevate e descritte nell'ambito di una campagna di ricerca vulcano-speleologica effettuata dal Centro Speleologico Etneo di Catania, in collaborazione con l'Ente Parco dell'Etna, ai sensi del protocollo di intesa sottoscritto tra i due enti il 20 luglio dello scorso anno.
Si tratta delle cavità di scorrimento lavico poste, rispettivamente, a quota 2600 metri (350 metri lo sviluppo complessivo per 115 metri di disvivello, dedicata allo speleologo catanese Giuseppe M. Licitra, recentemente scomparso); a quota 2300 metri (432 metri di sviluppo complessivo, con un dislivello di 197 metri, denominata Boccabassa); e a quota 2100 metri (con 190 metri di sviluppo complessivo ed un dislivello di 60 metri, denominata Cauru Mannu).
Nel corso dell'attività di ricerca - portata avanti subito dopo la conclusione dell'evento eruttivo da Gaetano Giudice, Angela Privitera, Fiorenzo Fiorenza e Antonio Marino del Centro Speleologico Etneo, in collaborazione con il vulcanologo del Parco dell'Etna Salvo Caffo - sono state individuate e descritte diverse altre cavità minori. Sotto il profilo scientifico, oltre ai peculiari aspetti vulcanospeleologici, assume particolare significato il rilievo delle "concrezioni metastabili", all'interno delle cavità ipogee rilevate. Si tratta di solfati di sodio (Thenardite e Mirabilite) che si formano in particolari condizioni di temperatura, umidità e correnti d'aria in seguito a processi di infiltrazione di acque piovane che, portando in soluzione i sali di cui è ricca la nuova lava e dopo successivi processi di evaporazione, li depositano all'interno delle grotte.
Queste concrezioni, effimere e di forma eccentrica, sono state rilevate per la prima volta all'interno delle cavità generatesi in seguito all'eruzione del 1983 e sono state oggetto di numerosi lavori scientifici, presentati in convegni internazionali, tra i quali ricordiamo il IX Simposio mondiale di Vulcanospeleologia, tenutosi a Catania nel 1999 e organizzato dall'Ente Parco dell'Etna.
I significativi risultati della campagna di studi vulcanospeleologici effettuati sull'eruzione iniziata il 7 settembre 2004 e conclusasi l'8 marzo 2005 - preliminarmente illustrati dallo speleologo del C.S.E. Nicola Barone - saranno presentati nell'ambito di una conferenza che si terrà presso il Monastero dei Benedettini di San Nicolò la Rena a Nicolosi, sede dell'Ente Parco dell'Etna.


Attività di prevenzione incendi boschivi

Comunicato Stampa - Nicolosi, 28 Giugno 2006

Per l'undicesimo anno consecutivo l'Ente Parco dell'Etna, nell'ambito delle attività volte alla conservazione delle risorse ambientali e territoriali ed alla sensibilizzazione delle comunità che gravitano ed operano nel comprensorio, si fa promotore dell'organizzazione di campi di volontariato per la prevenzione degli incendi boschivi.
L'Ente Parco, in pratica, si pone come organo propositivo a sostegno degli interventi da effettuare nel territorio (congiuntamente ed in piena sinergia con il Corpo Forestale, i Comuni, le Unità Operative dell'Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste, le Associazioni di Volontariato che si propongono di espletare attività di prevenzione). Nel caso delle problematiche inerenti agli incendi il Parco promuove dunque tutte le iniziative per la sensibilizzazione e prevenzione degli eventi, oltre che partecipare al coordinamento decisionale degli interventi di mitigazione e restauro ambientale. Tutto ciò anche per contribuire ad una presenza attiva sul territorio, che funga da deterrente per i piromani.
L'attività dei campi avrà inizio lunedì 10 luglio e continuerà fino al 31 agosto. Con l'Ente Parco dell'Etna collaborano quest'anno l'ESAF di Catania (che si occuperà, in particolare, del territorio comprendente i comuni di Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea); i Rangers d'Europa di Nicolosi (Belpasso, Nicolosi, Pedara e Ragalna); le Pantere Verdi di Gravina (Milo, Sant'Alfio, Mascali e Giarre); le Giacche Verdi di Bronte (Adrano, Biancavilla, Santa Maria di Licodia); la Guardia Nazionale di Francavilla di Sicilia (Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte Etneo); i Rangers d'Italia, Delegazione di Maletto (Bronte, Maletto e Randazzo). In tutto, alcune decine di volontari di protezione civile, organizzati in turni orari, per assicurare una presenza attiva sul territorio nel periodo in cui il rischio-incendi rappresenta una vera e propria emergenza.
Oltre all'impegno primario nell'attività di prevenzione, che si attuerà nel segnalare tempestivamente all'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Catania, al Distaccamento del Corpo Forestale competente per territorio e successivamente all'Ente Parco eventuali focolai d'incendio, i volontari dei campi cureranno in modo particolare l'immediata segnalazione di eventuali avvistamenti di tutte le situazioni potenzialmente a rischio per l'innesco delle fiamme (accumuli di rifiuti, ammassi di ramaglia morta, sentieri ingombri e non percorribili, sottobosco e lettiera secca, piante danneggiate da eventi meteorici, ecc) e ne predisporanno sistematicamente il censimento, attraverso la compilazione di apposite schede.


