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Terminati i lavori di restauro delle coperture dell'ALA OVEST del fabbricato principale del complesso storico della Sterpaia

(San Rossore, 04 Apr 18) L'Ente-Parco MSRM ha da poco concluso l'intervento di restauro delle coperture dell'ALA OVEST del fabbricato principale del complesso storico della STERPAIA, la cui costruzione risale ai primi anni dell'epoca sabauda successiva all'Unità d'Italia, dove è intervenuto per risolvere situazioni di degrado molto avanzato, ripristinare la messa in sicurezza e garantire la conservazione dell'integrità generale di tale porzione dell'edificio.

 La porzione di fabbricato interessata dai lavori ha uno sviluppo di ben 160 mt per una superficie coperta complessiva di circa 2.500 mq ed è destinato ad accogliere le attività dei centri visita a cavallo della Tenuta San Rossore.

 I lavori, iniziati a settembre 2016, hanno dapprima interessato la porzione posta all'estremità nord dell'ala ovest, la più estesa con una superficie di circa 1.200 mq, dove l'intervento si presentava più complesso. Qui infatti è stato integralmente demolito l'esistente solaio, ricostruito in cemento armato nella seconda metà del XX secolo, che si presentava in pessimo stato di conservazione e risultava non più soddisfacente le verifiche di sicurezza imposte delle normative vigenti. Quindi è stata realizzata una nuova soluzione di copertura con struttura metallica e tavolato continuo ligneo strutturale, raggiungendo così il doppio scopo di mantenere l'assetto strutturale originario ma al contempo di migliorare la staticità della struttura attraverso la realizzazione di una copertura decisamente "più leggera" della preesistente.

 I lavori sono quindi proseguiti nella porzione meridionale dell'ala ovest, avente una superficie di quasi 600 mq, dove le strutture lignee di copertura sono in gran parte ancora quelle originarie di fine '800, ma data la loro vetustà presentavano situazioni di degrado anche diffuso. In questo settore le sostituzioni sono state limitate solo a quegli elementi non più idonei ad assolvere alle proprie funzioni statiche, garantendo in ogni caso la conservazione delle tipologie degli elementi originari.

L'intervento di restauro conservativo, oltre a riportare all'originario splendore gli elementi della copertura, ha recuperato il doppio colonnato in elementi laterizi circolari che sorregge la copertura e ripartisce l'ambiente in tre navate, ed ha liberato gli spazi interni dai vari elementi incongrui posti in opera nel corso del tempo, suggerendo di tenere conto di una futura destinazione d'uso che possa adeguatamente valorizzare l'ambiente così recuperato.

 Nella porzione centrale dell'ala ovest, dove le strutture lignee di copertura risultano in gran parte già sostituite in epoca recente, è invece stata completata la revisione del manto in laterizio con una ricognizione dell'impianto originario dell'organismo edilizio volta all'eliminazione delle ripartizioni incongrue, particolarmente numerose in questo settore, che avevano alterato l'impianto originario dell'edificio.

Infine è stato attuato il recupero degli originari portoni lignei ed infissi, incluse le caratteristiche lunette metalliche a semicerchio presenti sui prospetti principali, anche in questo caso limitando l'inserimento di nuovi elementi ai soli casi mancanti.

 In accordo con le indicazioni pervenute dalla competente Soprintendenza ai beni storici l'intervento è stato improntato a conservare il più possibile gli elementi originari (in particolare sono stati quasi integralmente recuperati gli elementi laterizi di mezzane, coppi ed embrici) ed a minimizzare l'impatto visivo dovuto all'inserimento delle cosiddette "linee-vita" (elementi da utilizzarsi per l'accesso in sicurezza durante le operazioni di manutenzione periodica della copertura) adottando soluzioni tecnologicamente studiate per non essere visibili al di sopra della linea di colmo del fabbricato.

 Da ultimo è attualmente in corso un intervento complementare di restauro sulle facciate dei grandi archi a doppia altezza che ripartiscono l'ala ovest nei tre settori precedentemente descritti, resosi necessario per consolidare il rivestimento tipo bugnato che si presentava in più punti in fase avanzata di degrado con distacco anche di grosse porzioni dello stesso.

 I lavori, che hanno comportato un impegno economico di circa € 717.269, sono stati eseguiti dalla Ditta Lorenzini Pietro srl di Barga (LU) mandataria dell'ATI Lorenzini Pietro srl – Sud Montaggi srl aggiudicataria della procedura d'appalto.

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