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Il Presidente del Parco Giovanni Maffei Cardellini:

In risposta all’articolo le spine di San Rossore , oggi aperta a tutti e non più privilegio di pochi.

(San Rossore, 02 Mar 18) L'articolo le spine di San Rossore, più che una denuncia suona come un'autodenuncia, visto che molti dei problemi e delle situazioni evidenziate risalgono alla direzione di Zampaglione o addirittura a prima. Si notano inoltre numerose inesattezze, la più evidente e sostanziale è l'affermazione che il Parco gode di un contributo di 2.000.000 di Euro dalla Presidenza, cosa che non avviene dal 2011, mentre quello per le spese correnti di 300.000 euro è stato riattivato dalla Regione solo nel corso del 2017, come prova di un avvenuto riordino dei conti. È meglio però evidenziare come da quest'anno riprenderanno gli investimenti per mantenere e valorizzare il patrimonio di San Rossore. Il Parco infatti dal 2011 si è trovato senza un bilancio e dunque, dopo quelli redatti dal Commissario (2012/2013), è stato affrontato il problema in modo serio, con il nuovo Collegio dei Revisori dei Conti, giungendo alla redazione e all'approvazione in Consiglio regionale dei vari bilanci dal 2014 fino al 2017 proprio pochi giorni fa. Questo permetterà entro la fine di marzo di adottare il Bilancio Preventivo 2018, con il quale si potrà superare  definitivamente la lunga fase emergenziale ereditata solo due anni fa da questo Consiglio direttivo. Così si sbloccheranno  ad esempio i fondi già disponibili (sul conto corrente) pari a 4.000.000 di Euro. Naturalmente dovranno essere resi esecutivi i vari progetti in corso e fare gli appalti per assegnare i lavori. Per ora si sottolinea che a breve si inaugureranno le nuove scuderie alla Sterpaia, in parte già in funzione, e soprattutto l'azienda agricola ha ripreso in pieno la propria attività, con nuovi consulenti tecnici e responsabili.

Ne sono prima testimonianza le ultime due aste dei bovini che hanno avuto ottimi risultati (dimostrabili) mentre da anni andavano deserte e ciò comportava aggiudicazioni in sede privata e non più pubblica: prova, oltre ai risultati economici superiori alle aspettative (rilanci di circa il 30% sulla base d'asta!), che si sono presentati operatori anche non locali, a dimostrazione dell'appetibilità del prodotto. Inoltre si stanno preparando gli interventi finanziati con la vittoria del PIT regionale, del valore di quasi 3mln di euro con opere in Tenuta per 300.000 euro.

Ma per San Rossore, soprattutto è importante interpretare bene il lungo processo di democratizzazione in corso. Siamo passati dal principe feudatario (i Medici), al principe illuminato (Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena, al re (Savoia), al Presidente della Repubblica, alla Regione e infine alle Comunità Locali. Dunque in qualche modo si è passati da un mondo di privilegi, ai diritti di tutti e credo anche ai "piaceri del popolo", parafrasando il titolo di un bel libro sui parchi pubblici.

Aprire San Rossore, renderlo libero ed accessibile e quindi rinunciare alla stretta chiusura e vigilanza in vigore fino a poco fa porta a confrontarsi con l'educazione della società, con i comportamenti diffusi, molti dei quali rispettosi, ma alcuni incivili. Anche i privilegi sono destinati a finire, compresa la spiaggia per pochi.

Per renderlo davvero aperto e libero non ci nascondiamo che sia necessario quindi migliorare l'organizzazione dell'Ente e fra la altre cose è in corso lo studio di un nuovo sistema di fruizione di San Rossore che a breve entrerà in vigore con pochi ma semplici principi base: aree apertamente visitabili, aree più ristrette accessibili solo con visite guidate e occasioni programmate, aree infine a tutela integrale, una chiara segnaletica e una vigilanza impostata sulla informazione e sulla prevenzione, più che sulla repressione. Come tutte le novità, potrà provocare disagi e resistenze, ma questa si ritiene che sia la strada giusta da perseguire.

Giovanni Maffei Cardellini

 

Il Presidente del Parco Giovanni Maffei Cardellini:
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