Cambio di Direzione al Parco dell'Etna

Da sinistra, il presidente del Parco Concetto Bellia, il direttore uscente ing. Alberto Tinnirello, il nuovo direttore dottor Giuseppe Spina
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Da sinistra, il presidente del Parco Concetto Bellia, il direttore uscente ing. Alberto Tinnirello, il nuovo direttore dottor Giuseppe Spina

L'Ente Parco dell'Etna ha un nuovo direttore: è il dottor Giuseppe Spina...

Comunicato Stampa - Nicolosi, 2 Marzo 2006
L'Ente Parco dell'Etna ha un nuovo direttore: è il dottor Giuseppe Spina, 42 anni, agronomo catanese. Lo ha nominato, con incarico quadriennale, il presidente del Parco Concetto Bellia, dopo aver sentito il Consiglio.
Il dottore Spina, oltre ad una grande conoscenza del territorio e delle problematiche legate alle tipicità ed alla loro promozione, vanta anche esperienze significative nel settore della programmazione negoziata degli interventi comunitari. E' stato infatti, dal 1999 ad oggi, direttore del GAL (Gruppo Azione Locale) Valle Etnea, che ha portato avanti, in attuazione del programma Leader II, una serie di iniziative per lo sviluppo ecocompatibile in un'area comprendente i comuni di Trecastagni, Pedara, Zafferana Etnea, Nicolosi, Sant'Alfio, Milo, Mascali e Giarre. Negli ultimi anni ha anche avuto ruoli di rilievo nell'ambito delle iniziative relative ai Patti Territoriali, ad Agenda 2000 e, più di recente, dei tavoli tecnici del Pir rete ecologica. E' stato componente, per cinque anni, del Comitato Tecnico Scientifico dell'AIPIN (Associazione Italiana per l'Ingegneria Naturalistica), sezione Sicilia.
"Questo nuovo, prestigioso incarico, dal quale mi sento profondamente onorato, costituisce per me non un traguardo, ma il punto di partenza di quella che considero una straordinaria avventura professionale in un territorio fra i più amati del mondo - spiega il nuovo direttore del Parco dell'Etna - Insieme al presidente Bellia, che ringrazio per la fiducia accordatami, ed all'intera struttura dell'Ente, m'impegnerò al massimo per valorizzare sempre di più questo splendido Parco e per contribuire a renderlo fonte di prosperità e benessere per le sue popolazioni, nel rispetto dei suoi grandi valori naturalistici e delle norme di salvaguardia che sono alla base della istituzione dell'area protetta".
Da parte sua il presidente Concetto Bellia, nel giorno dell'insediamento del nuovo direttore, ha voluto rivolgere al dottor Giuseppe Spina il più caloroso augurio di un proficuo lavoro e nello stesso tempo ringraziare per il suo impegno il direttore uscente, l'ingegnere Alberto Tinnirello, che dopo oltre un anno ritorna a tempo pieno a fare il dirigente a Palermo, all'Assessorato Regionale al Territorio. "Lascio il Parco dell'Etna a conclusione di un'esperienza quanto mai importante e significativa - ha commentato Tinnirello - Sono particolarmente gratificato dall'avere contribuito al raggiungimento di alcuni obiettivi di grande rilievo per l'Ente, tra i quali la quasi definitiva approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento e il trasferimento nella nuova, prestigiosa sede presso il Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi".


