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Botanica: Italia prima in Europa con 8195 specie

La maggiore varietà si concentra nelle Valli del Mincio

(Mantova, 14 Mar 18)  

Secondo un recente studio pubblicato dalla rivista internazionale Plant Biosystems (An updated checklist of the vascular flora native to Italy), l'Italia è al primo posto in Europa per numero di entità vegetali autoctone. Sono  8.195 le specie e sottospecie, di cui 1708 endemiche (cioè esclusive del territorio italiano), censite all'interno di un elenco che è il frutto di un lungo e meticoloso lavoro svolto dal Gruppo per la Floristica, Sistematica ed Evoluzione della Società Botanica Italiana, con il coordinamento di Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti del Centro Ricerche Floristiche dell'Appennino dell'Università di Camerino e del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Lorenzo Peruzzi dell'Università di Pisa e Gabriele Galasso del Museo di Storia Naturale di Milano, con 51 ricercatori, italiani e stranieri.

Le regioni italiane con il maggior tasso di entità autoctone sono il Piemonte (3.464), la Toscana (3.370), la Lombardia (3.272), e l'Abruzzo (3.190). "Negli ultimi anni – ha spiegato il prof. Conti all'Ansa - le esplorazioni sul campo, la stesura di elenchi regionali e gli studi comparativi riguardanti la flora italiana sono aumentati notevolmente. Tuttavia, per numerose specie vi sono ancora significative lacune di conoscenza. Per questo motivo, l'inventario appena pubblicato servirà come base tassonomica e nomenclaturale per ulteriori ricerche botaniche".

Anche il Parco del Mincio è una preziosa riserva di entità autoctone soggette a tutela. Il profilo floristico dell'area protetta è vario e pregiato, come è ricca e variegata la gamma degli ambienti che il fiume Mincio incontra nella sua corsa dal Garda al Po. Partendo da nord, le colline moreniche conservano scrigni naturali di ineguagliabile fascino, caratterizzati dalla presenza di boschi termofili, fontanili, torbiere, zone umide, arbusteti e prati aridi.

Il tratto di fiume dove si registra la più alta concentrazione di varietà vegetali e floristiche di interesse conservazionistico corrisponde alla Riserva Naturale Ansa e Valli del Mincio e alla Riserva Naturale Vallazza, tra le più vaste e importanti zone umide dell'Italia settentrionale: qui si trovano Vallisneria, Millefoglio d'acqua, lamineti di Ninfea bianca, Nannufero e Castagna d'acqua, Ibisco e Iris palustri, praterie di Carice, Genziana di palude e ampie isole galleggianti di Fior di Loto, specie aliena originaria dell'India, ma introdotta nei laghi di Mantova a partire dal 1921 e divenuta ormai "icona" di Mantova.

Il basso corso del Mincio è invece un ambiente dominato dal paesaggio agricolo ma che conserva residui di ambienti di grande valore naturalistico come la zona umida in località Chiavica del Moro, una lanca ornata da boschetti di Salice bianco, Pioppo bianco, Pioppo nero e Olmo campestre.

Per conoscere la flora del Parco del Mincio e i fondamentali studi del compianto prof. Giorgio Persico, vai qui: http://bit.ly/2FhbgFA

 

Foto Luciano Sutti
Foto Luciano Sutti
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