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Rete Ecologica Regionale: un corridoio verde per la biodiversità da Soave ai laghi di Mantova

Doppio filare di alberi e siepi lungo 7 km. delle sponde del Diversivo: il Parco ha concluso i lavori

(Mantova, 22 Ago 14) Si sono conclusi i lavori di restauro ecologico delle sponde del canale Diversivo di Mincio. Il progetto, denominato "Lavori di valorizzazione degli aspetti ecologici, paesaggistici e fruitivi del canale Diversivo di Mincio" è stato reso possibile dal bando di Regione Lombardia "Dai Parchi alla Rete Ecologica Regionale". I lavori hanno permesso la realizzazione di una nuova connessione verde, tangenziale alla città di Mantova, in grado di rafforzare la funzionalità ecologica complessiva del fiume Mincio nel suo tratto maggiormente urbanizzato.

L'opera ha permesso di integrare in misura consistente la vegetazione esistente sugli argini del canale da Mantova a Soave con nuovi alberi e arbusti autoctoni che saranno in grado di aumentare la biodiversità del territorio e di offrire rifugio e nuove possibilità di spostamento sul territorio a molte specie animali, sia terrestri che di uccelli. Complessivamente sono state messe a dimora circa 16.000 nuove essenze vegetali secondo il modello dei boschi di pianura e delle antiche siepi campestri. I lavori hanno interessato un percorso di circa 7 chilometri, con filari su entrambe le sponde.

Alberi e arbusti sono stati messi a dimora con l'obbligo, per la ditta appaltatrice, di provvedere per i prossimi cinque anni alla eventuale sostituzione di esemplari morti. I tutori e le protezioni che sono stati utilizzati sono in canna vegetale, non in plastica e quindi biodegradabili.

L'intervento ha permesso inoltre di gettare le basi per una futura greenway urbana che potrà accompagnare le persone, a piedi o in bicicletta, dal Parco periurbano della città di Mantova all'imbocco della ciclabile Mantova-Peschiera, posta a nord della città. Il percorso parte in sponda destra del Diversivo all'altezza di viale della Favorita (rondò di Boccabusa) e prosegue intercettando via Verona (dove è presente un attraversamento a raso), che congiunge Mantova con Porto Mantovano  e prosegue passando sotto la ferrovia Mantova-Verona per sbucare sulla Goitese attraversata la quale il percorso prosegue sempre sulla riva del Diversivo fino alle porte di Soave di Porto Mantovano.

Gli alberi sono stati scelti prendendo a modello le antiche siepi campestri e la composizione che caratterizza le chiome secolari della riserva statale di Bosco Fontana: una continuità di specie che è un elemento rilevante che favorirà  l'espandersi della biodiversità su un raggio più ampio.

L'intervento fa parte del progetto che prevede di superare la frammentazione dei percorsi protetti per la fauna terrestre in un punto significativo: il passaggio del ponte di San Giorgio a Mantova tra i laghi di Mezzo e Inferiore attraverso un sottopasso che sarà sia pedonale che – in forma protetta – per la fauna. La gara per la realizzazione del tunnel che si realizzerà all'altezza di Sparafucile è in corso e i lavori saranno aggiudicati entro fine novembre.

In alcune bacheche posizionate lungo il percorso vengono riassunti e spiegati gli obiettivi dell'intervento e il significato di Rete Ecologica Regionale.

Cosa è la " Rete Ecologica Regionale" e quali specie animali l'intervento del Diversivo va a rafforzare

 La città di Mantova, con il suo edificato, rappresenta una barriera per il fiume Mincio, che interrompe la continuità della vegetazione sulle sponde del fiume e preclude le possibilità di spostamento a numerose specie : l'isolamento degli ambienti naturali è una minaccia alla biodiversità perché gli animali e le piante che si sono adattati a vivere in aree (habitat) formando popolazioni stabili,  hanno bisogno trovare sempre nuove zone dove trovare rifugio, nutrirsi e riprodursi scambiando il proprio materiale genetico e rafforzarsi.

Le reti ecologiche garantiscono questa  connessione fisica, scongiurando il rischio di estinzione a scala locale.

Nel 2008 la Regione Lombardia ha individuato uno schema generale di Rete Ecologica Regionale fatto di nodi e il fiume Mincio rappresenta un corridoio ecologico di primaria importanza.

Il canale Diversivo di Mincio offre un percorso alternativo alle acque in eccesso del fiume Mincio nel tratto adiacente alla città e costituisce, quindi, una tangenziale urbana, in questo caso fatta non per le auto ma per l'acqua del Mincio.

Sulle sommità dei suoi argini, negli anni, si è sviluppata in modo discontinuo una vegetazione di scarso valore ecologico, costituita  per lo più da specie esotiche a prevalenza di robinia e da specie ruderali (rovi e sterpaglie). Per la costruzione delle reti ecologiche si prevede, invece, la presenza di vegetazione tipica del territorio (vegetazione autoctona) e la maggior diversità possibile di specie vegetali, in grado di favorire, a loro volta, il maggior numero di specie animali.

Gli animali favoriti dall'intervento saranno numerosi: insetti  attratti dalle fioriture dei nuovi tratti di siepi e filari.  Tra gli uccelli, sugli alberi più alti si posano i rapaci come la poiana, il gheppio o, dalle vicine Valli del Mincio, il lodaiolo e dal Bosco Fontana il nibbio bruno. Nelle cavità dei tronchi riposano l'allocco, la civetta o il barbagianni. Dai campi alle siepi si sposta il saltimpalo, il beccamoschino, la rara averla piccola, l'usignolo, lo scricciolo e il cuculo. Nell'intrigo dei rami si muove il merlo, la cinciallegra e la cinciarella. Dai vicini boschi arrivano il picchio verde, il rigogolo e il colombaccio. Nei campi attorno alle siepi vivono il fagiano, la cutrettola, l'allodola e la gazza. Sempre in volo, nel cielo, è facile osservare la rondine, il rondone e il balestruccio. Di notte, al piede delle siepi, si spostano i carnivori come la donnola, la faina, il tasso e la volpe. Questi mammiferi sono alla ricerca delle loro prede come il topo selvatico, la talpa europea, l'arvicola terrestre, il topo ragno e il riccio. Tra i rettili è facile avvistare il ramarro, il biacco, il saettone e la natrice dal collare. Tra gli anfibi il rospo comune, il rospo smeraldino e la raganella italica.

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