Al Parco dell'Etna il Congresso Nazionale di Federparchi

Museo di San Nicola
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Dal 1 al 4 Giugno 2006

Comunicato Stampa - Nicolosi, 21 Febbraio 2006
Sarà il Parco dell'Etna ad ospitare, quest'anno, il V Congresso Nazionale della Federparchi, la Federazione Nazionale dei Parchi e delle Riserve, che associa 23 Parchi Nazionali, 127 Parchi Regionali, 24 aree protette marine e un oltre centinaio di riserve naturali, ne coordina le attività e le politiche sul territorio, ne promuove i valori naturalistici.
La grande convention del sistema delle aree protette italiane si svolgerà dal 1 al 4 Giugno ed articolerà i suoi lavori tra la sede dell'Ente Parco, il Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi, e il Teatro Comunale di Trecastagni, che ospiterà la cerimonia inaugurale. Saranno presenti il Ministro dell'Ambiente ed i massimi rappresentanti delle organizzazioni internazionali impegnate sul fronte della tutela dell'ambiente. E' previsto nei giorni del Congresso, con spazi espositivi ed escursioni guidate, il coinvolgimento dell'intero sistema delle aree protette siciliane, dell'Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente. della Provincia Regionale e dell'Università di Catania.
Il presidente di Federparchi Matteo Fusilli - che ha effettuato in questi giorni un sopralluogo organizzativo, insieme al direttore della Federazione Giuseppe Rossi ed al responsabile della comunicazione Luigi Bertone - spiega così la scelta della sede del Congresso: "Abbiamo deciso, senza titubanze, per una serie di ragioni precise: il valore ed il fascino dell'Etna come patrimonio dell'umanità e la collaudata esperienza del Parco, che ha dimostrato in questi anni grande capacità di relazionarsi con le altre istituzioni, di sapere lavorare bene insieme a tutti gli altri. E ne abbiamo anche estremamente apprezzato il forte impegno nella difesa dei valori naturalistici del territorio, un impegno che ci vede costantemente a fianco del Parco dell'Etna e dei suoi dirigenti. C'è poi un'altra motivazione fondamentale che ci ha spinto, con estrema convinzione, a questa scelta: uno dei temi-chiave del Congresso sarà la costruzione di una grande rete, di una vera e propria Federazione dei Parchi del Mediterraneo e relativo Osservatorio, con alla base una forte strategia unitaria. Ed è quasi inutile sottolineare la centralità dell'Etna e della sua area protetta all'interno di questa strategia".
Grande soddisfazione esprime il presidente del Parco dell'Etna Concetto Bellia: "Per noi ospitare il lavori del Congresso Federparchi è un onore particolare ed un prestigioso riconoscimento, ma anche uno stimolante impegno. Consideriamo questa scelta certamente un omaggio ad una delle aree protette più belle e apprezzate dai visitatori di tutto il mondo, ma anche un premio al lavoro che abbiamo svolto in questi anni, con l'obiettivo di tutelare gli straordinari valori naturalistici del nostro territorio ma anche di creare opportunità di sviluppo ecocompatibili per le popolazioni".


Formazione personale tecnico per la valorizzazione ambientale e per la gestione delle strutture ricettive del parco dell'Etna

L'ente Parco dell'Etna bandisce la partecipazione al progetto integrato di formazione teorico-pratica e lavorativa (on the job) della durata complessiva di 15 mesi denominato "Formazione personale tecnico per la valorizzazione ambientale e per la gestione delle strutture ricettive del parco dell'Etna", finanziato dal Ministero per l'Ambiente, progetto n. 29 P.T.T.A. 1994-96.
La partecipazione è riservata a 40 giovani disoccupati, uomini e donne.

Scadenza: 28/02/2006, ore 12.00.

