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Prodotti tipici


Itinerario nella tradizione e nel gusto

Due ricette della tradizione rovellaschese

Nelle campagne coltivate a frumento, patate e granoturco, si è perso giorno dopo giorno l’allevamento dei bachi da seta, che per oltre un secolo aveva rappresentato l’unica fonte di guadagno per molte famiglie secondo una filiera arcinota: acquistare la “semenza” fuori paese, seguire i bozzoli sui moroni (gelsi), raccogliere e consegnare ai
fabbricanti di Como per la trasformazione in sete destinate ad ogni angolo del mondo.
(Sul piano alimentare le ricette tradizionali rovellaschesi sono tratte da “Così era Rovellasca” - Massimo Soncini)

Polenta di patate

  • Ingredienti per 4 persone
    2 kg di patate
    50 g di burro
    5 cucchiai di olio
    6 spicchi di aglio
    pomodori freschi o
    passata di pomodoro
    sale q.b.
  • Preparazione
    Lessare le patate con un pizzico di sale. Preparare un sofritto con aglio, olio e burro. Aggiungere i pomodorini freschi o la passata e cuocere il tutto fino ad ottenere una composizione piuttosto densa. Schiacciare le patate sino ad ottenere una purea ed aggiungere alla stessa il sugo. Può essere servita anche fredda.

Polente Cumedada

  • Ingredienti per 4 persone
    0,5 kg di farina gialla
    5 cucchiai di olio
    30 g di burro
    6 spicchi di aglio
    0,5l. di latte
    vino rosso
    grana padano
  • Preparazione
    Cuocere la polenta, farla raffreddare e poi tagliarla a fette.
    Far soffriggere aglio e olio, aggiungere il latte e lasciarlo bollire. Inserire in una teglia uno strato di polenta, aggiungere un po’ di soffritto e il vino (2 o 3 cucchiai per ogni strato), aggiungere inoltre il formaggio grattugiato.
    Proseguire formando vari strati sempre con lo stesso procedimento. Cuocere lentamente per circa mezz’ora.

Buseca & buseca

La buseca, o trippa, è una minestra apprezzata più o meno ovunque in Lombardia. Le striscioline di trippa (cuffia, ricciolotta e francese) vengono cotte a lungo insieme alle verdure e si mangiano col cucchiaio, come se si trattasse di fettuccine sbriciolate.
Più brodosa o più asciutta, con o senza i pomodori (che sono ortaggio immesso tardivamente nella cultura alimentare della regione): ogni zona è legata alle sue piccole varianti. Sul territorio di Lomazzo, amministrativamente comasco, ma storicamente legato alla diocesi e alla cultura milanese, cerniera tra la Brianza lariana e quella ambrosiana, si è di rito ambrosiano anche in fatto di trippa.
I Comaschi hanno inserito ormai da tempo la buseca tra i piatti tipici del loro territorio, trovandone la caratterizzazione nella presenza dei fagioli bianchi o dei bianchi di Spagna. A Lomazzo, invece, si usa tradizionalmente la variante milanese, con verdure, ma senza fagioli, arricchita talvolta con qualche pezzetto di patata.
(Tratto da“Cucina Lariana” di Marco Riva e Rossano Nistri)