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Discarica delle Carbonaie: replica del Presidente dell’Ente Parco

(27 Lug 15) Con riferimento all'articolo "Discarica a cielo aperto tutto intorno alle Carbonaie" pubblicato nella cronaca di Viareggio de "Il Tirreno", la Presidenza dell'Ente Parco intende fare alcune precisazioni al riguardo.

La redattrice, infatti, condisce di giudizi denigratori nei confronti dell'Ente Parco un articolo-denuncia che di per sé costituirebbe un esercizio assolutamente legittimo del diritto di cronaca, sebbene in esso si faccia grave confusione sui vari aspetti citati (in particolare tra la effettiva bonifica dell'area, completata in passato, e l'abbandono dei rifiuti) e in realtà ben distinti gli uni dagli altri.
La situazione presentata nell'articolo è certamente grave ma relativamente ad essa, come sicuramente a "Il Tirreno" è noto, l'Ente Parco non ha alcuna competenza o responsabilità. Al contrario, come sempre avvenuto anche nel recente passato, l'Ente Parco ha sempre diligentemente monitorato la situazione e fatto la sua parte, ma di ciò non si dà minimamente conto al lettore.

Infatti, nell'ambito delle molteplici attività di competenza del Corpo di vigilanza dell'Ente Parco, numerosi servizi fra il 2014 e il 2015 sono stati dedicati – e diverse attività d'indagine proseguono in questi giorni – proprio al problema dell'abbandono di rifiuti nelle aree Carbonaie/Frassetti/Lorenzetto, la cui proprietà è in larga parte del Comune di Viareggio.

Sono stati accertati almeno cinque siti utilizzati per abbandono, anche ripetuto, di rifiuti. Dagli accertamenti effettuati è emerso che tali pratiche sono da ricondursi quasi esclusivamente ad attività imprenditoriali, connesse ad una catena di produzione o di commercio di beni che sfocia in forme di smaltimento illecito, a fini esclusivamente lucrativi; non è inoltre possibile escludere che qualche ditta abbia fatto ricorso a soggetti privati o persone dei campi nomadi della zona (quelli abusivi sono stati, anch'essi, prontamente denunciati all'Autorità giudiziaria), per il trasporto e l'abbandono.Per quanto riguarda il caso citato in dettaglio nell'articolo, esso è stato oggetto di specifica segnalazione all'Autorità giudiziaria a risposta di una delega della stessa, proprio in quanto il sito era già stato rilevato dal servizio di vigilanza del Parco quale zona utilizzata da abbandoni di rifiuti, anche pericolosi.

Gli accertamenti dei guardiaparco, che com'è avvenuto nei mesi scorsi continuano tuttora a controllare l'area, hanno dato luogo a varie comunicazioni di notizia di reato alla Procura della Repubblica di Lucca; se alcune indagini sono ancora in corso, altre attività svolte dal servizio di vigilanza hanno già portato anche a risultati concreti, come la totale rimozione di rifiuti organici abbandonati da tempo su una vasta area agricola.
Non sono mancate segnalazioni all'Unità operativa antidegrado della Polizia municipale di Viareggio, costituita da tale comune, con il quale l'Ente Parco cerca di collaborare al meglio. Per contenere il fenomeno dell'abbandono di rifiuti, com'è evidenziato negli atti trasmessi all'Autorità giudiziaria, sono stati inoltre chiesti il sequestro di alcune aree e l'interdizione al traffico veicolare, nonostante risulti già emanata, da parte del Comune di Viareggio, un'ordinanza che vieta la circolazione ai mezzi a motore ma che non è stata accompagnata dalla chiusura con le sbarre, senza la quale risulta fortemente pregiudicata la prevenzione del problema.

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