Comunicato Stampa - Nicolosi, 8 Febbraio 2006
Creare nuova occupazione nel territorio del Parco dell'Etna, attraverso la formazione e l'addestramento "sul campo" di 80 nuove figure professionalmente qualificate, per svolgere attività fondamentali volte alla valorizzazione e gestione del patrimonio ambientale e culturale ed alla sua promozione turistica. Con questo preciso intento - inquadrato in avanzata strategia di sviluppo eco-compatibile, che tra i suoi obiettivi irrinunciabili prevede la creazione di occasioni di lavoro legate alle peculiarità e ai valori dell'area protetta - l'Ente Parco ha pubblicato nei giorni scorsi i bandi (consultabili nel sito ufficiale dell'Ente, www.parcoetna.it), riservati a disoccupati residenti in Sicilia di età inferiore ai 33 anni, per la partecipazione a due progetti, entrambi finanziati dal Ministero per l'ambiente.
"Con questa importante iniziativa, rivolta ai disoccupati siciliani, intendiamo metterci in linea con le più importanti aree protette italiane, perseguendo lo scopo di creare opportunità di lavoro e qualificazione professionale in stretta correlazione con le risorse e le esigenze reali del nostro territorio, nel caso specifico la ricettività turistica ed il grande patrimonio rappresentato dai manufatti tradizionali - spiega il presidente del Parco dell'Etna Concetto Bellia - E riteniamo l'attivazione dei due progetti ancora più significativa, da un lato osservando le sempre maggiori difficoltà incontrate dai giovani sul mercato del lavoro nella nostra regione, dall'altro guardando in prospettiva all'impatto estremamente positivo che queste nuove professionalità potranno avere sul futuro del territorio del Parco".
Scendendo nei dettagli, il primo è un progetto integrato di formazione teorico-pratica e lavorativa (on the job), della durata complessiva di 15 mesi, denominato "Formazione personale tecnico per la valorizzazione ambientale e per la gestione delle strutture ricettive del parco dell'Etna", finanziato dal Ministero per l'Ambiente, progetto n. 29 P.T.T.A. 1994-96. La partecipazione è riservata a 40 giovani disoccupati, residenti nel territorio della Regione Sicilia, in possesso dei titoli di studio previsti dal bando, che saranno selezionati da una apposita commissione nominata dall'Ente Parco dell'Etna. In dipendenza delle mansioni da svolgere, verranno formate tre distinte graduatorie, così composte: a) 10 giovani in possesso di diploma di scuola media inferiore; b) 20 giovani in possesso di diploma di scuola media superiore; c) 10 giovani in possesso di diploma di laurea.
Il percorso formativo/lavorativo prevede: 1) un corso di formazione teorico-pratica di 300 ore, che si svolgerà nelle due sedi site nei comuni del Parco di Trecastagni e Castiglione di Sicilia, una nella zona a sud, l'altra nella zona a nord dell'area protetta, come opportunamente stabilito dal Consiglio dell'Ente Parco; 2) la formazione lavorativa (on the job) della durata di 12 mesi; 3) uno stage da svolgersi nell'ambito della fase di formazione lavorativa. La figura professione in uscita sarà quella di "operatore di supporto alla gestione delle strutture turistico-ricettive del Parco dell'Etna". Le istanze di partecipazione, in busta chiusa, dovranno pervenire presso gli uffici del Parco dell'Etna, in via del Convento 45, 95030 Nicolosi, entro e non oltre le ore 12 del 28 febbraio 2006.
Il secondo bando riguarda un progetto integrato di formazione teorico-pratica e collaborativa della durata complessiva di 15 mesi, denominato "Occupazione aggiuntiva di giovani disoccupati riguardante la salvaguardia e valorizzazione ambientale del Parco. Censimento del patrimonio sociale tradizionale fisso del parco dell'Etna", anche questo finanziato dal Ministero per l'Ambiente, progetto n. 66 ex art. 18 comma 1 lett. F legge 11/03/1988 n. 67. La partecipazione è riservata anche in questo caso a 40 giovani disoccupati, residenti nel territorio della Regione Sicilia, in possesso dei titoli di studio previsti dal bando, che saranno selezionati da una apposita commissione nominata dall'Ente Parco dell'Etna. Si potrà concorrere, in considerazione delle varie mansioni da svolgere, per vari profili: operatori inserimento dati, informatici, periti agrari, geometri, architetti, ingegneri, geologi, agronomi, nonché diplomati e laureati con titoli di studio diversi.

Il percorso formativo/collaborativo prevede:

  • 1) un corso di formazione d'aula di 300 ore, che si svolgerà nelle due sedi di Castiglione di Sicilia e di Trecastagni;
  • 2) una fase di attività pratica di 1000 ore, suddivise in 12 mesi, che si articolerà in tutta l'area del Parco;
  • 3) uno stage in un Paese dell'Unione Europea, che verrà effettuato durante la fase didattico-lavorativa.

