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(Cadorago, 14 Gen 20)

Pubblicato il Report WWF "Liberiamo i fiumi – rigeneriamo le città e i territori"

Lo stato degli ecosistemi di acqua dolce, tra i più minacciati sul pianeta, è estremamente critico: in Europa ben il 60% delle acque non è in un buono "stato di salute". In Italia solo il 43% dei 7494 fiumi monitorati è in un "buono stato ecologico", come richiesto nella Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE), mentre il 41% è ben al di sotto dell'obiettivo di qualità e un 16% non è nemmeno stato classificato. Ancor più grave la situazione dei 347 laghi, di cui solo il 20% è "in regola" con la normativa europea.

Inoltre, nel nostro Paese si è irresponsabilmente costruito in aree pericolose e la percentuale di suolo consumato all'interno delle aree lungo i fiumi a pericolosità idraulica elevata è del 7,3%, mentre è del 10,5% nelle aree a pericolosità media, lasciando così oltre 7,7 milioni di italiani a rischio idrogeologico. (ISPRA).

Il WWF approfondisce nel documento alcuni prioritari aspetti del governo delle acque soprattutto in ambito urbano e fornisce alcune proposte concrete per recuperare le funzioni ecologiche del territorio partendo da alcuni casi di città europee che potrebbero essere riproposte nelle nostre città, dove orami vive più di un terzo della popolazione italiana.

Tra gli esempi, assieme ai "sistemi di drenaggio urbano sostenibile" (Ruscello di Gohard, Nantes, Fiume Sprea, Berlino), tra quelli di "riqualificazione fluviale in città" troviamo il Torrente Lura (Fiume Marden, Calne, Fiume Isar, Monaco, Fiume Ravensbourne, Londra, Rio Mareta, Vipiteno, Fiume Great Ouse, Milton Keynes, Fiume Vidå, Tønder, Fiume Mayesbrook , Fiume Gallego, Zuera, il progetto europeo Horizon2020 "clever cities").

Link: https://www.wwf.it/news/pubblicazioni/?50604/Report-WWF-fiumi


Numero Monografico di Reticula* - "Tutela ed implementazione della connettività ecologica nei Contratti di Fiume"

* Rivista Tecnico-Scientifica che tratta argomenti legati alla connettività ecologica, alle infrastrutture verdi, ai servizi ecosistemici e alla governance ambientale connessa ad una pianificazione ecosostenibile del territorio e del paesaggio – ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

Gli ecosistemi fluviali costituiscono elementi riconosciuti di elevato valore naturalistico, habitat elettivi per numerose specie di fauna e flora, nonché elementi fondamentali di interconnessione ecologica del territorio. Nonostante la loro importanza, tali ecosistemi sono sempre più minacciati dai cambiamenti climatici e dalle attività antropiche nonché da sistemi di gestione e di competenze complessi e spesso sovrapposti.

A fronte di queste criticità sta fortunatamente crescendo la consapevolezza che una efficace gestione e conservazione degli ambienti fluviali e della loro biodiversità consente di valorizzare tra l'altro gli importanti servizi ecosistemici ad essi legati. Un importante segnale in questo senso è la nascita e la diffusione dei Contratti di Fiume, strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono, in una visione integrata, la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale.

L'intento di questo numero monografico è quello di proporre un quadro non esaustivo, ma rappresentativo di esperienze nazionali, tra le quali anche quella del Contratto di Fiume Olona – Bozzente – Lura, tra le prime in Italia in quanto sottoscritto nel 2004 dai Comuni del Consorzio, di questo tipo di accordi volontari che prevedono strategie e azioni funzionali alla conservazione e al ripristino della connettività ecologica. Ciò al fine di stimolare la diffusione di queste buone pratiche di governance legate all'implementazione della resilienza dei territori.

PDF Scarica la pubblicazione (pdf MB 17,1)


"Una favola per la natura" vince ancora

Dopo Roma, Sorrento e Valsusa, anche il Clorofilla film Festival di Firenze premia il corto sulla biodiversità del Parco del Lura, realizzato da Koinè per raccontare ai bambini la tutela ambientale

Si allunga la lista dei riconoscimenti al video "Una favola per la natura" dedicato alla biodiversità del Parco Lura, realizzato da Koinè per conto del Centro biodiversità del Parco Lura. Il cortometraggio ha vinto il primo Premio nella sezione #solounminuto al Clorofilla Film Festival di Firenze del 4 dicembre 2019 organizzato da Legambiente Onlus, ideato dall'artista e agitatrice culturale Lorella Ronconi .

Orgoglioso del risultato il regista Stefano De Felici che già a maggio aveva ricevuto altri due riconoscimenti per questo piccolo film.

Il XXIII festival Valsusa Filmfest ha assegnato una menzione nella categoria "Le Alpi" con la motivazione "un simpatico richiamo della natura all'uomo in una efficace sintesi". Il cortometraggio "Una favola per la natura" dedicato alla biodiversità del parco Lura è arrivato quarto nella categoria 'Premio Sorella Acqua Miglior Cortino' del contest internazionale dell'Acqua festival di Roma "per averci mostrato mediante una bella fiaba che un altro mondo è possibile – si legge nella motivazione – Per la dolcezza delle immagini che raccontano con intuito e leggerezza l'ambiente da salvaguardare e in cui vivono spensierati tutti i suoi abitanti".

Gli autori del cortometraggio "Una favola per la natura" hanno poi vinto il primo premio nella categoria Filmaker all'On Air Festival a Sorrento, organizzato dal CMEA (Centro Meridionale di Educazione Ambientale) nel marzo 2019. Gli autori sono Enrico Bonino e Stefano De Felici che, in rappresentanza dell'associazione DLQ e del collettivo di artigiani digitali Almòst videolab, hanno ricevuto il primo Premio assoluto della categoria Filmmaker, assegnato dalla giuria composta da 700 studenti delle scuole di Sorrento.

"Una favola per la natura" è un cortometraggio che fa parte di un progetto cross-mediale #aluraparcolura pensato per raccontare ai bambini temi importanti legati alla tutela ambientale e la biodiversità, con un tono delicato che sappia alternare e dosare humor e tecnicismi riuscendo ad attraversare tutti i media (web, tv, cinema, radio, carta stampata). Un "piccolo museo itinerante" sulla realtà degli spazi naturali soffocati dal cemento, dove gli animali sono immobili perché chiusi in isole ecologiche senza collegamento. L'uomo se ne accorge, interviene e l'acqua ricomincia a scorrere, la natura rinvigorisce e gli animali cominciano a spostarsi, prima singolarmente, poi a coppie, poi in drappelli fino a creare in cielo e in terra dei raduni quasi degni di una migrazione.

Link: https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=i4H-HqTHtEI&feature=emb_title

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