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Lo scoiattolo rosso nel Parco: dai Colli e Bosco Fontana, avvistato anche nelle Valli del Mincio

Assente per il momento la specie alloctona grigia, un dato positivo

(Mantova, 08 Ago 17) Di Sonia Braghiroli, GRAM, Gruppo Ricerche Avifauna Mantova

Lo scoiattolo comune europeo, soprannominato "rosso", (il suo nome scientifico è Sciurus vulgaris) è una specie relativamente "nuova" per la nostra provincia; le prime segnalazioni conosciute risalgono infatti al 2008 ma è molto probabile che in alcune zone, in particolare nell'alto mantovano, fosse presente già in precedenza. Allo stato attuale sono diverse le aree della Provincia in cui questo roditore è arrivato e si è stabilizzato: l'alto mantovano, diverse aree al confine con il Cremonese (e più precisamente nel cuore del Parco Oglio Sud, nella Riserva Le Bine e aree limitrofe), nel Parco del Mincio la Riserva Statale Bosco Fontana e più recentemente, la zona prossima alla Riserva Valli del Mincio. Negli ultimi tempi si sono infatti rincorse segnalazioni del roditore fra Rivalta sul Mincio e le Grazie, mentre si tratta di presenze stabili, con più individui, a Bosco Fontana e alle Bine, dove diversi soggetti sono stati "catturati" grazie ad attività di fototrappolaggio. L'alto mantovano invece è ormai area di presenza diffusa della specie e la si potrebbe incontrare in diverse località, da Castellaro Lagusello a Monzambano, da Volta Mantovana a Cavriana o ancora a Castiglione delle Stiviere; potrebbe inoltre esser presente anche lungo l'asta del fiume Po, corridoio importantissimo per la diffusione delle specie. Lo scoiattolo rosso, inoltre, si può facilmente trovare anche in parchi urbani o nei pressi di aree fortemente antropizzate, quindi non solo in zone con spiccate caratteristiche di naturalità. A livello nazionale la specie è presente in tutta Italia, a eccezione di Sicilia e Sardegna.

E' un'animale facile da riconoscere anche se la colorazione generale del mantello dello scoiattolo comune è molto variabile, dal tipico rosso vivo, al grigio o bruno scuro, mentre il ventre è tipicamente bianco; i caratteristici ciuffi auricolari sono molto folti in inverno ma spesso assenti in estate. Si tratta di animali attivi di giorno, per tutto il tempo dell'anno e sono roditori, generalisti e opportunisti; utilizzano infatti diverse fonti alimentari di tipo vegetale, di funghi e talvolta anche piccoli insetti, elementi che trovano anche sul nostro territorio.

Recentissima invece la notizia dell'identificazione sul territorio italiano, nello specifico in Calabria e Basilicata, di una nuova specie di scoiattolo: lo scoiattolo meridionale (Sciurus meridionalis); grazie infatti a un importante studio su base genetica, sulla morfologia ed sugli aspetti ecologici della specie, un team di ricercatori italiani (coordinati dall'Università degli Studi dell'Insubria di Varese) ha svelato che le popolazioni di scoiattolo presenti in Calabria e Basilicata, appunto, sono identificabili come una "nuova" specie di scoiattolo. Dalla tipica colorazione nera con il ventre bianco, lo scoiattolo meridionale è un parente dello scoiattolo comune europeo e risulta essere l'ennesimo, importantissimo endemismo dell'Italia, ovvero una specie presente soltanto nel nostro Paese.

Esiste poi un'ulteriore specie di scoiattolo in Italia da menzionare ma la sua presenza è dovuta all'introduzione diretta da parte dell'uomo, si tratta dello scoiattolo grigio americano (Sciurus carolinensis), di provenienza nord americana. Come accade con la maggior parte delle specie alloctone (non originarie del nostro territorio ma giuntevi per opera volontaria o accidentale dell'uomo) la presenza dello scoiattolo grigio in Italia costituisce un grave pericolo per la sopravvivenza dello scoiattolo comune (e ancor più del parente meridionale); le due specie sono, infatti, in competizione e nelle aree d'introduzione la specie alloctona può determinare l'estinzione locale dello scoiattolo comune. Per quel che riguarda l'alloctono scoiattolo grigio, fortunatamente al momento non risultano segnalazioni per il territorio provinciale ma è importante non abbassare la guardia e monitorare la situazione. Le due specie si distinguono facilmente per le dimensioni (lo scoiattolo grigio è infatti visibilmente più grosso) e per la colorazione della coda, che nello scoiattolo grigio presenta un caratteristico alone bianco ai lati, sempre assente invece nello scoiattolo comune.

Non va dimenticato inoltre che altri fattori come la riduzione e frammentazione dell'habitat divengono micidiali, in termini di influenza sulla presenza, sopravvivenza e successo riproduttivo dello scoiattolo e della fauna in generale.

In un territorio fortemente trasformato e antropizzato come la Pianura Padana, dove le aree rilevanti da un punto di vista naturalistico sono sempre più ridotte e isolate fra loro, rilevare la presenza di una specie che a livello nazionale attraversa una fase di criticità, diviene fondamentale infine per capire dove meglio finalizzare interventi di potenziamento e miglioramento ambientale.

Lo scoiattolo immortalato pochi giorni da a Grazie di Curtatone - Foto A. Pavesi
Lo scoiattolo immortalato pochi giorni da a Grazie di Curtatone - Foto A. Pavesi
Lo scoiattolo comune - Foto Regione Lombardia, Annalisa Losacco
Lo scoiattolo comune - Foto Regione Lombardia, Annalisa Losacco
Foto A. Pavesi
Foto A. Pavesi
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