Le istanze di partecipazione, in busta chiusa, dovranno anche in questo caso pervenire presso gli uffici dell'Ente Parco a Nicolosi entro le ore 12 del 28 febbraio 2006.


Commissario Unesco al Parco dell'Etna

Comunicato Stampa - Nicolosi, 21 Dicembre 2005

"Il territorio etneo non è troppo compromesso ed è ricchissimo di valori culturali e antropici, quindi di autenticità. Nessun posto al mondo è vergine e, d'altronde, l'autenticità non significa perfezione. Se si pensa di stravolgere questo territorio, si rischia di compromettere il riconoscimento dell'Etna come Patrimonio mondiale dell'umanità". Lo ha detto il dottor Rey Bondin, presidente del Comitato internazionale delle città e villaggi storici, che ha concluso con un sopralluogo nel territorio del Parco dell'Etna la sua visita in Sicilia per il grande rilancio dell'iter per l'inserimento dell'Etna nel Patrimonio mondiale dell'Unesco.
L'esperto maltese - che ha incontrato il presidente dell'Ente Concetto Bellia, il direttore Alberto Tinnirello ed alcuni componenti del Comitato Esecutivo e Tecnico Scientifico - ha estremamente apprezzato gli interventi di restauro del Monastero di San Nicolò La Rena a Nicolosi, sede del Parco, e di Villa Manganelli, a Zafferana Etnea.
Rey Bondin, che ha voluto raccogliere il maggior numero possibile di dati e informazioni sul vulcano e sull'area protetta, ha confermato il suo ottimismo per il successo dell'iniziativa. "Siamo partiti con il piede giusto. Ma adesso sarà determinante, oltre all'appoggio della politica, anche il coinvolgimento pieno della cultura, del mondo scientifico, dell'associazionismo. L'Etna ha già un significato universale e l'Unesco cerca simboli con visibilità mondiale - ha fra l'altro sottolineato - Questo territorio, io credo, è un buon esempio di come l'uomo abbia saputo fare bene la sua parte in uno scenario naturalistico straordinario. Ciò è molto importante perché, per l'Unesco, il paesaggio culturale, quindi le attività dell'uomo nel territorio (l'agricoltura, i prodotti tipici, la pietra lavica) hanno forse più valore rispetto al paesaggio naturale, che in questo caso è caratterizzato dal vulcano e da tutto ciò che da esso discende".
Il presidente del Comitato internazionale delle città e dei villaggi storici, alla luce delle precedenti esperienze ha anche spiegato che "in termini di ritorno, per i siti che vengono ben gestiti, l'inserimento nel Patrimonio mondiale Unesco ha sempre portato un incremento del 20 per cento dell'afflusso turistico, in particolare del turismo culturale".


Parco Etna - INGV Catania: installazione di stazione sismica permanente presso la sede dell'Ente Parco

Installazione di stazione sismica permanente presso la sede dell’Ente Parco
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Comunicato Stampa - Nicolosi, 2 Dicembre 2005

Nell'ambito dell'Accordo di programma sottoscritto tra l'Ente Parco dell'Etna e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sezione di Catania, il 25 ottobre 2002, il dott. Domenico Patanè, sismologo, responsabile dell'Unità Funzionale sismologia dell'I.N.G.V (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). sezione di Catania ed il coordinatore scientifico dell'attività, dott. Salvatore Caffo, vulcanologo, dirigente del Parco dell'Etna, hanno dato inizio all'interno del Monastero di Nicolosi, sede del Parco dell'Etna, ai lavori per l'installazione di una stazione sismica permanente in trasmissione satellitare che farà parte della rete sismica dell'I.N.G.V.Catania.
La stazione, realizzata nell'ambito del progetto "Integrazione delle reti sismiche e rinnovamento tecnologico delle strumentazioni dell'I.N.G.V.", avrà finalità di ricerca e contestuale divulgazione scientifica del monitoraggio e della sorveglianza multi-strumentale "sismico-GPS" del vulcano Etna.
Tale apparecchiatura rientra nel programma di installazioni di sette nuove stazioni sismiche munite di GPS che consentiranno, nel corso del prossimo anno, di completare la prima fase del progetto di monitoraggio sismico con sensori a larga banda dell'intero edificio vulcanico. Le installazioni verranno realizzate nella fascia altimetrica compresa tra i 500 e 1500 m. s.l.m ed integreranno le 15 stazioni a larga banda già operative a partire dalla fine del 2003, distribuite tra i 1600 e i 3000 m. s.l.m.
"Insieme al dottor Salvatore Caffo, vulcanologo del Parco - spiega il dottor Patanè - ci siamo prefissi, con questa iniziativa, di consentire al grande pubblico di potersi avvicinare all'attività di ricerca scientifica che, quotidianamente, si svolge presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Per raggiungere questo obiettivo, stiamo procedendo attraverso un percorso conoscitivo delle tipologie di infrastrutture e nuove tecnologie strumentali utilizzate nell'ambito del monitoraggio geofisico e vulcanologico dell'Etna e attraverso la realizzazione di pannelli esplicativi e la contestuale visualizzazione, in continuo, dei segnali acquisiti dalla stazione sismica che saranno fruibili all'interno del Monastero dei Benedettini, sede dell'Ente Parco dell'Etna".
Va ricordato che, il 28 giugno scorso, sempre all'interno del Monastero di San Nicolò "La Rena", sede del Parco dell'Etna, era stata già installata una delle trenta stazioni sismiche digitali a tre componenti e a larga banda, che integravano le stazioni sismiche mobili della rete permanente dell'I.N.G.V. sezione di Catania. Ciò ha consentito un esperimento, tuttora in corso, di Tomografia passiva dell'intero edificio etneo al fine di ricostruire le strutture geologiche interne nonché le radici profonde.
Attraverso queste installazioni - tra le quali è prevista anche una stazione di rilevamento geochimico curata dalla sezione INGV di Palermo - si dà contenuto concreto agli accordi Parco-INGV, al fine di creare nella sede dell'Ente a Nicolosi un vero e proprio centro di ricerca vulcanologica sul territorio.


Parco Etna - I.N.G.V. Palermo: esperimento scientifico al Monastero

Esperimento scientifico al Monastero
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Comunicato Stampa - Nicolosi, 1 Luglio 2005

Ancora un esperimento scientifico significativo presso la sede del Parco dell'Etna, il Monastero di S. Nicolò La Rena a Nicolosi. Nell'ambito dell'accordo di programma sottoscritto il 17 marzo del 2004 tra l'Ente e l'I.N.G.V. sezione di Palermo, i ricercatori dott. Sergio Gurrieri e dott. Marco Liuzzo, sotto il coordinamento scientifico del vulcanologo del Parco, dott. Salvatore Caffo, hanno eseguito un rilevamento geochimico mirato all'identificazione di esalazioni di anidride carbonica dal suolo, di origine vulcanica. Lo scopo era quello di individuare un sito idoneo per l'installazione di una stazione geochimica di rilevamento permanente per la raccolta di dati.
Il rilevamento è consistito nell'infissione, nella sabbia vulcanica, di un fioretto di acciaio, munito di fori nella sua parte terminale, dal quale il gas accede al suo interno cavo. L'apertura superiore del fioretto, sigillata da un tappo di gomma e attraversata da una sonda, era collegata ad una pompa fornita di flussometro, a sua volta connessa ad un analizzatore di gas all'infrarosso (I.R.G.A). Sono stati rilevati valori estremamente significativi dal punto di vista vulcanologico.
Anche questo esperimento, come quello di "tomografia passiva" effettuato nei giorni scorsi insieme all'INGV di Catania, é destinato al duplice scopo di ricerca scientifica e didattica ambientale, stabilito attraverso gli specifici accordi di programma. E' prevista da parte dell'Ente Parco dell'Etna e dell'I.N.G.V. sezione di Palermo, oltre l'installazione della stazione di rilevamento geochimico, la predisposizione di pannelli esplicativi per scopi didattici all'interno dell'area museale del Monastero.


Installazione stazione sismica al Parco dell'Etna

Stazione sismica al Parco dell'Etna
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Stazione sismica al Parco dell'Etna
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Comunicato Stampa - Nicolosi, 29 Giugno 2005

Una stazione sismica digitale a tre componenti e a larga banda è stata installata negli spazi adiacenti il Monastero di San Nicolò La Rena, sede del Parco dell'Etna.
L'iniziativa rientra nell'ambito dell'Accordo di Programma sottoscritto tra l'Ente Parco e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sezione di Catania, nell'ambito del progetto ETNA V6-3, finanziato attraverso una convenzione tra l'I.N.G.V. e il Dipartimento Protezione Civile.
Il progetto prevede un esperimento di "Tomografia passiva" dell'intero edificio etneo e a tale scopo verranno installate 30 stazioni mobili ad integrazione della rete sismica permanente dell'I.N.G.V. sezione di Catania, al fine di ricostruire le strutture geologiche interne, nonché le radici profonde. Responsabile del progetto è il dott. Domenico Patanè, sismologo, responsabile dell'Unità Funzionale sismologia dell'I.N.G.V. Catania, mentre per l'Ente Parco dell'Etna il coordinamento scientifico è affidato al dott. Salvatore Caffo, vulcanologo, dirigente del Parco.


Monastero di San Nicola La Rena: nuova sede del Parco

Museo di San Nicola
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Museo di San Nicola
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Inaugurazione, Lunedì 20 Giugno 2005

Lunedì 20 Giugno, alle ore 18.30, sarà inaugurata la nuova sede dell'Ente Parco dell'Etna presso il Monastero di San Nicolò La Rena a Nicolosi. Hanno confermato la presenza il Sottosegretario ai Beni Culturali On. Nicola Bono; il Vicepresidente della Regione, Assessore Regionale del Territorio e Ambiente, on. Francesco Cascio; il vescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina; il presidente nazionale di Federparchi Matteo Fusilli.
E' prevista anche la presenza dei responsabili degli altri Parchi siciliani e dei Parchi "gemellati" con l'Etna (Vesuvio ed Alta Valsesia), oltre a quella di numerose altre autorità del territorio etneo e degli Amministratori dei Comuni del Parco.

Il complesso monastico di San Nicola La Rena, luogo di grande storia e di grande fascino architettonico, dall'inizio del mese di marzo 2005 nuova sede istituzionale già operativa del Parco dell'Etna, è ubicato su un pianoro a monte dell'attuale abitato di Nicolosi, in via del Convento n.45, a breve distanza dai crateri denominati "Monti Rossi", "Fusara "e "San Nicola".
Eretto all'inizio come cappella e ospizio per i monaci infermi dei Monasteri di Santa Maria di Licodia e di San Leone di Colle Pannacchio (anno 1156), nel tempo fu elevato a sede principale dei cenobi etnei e fu nominato un priore e un sub priore (anno 1336), divenendo fulcro delle attività benedettine.
La regina Eleonora d'Angiò, che dalla sua casa eretta dopo la morte del marito Federico d'Aragona, in contrada Guardia, nelle terre di Malpasso, frequentò assiduamente il Monastero e vi morì il 9 di agosto dell'anno 1343.
Grande splendore e seguito di popolo e di religiosi conobbe questo cenobio, fino al marzo del 1536, quando una ennesima eruzione dell'Etna ricoprì il Monastero di San Leone del colle di Pannacchio.
I monaci colsero l'occasione da tale evento e paventando altri timori, quale la presenza di bande di malviventi che scorrazzavano in quei luoghi, chiesero ed ottennero, nel 1558, l'autorizzazione di trasferirsi a Catania.
La vita benedettina continuò, ma in dipendenza del Monastero di Catania ed in tono minore, trasformandosi in centro di produzione agricola e magazzino per la fiorente comunità monastica catanese.
Nei secoli successivi il complesso "subì" tra l'altro, l'eruzione del 1669 e il terremoto del 1693 che apportarono gravi danni all'intera struttura, comunque sempre riparata ed ampliata, diventando punto di riferimento per i grandi viaggiatori del ‘700 e dell'800.
Nel tempo, quindi, la distribuzione dei corpi di fabbrica è stata più volte rimaneggiata per adattarla a nuove esigenze, anche in dipendenza dei danni subiti. Allo stato attuale non tutti i volumi, edificati sicuramente in tempi diversi, si presentano nella loro interezza.


Alcune fotografie dell'inaugurazione della nuova sede del Parco:

Inaugurazione della nuova sede del Parco naugurazione della nuova sede del Parco
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